VIGEVANO (A. T., 24-25-26)
Giuseppe CARACI
Ambrogio ANNONI
Carlo Guido MOR
È la città più popolosa della Lomellina, in provincia di Pavia, situata sulla destra del Ticino, lungo una delle vie più frequentate [...] ).
In seguito all'estinzione della casa Visconti, Vigevano proclamò la repubblica, alleandosi con Milano, ma due anni dopo dovette subire un accanito assedio da parte di Francesco Sforza, cui dopo essersi data s'era ribellata: l'assalto portò a una ...
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VITTORIA, Alessandro
Vittorio Moschini
Scultore, nato a Trento nel 1524, morto a Venezia il 27 maggio 1608. Giunto nel 1543 a Venezia, ove poi generalmente dimorò, si mise alla bottega del Sansovino, [...] ; la lunetta e la statua del defunto nella tomba del doge Francesco Venier a S. Salvatore (1557-58); il busto di Priamo der Renaissance, Vienna 1921; G. Lorenzetti, Venezia e il suo estuario, Milano-Roma [1927]; L. Planiscig, A. V. e la pala Fugger, ...
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TANGE, Kenzo
Ada Francesca Marcianò
(App. IV, III, p. 576)
Architetto e urbanista giapponese. Un'attività intensa anche sul piano internazionale lo ha visto presente con numerose realizzazioni sia in [...] recente insediamento (dal 1991) dei due quartieri S. Francesco e Affari a S. Donato Milanese e l'urbanizzazione Bari 1992, pp. 1007-08; M. Vogliazzo, Due nuovi quartieri di Tange presso Milano, in l'Arca, 56 (gennaio 1992), pp. 86-91; P. Giacoppo, ...
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Scultore, nato a Milano il 1° marzo 1868, ivi morto il 12 marzo 1931. Costretto dalla povertà, cominciò da fanciullo a lavorare come semplice operaio, prima nello studio dello scultore Giuseppe Grandi, [...] monumentale). Ricordiamo ancora: Filo d'oro (1926); La Concezione (1921); La Famiglia (1922); S. Francesco; S. Ambrogio (1928; per il monumento ai caduti di Milano). Eseguì anche medaglie e scrisse un volumetto su L'arte del marmo. Negli ultimi anni ...
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ZENALE, Bernardino
Paolo D'ANCONA
Pittore e architetto, nato a Treviglio nel 1436, morto il 10 febbraio 1526. Nel 1515 succedette al Dolcebuono e a C. Solari nella fabbrica di S. Maria sopra S. Celso; [...] sue con quelle di altri, e molte delle sue più non sussistono (le pitture di S. Francesco di Brescia, quelle del 1490 nella sala grande del Castello di Milano, quelle della chiesa milanese del Carmine, ecc.). Il suo nome è associato a quello del ...
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ZOPPO, Marco
Giuseppe Fiocco
Pittore. Nacque a Cento nel 1433 e morì a Venezia nel 1478, quindi vent'anni innanzi di quanto finora si supponesse.
Benché adottato nel 1453 con i soliti modi da F. Squarcione, [...] subito chiara tuttavia anche l'influenza di Piero della Francesca, che le dà quel fare alabastrino e traslucido Nuovo archivio veneto, 1919; A. Venturi, Storia dell'arte ital., VII, iii, Milano 1911, pp. 22-34; I. B. Supino, Nuovi documenti su M. Z., ...
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ZUCCARELLI, Francesco
Odoardo Hillyer Giglioli
Pittore e incisore. Nacque a Pitigliano nel 1702, morì a Firenze nel 1788. Fu scolaro a Firenze di Paolo Aresi e a Roma di G. M. Monaldi e P. Nelli. Viaggiò [...] di Windsor, del Museo di belle arti di Budapest, della raccolta Borromeo all'Isola Bella, del Castello Sforzesco di Milano, delle Gallerie di Venezia.
Eminentemente pittorici sono i suoi disegni a bistro e guazzo a colori che si trovano numerosi ...
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VANNI, Francesco
Odoardo Hillyer Giglioli
Pittore e incisore. Nacque a Siena nel 1563, vi morì nel 1619. Frequentò a Bologna la scuola di Bartolommeo Passarotti e fu aiuto in Roma di Giovanni de Vecchì; [...] città. Poco sappiamo dell'attività dell'altro figlio di Francesco, Michelangiolo, e la sua collaborazione col fratello al monumento che d'artista.
Bibl.: A. Venturi, Storia dell'arte italiana, IX, vii, Milano 1934, pp. 1036-83 (con bibl. precedente). ...
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VACCA, Flaminio
Vincenzo Golzio
Scultore, nato a Roma circa l'anno 1538, ivi morto nel pontificato di Clemente VIII (1592-1605). A Roma lasciò varie opere, tra cuì la statua di S. Francesco d'Assisi [...] impaccio nel trattare il marmo; né il ricordato S. Francesco d'Assisi, che si può considerare l'opera più p. 115; R. Lanciani, Storia degli scavi di Roma, Roma 1902-12; A. Venturi, Storia dell'arte italiana, X, iii, Milano 1937, pagine 687-89. ...
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Pittore d'origine tedesca operante specialmente nell'Italia settentrionale nei primi decennî del '700. L'aderenza a formule di realismo nordico e la lezione del naturalismo epidermico di Pietro Bellotto, [...] T., realizzato in una pittura magra ma efficacemente descrittiva. Il T. firmò e datò opere dal 1705 (Scena zingaresca, Milano, Raccolta Geri) al 1736 (lo Studio del pittore, Hampton Court, Galleria): tra questi due capisaldi si inseriscono opere di ...
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sottovariante s. f. In biologia, e, in particolare, in virologia, sottoinsieme di una variante con la quale condivide la struttura e le proprietà fondamentali. ♦ Ora l'asiatica è provocata da una quarta famiglia di virus A, la quale, poiché...
cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata di papa Innocenzo X] venne stigmatizzato...