PITONI, Giuseppe Ottavio
Siegfried Gmeinwieser
PITONI, Giuseppe Ottavio. – Nacque il 18 marzo 1657 a Rieti, primogenito del reatino Vincenzo Pitoni, di famiglia agiata, e di Lucrezia Tedeschi, originaria [...] pestilenza del 1657, Vincenzo si trasferì a Roma quando Giuseppe Ottavio aveva soli undici mesi. A cinque anni il la muta della voce, intorno al 1670, passò alla scuola di Francesco Foggia, in casa del quale abitava tutta la famiglia Pitoni.
Nel ...
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Un rimario è un lemmario ordinato in base alla vocale tonica di ogni vocabolo e ai suoni che la seguono (➔ rima). Nei rimari moderni le parole sono raccolte in gruppi così costruiti e ordinati al loro [...] repertori si trovano in appendice alle edizioni di Petrarca curate da Francesco Alunno nel 1539, da Lucantonio Ridolfi nel 1551 (il del Mongelli, il Rimario della lingua italiana di Giuseppe Giovanelli (Roma, 1912), il Trattato elementare di metrica ...
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BIFFI, Giambattista
Giampaolo Dossena
Nacque a Cremona il 27 ag. 1736 dal conte Giovanni Ambrogio, secondo del nome, e da Teresa Maria Pozzi. I Biffi, di nobiltà recente (patrizi decurionali dal 1625, [...] poi sempre legatissimo, ed entrò nelle grazie del Firman e di Francesco III d'Este; d'altro lato fu intimo del Baretti, e conte di Bethlen nel governo della loggia cremonese. Abolite da Giuseppe II le logge provinciali nel 1786, il B. non entrò ...
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BONAMICI, Pietro Giuseppe Maria (Castruccio)
Claudio Mutini
Nacque a Lucca il 18 ott. 1710 da Francesco e da Maria Felice Rigola. La famiglia era di modeste condizioni economiche.
Studiò nel seminario [...] di Lucca, poi a Pisa e infine a Padova, ove, al termine di un precoce apprendistato retorico, cominciò a comporre versi e orazioni in latino. Forte di questo patrimonio culturale, si trasferì nei primi ...
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Zavattini, Cesare
Cristina Jandelli
Soggettista e sceneggiatore, scrittore e giornalista, nato a Luzzara (Reggio Emilia) il 20 settembre 1902 e morto a Roma 13 ottobre 1989. Con il suo lavoro complessivo [...] scrisse storie per Luchino Visconti, Alberto Lattuada, Giuseppe De Santis, Luigi Zampa, Gianni Franciolini, Luciano che avrebbe dovuto dirigere e che all'ultimo venne affidato a Francesco Maselli), Z. fa rivivere alla vera protagonista di un fatto di ...
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COFFA (Coffa Caruso), Mariannina
Rosa Maria Monastra
Nacque a Noto (Siracusa) il 30 sett. 1841, dall'avvocato Salvatore e da Celestina Caruso.
Dopo una sommaria, rudimentale scolarizzazione nella natia [...] Peratoner" di Siracusa, ove sotto la guida di un tale Francesco Serra Caracciolo cominciò a comporre le prime "improvvisate". Nel settembre alla corrispondenza poetica ed epistolare col giarrese Giuseppe Macherione, tipico vate di provincia e patriota ...
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BELLOTTI, Biagio Giuseppe Maria
Rossana Bossaglia
Nacque a Busto Arsizio il 26 febbraio 1714 da Leopoldo e da Comelia Ballarati.
Sembra che fosse nipote dei modesti artisti Ambrogio, Francesco e Biagio [...] (Brescia);. affreschi con quadrature in S. Donato a Sesto Calende (Gloria di S. Donato nella volta, Storie di s. Francesco Saverio, s. Siro e figure allegoriche nel presbiterio) eseguiti non. oltre il 1753; nella chiesa di Olgiate Olona pittura ...
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BALDACCHINI GARGANO, Francesco Saverio
Mario Quattrucci
Nacque a Barletta il 22 apr. 1800 da Giuseppe e Giovanna Vecchioni; compì gli studi letterari e filosofici a Napoli, dove, morto il padre, si [...] era trasferito giovanissimo con la famiglia. Non ancora ventenne, pubblicò sulla Voce del Popolo e sugli Annali del Patriottismo i primi saggi politici. Pur non prendendo parte attiva ai moti rivoluzionari ...
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La sinestesia (dal gr. sýn «con, assieme» e aisthánomai «percepisco, comprendo»; quindi «percepisco assieme») è un procedimento retorico (➔ retorica), per lo più con effetto metaforico (➔ metafora), che [...] nel Paradiso. La tecnica è ben nota anche a ➔ Francesco Petrarca, ad es. nel celebre verso «Chiare, fresche et sinestesia entra così nell’esperienza ermetica e ne fanno uso sia Giuseppe Ungaretti («Da voi, pensosi innanzi tempo, / troppo presto ...
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La litote (dal gr. litótēs «attenuazione, diminuzione, semplicità», reso in latino col termine deminutio «diminuzione») è una figura retorica (➔ retorica) che consiste nell’attenuare ciò che si enuncia [...] mai non sentesi
felice appieno
chi su quel seno
non liba amor
(Francesco Maria Piave, Rigoletto, vv. 514-516)
e a ricorrere spesso discorsive in grado di reggere ed armonizzare, ad es. in Giuseppe Ungaretti e nel suo celebre “San Martino del Carso” ( ...
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draghicidio (Draghicidio) (iron.) s. m. Nel linguaggio politico e mediatico, l’eliminazione di Mario Draghi. ◆ Che [Marco Travaglio] penso tuttavia — leggendone le analisi e i racconti sul suo Fatto Quotidiano — più interessato a scrivere “Il...
governo di tregua
loc. s.le m. Nel linguaggio politico, governo che, avendo una scarsa caratterizzazione politica, dovrebbe consentire di attenuare i toni dello scontro tra i diversi schieramenti. ◆ La questione dei voti missini “determinanti”...