Scultore, nato a Milano il 1° marzo 1868, ivi morto il 12 marzo 1931. Costretto dalla povertà, cominciò da fanciullo a lavorare come semplice operaio, prima nello studio dello scultore Giuseppe Grandi, [...] ); La Concezione (1921); La Famiglia (1922); S. Francesco; S. Ambrogio (1928; per il monumento ai caduti , marzo-aprile 1931, n. 11, pp. 3-8; L. Calza, A. W., in Cremona, III, n. 3, marzo 1931, p. 180; Emporium, marzo 1931, vol. 73, p. 158; Omaggio ...
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MOLZA, Francesco Maria
Mario Pelaez
Umanista, nato a Modena il 18 giugno 1489. Studiò a Bologna e nel 1506 si recò a Roma, dove, tranne due intervalli, dimorò fino al 1543 e, dimentico della moglie [...] in onore di G. Sforza, Lucca 1920, p. 138; Sassi, F. M. M. e Vittoria Colonna, in Atti e memorie dell'Accad. di Modena, s. 4ª, III (1932); C. Steiner, Le ottave di F. M. M., in Orlando Furioso (Pisa), nn. 9-10 e 14-15; P. Dal Rio, Sopra un poemetto ...
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Pittore. Nacque in Verona verso il 1432 dal bergamasco Pietro Dalla Biada. Gli archivî veronesi ci danno notizie di lui sino al 1492 e se non dicono per quali ragioni assumesse il cognome della nobile [...] a un respiro maggiore. A Girolamo B., figlio di Francesco, il tempo ha conteso l'unico quadro firmato, mentre gli , Verona 1891; L. Simeoni, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, III, Lipsia 1909 (con la bibliografia precedente); G. Gerola, I Baili ...
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Nato a Brescia circa il 1550 da Graziadio e Antea (?) morto dopo il 1619. Rappresenta la quarta generazione di questa celebre famiglia di organari bresciani - ma di origine cremonese - fondata da Bartolomeo [...] discendenza di Bartolomeo vanno inoltre ricordati Giovan Francesco, fabbricante anche di arpicordi, Giovanni Jacopo, Seicento. Tre Ricercari sono in Torchi, L'Arte Musicale in Italia, III.
Bibl.: Lanfranco, Scintille di musica, Brescia 1533, p. 143 ...
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Figlio primogenito di Vittorio Amedeo III di Savoia e di Maria Antonia Ferdinanda di Borbone (ramo spagnolo), nacque in Torino il 24 maggio 1751. Ebbe il titolo di Principe di Piemonte. Suo educatore fu [...] il noto pedagogo barnabita Giacinto Gerdil (poi cardinale), che favorì le tendenze religiose, quasi ascetiche del giovane principe. Questi sposò nel 1775 Maria Clotilde di Borbone (ramo francese), ma non ...
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Almorò (Hermolaus) di Zaccaria Barbaro, patrizio veneziano, nacque nel 1453, morì a Roma nel 1493. Ricevette i primi rudimenti, bimbetto ancora, a Verona, dal canonico Matteo Bosso e dallo zio omonimo [...] Repubblica per delicate missioni diplomatiche presso l'imperatore Federico III (1486), presso Lodovico il Moro (1488) e Barbaro, a cui mancava la vera vocazione politica del nonno Francesco. Morto il patriarca di Aquileia, Innocenzo VIII nel marzo del ...
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Anatomico, nato a Modena nel 1523, figlio di Girolamo e di Caterina Bergomozzi; morto in Padova il 9 ottobre 1562. Attese agli studî umanistici sotto la guida del Castelvetro e di Francesco Porto e autodidatticamente [...] e dei semplici. Compiva da Padova varî viaggi: uno a Roma nel 1552 alla corte di Giulio III, due altri nel 1560, il primo in Francia alla corte di Francesco II, il secondo in Grecia. Tra i suoi clienti più cospicui si ricordano Paolo Manuzio ed ...
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MANUZIO, Aldo, il Giovane
Tammaro De Marinis
Nipote del precedente, primogenito di Paolo Manuzio, nato a Venezia il 13 febbraio 1547, morto a Roma il 28 ottobre 1597. Educato con rigore, d'ingegno precoce, [...] di Spagna. Certo in riconoscenza di questa sua fatica egli ebbe da Francesco de' Medici l'offerta della cattedra dell'università di Pisa, dove (1575); De quaesitis per epistolam libri III (Venezia 1576; trenta dissertazioni d'argomento archeologico ...
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Pittore, miniatore e architetto. Nacque nel 1448 a Firenze, morì ad Arezzo nel 1502 o 1503. Entrato giovanissimo nel monastero camaldolese degli Angioli, dove cominciò a lavorare di minio, si trasferì [...] Pinacoteca) il S. Michele Arcangelo, le Stigmate di S. Francesco, e la Madonna e Santi. Gli viene anche giustamente attribuita di Lorentino.
Bibl.: G. Vasari, le Vite, ed. G. Milanesi, III, Firenze 1878; Firenze 1912, con commento di A. Del Vita; A. ...
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Nato a Catanzaro nel 1836, morto a Bologna nel 1913. Fu un filosofo mistico. L'educazione ricevuta dai padri liguorini lasciò in lui un'orma profonda: il pensiero della morte turbò il senso della bellezza [...] contemporanea, Messina 1917, I, pp. 385-403), ancor oggi fondamentale. Per il carattere dell'uomo e dello scrittore v. L. Ambrosini, in Il Rinnovamento, III, 1909, fasc. 5° e 6°. Altre indicazioni bibliografiche in R. Mondolfo, F. A., Bologna 1914. ...
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cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata di papa Innocenzo X] venne stigmatizzato...
cavallo
s. m. (f. -a) [lat. caballus «cavallo da lavoro, cavallo castrato»] (pl. -i; pl. ant. cavagli). – 1. a. Mammifero ungulato perissodattilo, erbivoro, della famiglia equidi, già presente con i suoi più antichi antenati nell’eocene inferiore...