GIORGIO da Trebisonda
Remigio Sabbadini
Umanista. Volle esser detto Trapezuntius, sebbene fosse cretese. Nato nel 1395, fu chiamato a Venezia da Francesco Barbaro, forse sin dal 1412; nel 1416 era all'università [...] bersaglio ai furiosi attacchi di Bessarione e del Perotto per il confronto fra Aristotele e Platone, scritto al tempo di Calisto III (1458). A Roma morì nel 1484.
Nel campo degli studî latini riuscì più efficace che nei greci. Pubblicò nel 1471 una ...
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Figlio di Baldovino, conte di Hainaut, e di Margherita dei conti di Fiandra, nacque a Valenciennes nel 1171. Nel 1194 assunse il governo dei paesi di Fiandra appartenenti alla madre allora morta e nel [...] e fatto prigioniero. Poi nulla più si seppe di lui; nel giugno del 1206 il re dei Bulgari, rispondendo ad Innocenzo III, affermava che già da qualche tempo era morto, senza precisare né come, né quando. Il mistero favorì il diffondersi della diceria ...
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Pittore lucchese, di origine milanese, della prima metà del sec. XIII, è ricordato soltanto in un documento del 1228, insieme con i figli Marco, Barone e Bonaventura. L'unica sua opera firmata è la Croce [...] secche e taglienti, è la tavoletta rappresentante S. Francesco che riceve le stigmate, nell'Accademia di Firenze; le Firenze).
Bibl.: L. Fumi, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, III, Lipsia 1909; O. Sirén, Toskanische Maler des XIII Jahrh., Berlino ...
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PLATINA
Aldo ROMANO
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. Bartolomeo Sacchi, detto il Platina, nacque nel 1421 a Piadena o Platina presso Cremona, morì nel 1481 a Roma. Seguì dapprima la carriera militare, studiò poi a Mantova con [...] Piero de' Medici, fino a quando non fu fatto cardinale Francesco Gonzaga (1457), che lo nominò suo segretario e sempre benevolmente per le più recenti, a cominciare da quella di Callisto III, per le quali il P. trasse partito da testimonianze scritte ...
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LIECHTENSTEIN (XXI, p. 105; App. I, p. 793; II, 11, p. 200; III, 1, p. 992)
Giovanni Busino
Lo sviluppo delle attività industriali, dei servizi, del turismo e soprattutto delle attività finanziarie e [...] e la durata di una legislatura a quattro anni. Al centro della vita politica del paese resta la famiglia del principe Francesco Giuseppe II, salito sul trono nel 1938, grande conoscitore d'arte e famoso collezionista, uomo d'affari di gran talento e ...
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Nato a Venezia da Francesco di Daniele ed Elena Pisani di Alvise il 22 settembre 1518, fratello di Daniele (v.), trascorse la giovinezza tra gli studî umanistici e giuridici secondo l'indirizzo tradizionale [...] -53, II, p. 363 segg.; IV, p. 686 segg.; P. Molmenti, Sebastiano Veniero e la battaglia di Lepanto, Firenze 1899; N. Jorga, Geschichte des osmanischen Reiches, III, Gotha 1911; C. Yriarte, La vie d'un patricien de Venise au XVI siècle, Parigi 1874. ...
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Pittore e incisore. È con tutta probabilità, il "Domenico Veneziano", allevato da Giulio Campagnola, che, adottandolo, gli trasmise il cognome; meno certa appare la sua parentela con Gualtieri, di famiglia [...] Sacra Conversazione in casa Papafava, i Ss. Francesco e Antonio ai lati dell'altare nella Scuola VII (1927-28), pp. 427-28; A. Venturi, Storia dell'arte it., IX, iii, Milano 1928, p. 507 segg.; L. Fröhlich.-Bum, Die Landschaftszeichnungen des D. C., ...
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. Famiglia di artisti veneti. Vincenzo, scultore e intagliatore, nato a Venezia nel 1854, frequentò varî studî di artisti veneziani, specialmente quello del Benvenuti; ma ben presto aprì bottega per proprio [...] , 2 febbraio 1923.
Per Guido: U. Ojetti, La chiesa di S. Francesco presso la tomba di Dante, in Corriere della sera, 17 dicembre 1921; id , I (1921-22), pp. 556-71; id., Opere di G.C., ibid., III (1923-27), pp. 277-282; V. Pica, G.C., Milano 1923; R. ...
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Nacque a Firenze da Lorenzo di B. pittore, nel 1373; vi morì nel 1452. Fu maestro attivissimo, come affermano numerosi documenti (dal 1416 al 1446) e i dipinti su tavola e ad affresco, sparsi non solo [...] . Antonio e in S. Francesco a Pescia, e da ultimo nella cappella maggiore di San Francesco ad Arezzo dipingendo la vòlta a colorire.
Bibl.: G. Gronau, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, III, Lipsia 1909; M. Salmi, Spigolature d'arte toscana, in L' ...
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MOROSINI, Francesco
Roberto Cessi
Doge. È certamente il più illustre o almeno il più noto e il più popolare della stirpe, perché le sue gesta hanno qualche cosa di eroico. Figlio del procuratore Pietro, [...] , La galera del doge Fr. M., in Archivio veneto, XXIX, p. 81; Z. Morosini, Fr. M. Peloponnesiaco, Venezia 1845; L. Damerini, Fr. M., Milano 1932; G. Ferrari, La battaglia dei Dardanelli degli anni 1656-57, in Memorie storiche militari, III (1913). ...
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cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata di papa Innocenzo X] venne stigmatizzato...
cavallo
s. m. (f. -a) [lat. caballus «cavallo da lavoro, cavallo castrato»] (pl. -i; pl. ant. cavagli). – 1. a. Mammifero ungulato perissodattilo, erbivoro, della famiglia equidi, già presente con i suoi più antichi antenati nell’eocene inferiore...