REPACI, Leonida
Emanuele Trevi
(App. I, p. 966)
Scrittore italiano, morto a Roma il 19 luglio 1985. Partigiano a Roma, dopo la Liberazione fondò con R. Angiolillo e diresse per pochi mesi il quotidiano [...] , la Calabria, è ben rappresentato dal saggio sul concittadino Francesco Cilea (1953; nuova ed., 1964). In vecchiaia, R aperta (1986).
Bibl.: Rèpaci controluce, a cura di G. Ravegnani, Milano 1963; Rèpaci 70 e la cultura italiana, a cura di E.F ...
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Scrittore corso, nato a Magna Soprana, nel comune di Rogliano (Capo Corso), il 4 (o il 5) ottobre 1835, morto a Laerru (Sassari) il 10 settembre 1902. Nel 1841, il padre trasferì la famiglia a Livorno; [...] le condizioni dei dialetti dell'isola nella seconda metà del sec. XIX.
Bibl.: F. Pèra, Quarta serie di nuove biografie livornesi, Siena 1906; A. Falcucci De Lorenzo, F. F. Ricordo biografico, Milano 1911; Mediterranea, IV (1930), nn. 6-7. ...
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Scrittore, nato a Firenze l'8 marzo 1881. Studioso di problemi educativi, libero docente di psicologia, redattore e collaboratore di molti giornali e periodici, direttore (1921-24) del risorto Giornalino [...] sua attività, sia con opere tra scientifiche e divulgative (Il fascino dell'infanzia, Torino 1926; San Francesco d'Assisi, 2ª ed., ivi 1926; Virgilio, Milano 1927; Dante, ivi 1930; ecc.), sia con traduzioni e riduzioni da scrittori antichi e moderni ...
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ROSAI, Ottone (XXX, p. 111)
Pittore e scrittore, morto a Ivrea il 13 maggio 1957.
Bibl.: M. Masciotta, O. R., Firenze 1940; A. Gatto, O. R. pittore, Firenze 1941; R. Franchi, O. R., Milano 1942; A. Parronchi, [...] . Parronchi, Preistoria di R. (1911-1919), in Paragone, n. 25, genn. 1952, pp. 31-40; Gli amici di R. (prefaz. di Francesco Rosai e scritti di autori varî), Firenze 1957; P. C. Santini, O.R. (catalogo della mostra al Centro Culturale Olivetti), Ivrea ...
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Scrittore (Firenze 1513 - Monselice 1574). Spirito inquieto e curioso, ingegno versatile e bizzarro, fu autore prolifico. Sua opera maggiore sono I marmi (1553).
Vita
Frate servita, abbandonò nel 1540 [...] l'ordine per trasformarsi in prete secolare. Peregrinò per l'Italia settentrionale (Genova, Alessandria, Pavia, poi Milano, dove strinse amicizia con nobili signori, infine Piacenza, dove frequentò i corsi di giurisprudenza); fu poi a Roma e di qui ...
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Poeta (Pistoia 1566 - ivi 1645). Fu a Napoli al servizio dei principi di Sulmona, poi a Milano al seguito del card. Federico Borromeo, per 6 anni, quindi a Roma e in Francia, segretario di Maffeo Barberini [...] che, eletto papa (Urbano VIII), lo ricoprì di onori e privilegi. Del moltissimo da lui scritto, ricordiamo il poema Della Croce racquistata (1605, in 24 libri; 1611, in 35 libri), sul riacquisto, da parte ...
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Manzoni, Alessandro
Scrittore e poeta (Milano 1785 - ivi 1873). Alessandro Manzoni nacque da Giulia Beccaria (figlia dell’illuminista Cesare), al tempo della nascita di Alessandro sposata con Pietro, [...] stringendo amicizia con i profughi napoletani Vincenzo Cuoco e Francesco Lo Monaco. Nel 1805, dopo la morte di tributati solenni funerali e fu sepolto nel famedio del Cimitero monumentale di Milano. A un anno dalla morte Verdi gli dedicò la sua Messa ...
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MACHIAVELLI, Niccolò
Giorgio Inglese
– Nacque a Firenze il 3 maggio 1469, nel "popolo" di S. Trinita. Era figlio di Bernardo di Niccolò di Buoninsegna, dottore in legge di modesta condizione economica, [...] Farnetti ‑ M. Tarantino); P. Villari, N. M. e i suoi tempi, Milano 1911‑13; R. Ridolfi, Vita di N. M., Firenze 1978. Si veda 214, 229, 294, 299; F. Vettori, Raccolto delle azioni di Francesco e di Pagolo Vettori, in Id., Scritti storici e politici, a ...
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GUICCIARDINI, Francesco
Pierre Jodogne
Gino Benzoni
Nacque a Firenze il 6 marzo 1483, terzogenito di Piero di Iacopo e di Simona di Bongianni Gianfigliazzi, che ebbero undici figli, tra cui cinque [...] aveva concluso subito con Carlo V una nuova alleanza, che da una parte riconosceva l'autorità spagnola sul Ducato di Milano, dato a Francesco II Sforza, e dall'altra prometteva alla Chiesa il recupero di Reggio. Le riflessioni preoccupate del G. sull ...
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Boccaccio, Giovanni
Achille Tartaro
Il fondatore della novella italiana
Nel suo capolavoro, il Decameron, Giovanni Boccaccio, scrittore fiorentino del Trecento, trattò i temi più vari: l'amore, la fortuna, [...] fine (Federigo degli Alberighi) o infelice (Ghismonda).
Gli ultimi anni
Nel 1350 Boccaccio conobbe Francesco Petrarca, che vide l'anno dopo a Padova e nuovamente a Milano e a Venezia. Alla sua amicizia si collega una serie di opere in latino, di ...
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sottovariante s. f. In biologia, e, in particolare, in virologia, sottoinsieme di una variante con la quale condivide la struttura e le proprietà fondamentali. ♦ Ora l'asiatica è provocata da una quarta famiglia di virus A, la quale, poiché...
cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata di papa Innocenzo X] venne stigmatizzato...