L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] DueSicilie fu la lotta contro sacerdoti e vescovi avvezzi a guardare più a Napoli che a Roma, contro i difensori della con il cancelliere tedesco e con l'imperatore Carlo I, il successore di Francesco Giuseppe, morto nel novembre 1916. Una base di ...
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La questione romana
Saretta Marotta
L’eredità defraudata: ecclesiologia e psicologia della fine dello Stato pontificio
Per Pio IX la rinuncia al potere temporale sarebbe stata quasi un’eresia. Egli [...] Pio IX il Regno delleDueSicilie. Inoltre, nella Roma »22. Per parte sua Francesco Crispi, allora ministro degli Interni ultimi cento anni, Torino 1963, pp. 298-301.
47 F. Fonzi, I cattolici e la società italiana dopo l’Unità, Roma 1960, pp. 45- ...
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L'edilizia 'sacra' dalla Restaurazione al XXI secolo. Architettura delle nostalgie
Alberto Cadili
Il quadro preunitario
Il patrimonio ecclesiastico
Al termine dell’età napoleonica l’aspetto della città [...] Questo si manifesta nel Concordato del 1818 con il Regno delledueSicilie, da cui Pio VII ottiene, con limiti, la segnalano piuttosto i templi protestanti: S. Antonio in via Merulana (Luca Carimini, 1884), S. Anselmo (Francesco Vespignani 1892- ...
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La cultura scientifica
Carlo G. Lacaita
Il periodo del Risorgimento e dell’unificazione italiana è anche quello in cui si registrano grandi incrementi e grandi trasformazioni scientifiche e tecniche. [...] toscano, riducevano le risorse destinate alle attività scientifiche. Quanto al Regno delleDueSicilie, la persecuzione dell’intellighenzia liberale e l’ormai cronica debolezza delle istituzioni aggravarono la situazione degli studi insieme a quella ...
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Le forme del ministero cristiano alle soglie della secolarizzazione
Gaetano Greco
Premessa
Nel 1860 sui campi di battaglia di Capua e del Gargano si coprì di gloria Atanasio Bracci Cambini da Buti, [...] alla metà del Settecento, ben centotrentuno, cioè idue quinti, si trovavano nel Regno di Napoli3. Nella prima metà dell’Ottocento, in applicazione del concordato di Terracina del 1818, nel Regno delleDueSicilie fu messa in atto un’operazione di ...
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La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] DueSicilie, che mise presto termine a entrambi i tentativi costituzionali. Tuttavia, nel frattempo, non erano mancati i segnali di un forte consenso sociale alla svolta politica. Ne son prova, soprattutto nel Mezzogiorno, i trionfi della carboneria ...
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Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] i territori soggetti all’Impero asburgico), vuoi per dimensioni ridotte (il Granducato di Toscana), vuoi per insipienza dei sovrani e dei gruppi al potere (il Regno delleDueSicilie Stanislao Mancini, Giovanni Nicotera, Francesco Crispi.
Di fatto il ...
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La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] sua posizione a Londra negli anni di Francesco Crispi al governo. Tra i cooptati vanno invece segnalate le carriere i funzionari che passarono nella nuova amministrazione unitaria – mentre non bisogna dimenticare che il Regno delleDueSicilie aveva ...
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L’amministrazione centrale
Guido Melis
Torino, 4 aprile 1863. Al centralissimo teatro Alfieri va in scena per la prima volta una commedia in dialetto piemontese di Vittorio Bersezio. È un testo che [...] indignazione Giuseppe Giannelli, napoletano, già funzionario del Regno delleDueSicilie, ma passato dopo il 1860 con entusiasmo patriottico una volontà politica di selezionare i migliori che conobbe poi, con l’avvento di Francesco Crispi e le nuove ...
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L'Italia di Trento, l'Italia senza Trento
Vincenzo Lavenia
Illiade per le cose di Germania, Italiade
A più di cento anni dalla chiusura del concilio, la città di Trento meritò una descrizione a stampa [...] «a fuggire il lusso, i banchetti, i balli, i dadi, i giochi e qualsiasi altro disordine Concordato del 1818 con il Regno delledueSicilie. Nel 1743 le diocesi del delle donne maritate, in Venetia, appresso gli heredi di Francesco Rampazetto ...
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s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...
cuffariano
agg. Relativo a Salvatore Cuffaro. ◆ Francesco Forgione (Prc): «Le leggi approvate su precari e forestali rappresentano risposte in stile cuffariano ai problemi di due importanti categorie di lavoratori della Sicilia». (Sicilia,...