A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] di tipo epico o narrativo. La lingua del Canzoniere di ➔ Francesco Petrarca è il risultato di una selezione e riordino del volgare colti e informati sulla nuova lirica europea volgare, in provenzale e in francese. Di qui costrutti e soprattutto ...
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La coincidenza fra la decisa affermazione dei volgari italiani e l’espansione delle attività mercantili nel corso del Duecento non è casuale: numerose sono infatti le testimonianze letterarie di una precoce [...] veneziano che tradisce qua e là la madrelingua provenzale, molti degli attergati-etichetta di pergamene contenenti la di Margherita Bandini, moglie dal 1376 del grande mercante pratese Francesco Datini, di cui restano circa 250 lettere al marito, in ...
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Gergo è un termine usato comunemente per indicare una varietà di lingua (o dialetto) dotata di un lessico specifico che viene utilizzato da particolari gruppi di persone, in determinate situazioni, per [...] , scambiate in due sonetti (ante 1460), tra Giovanni Francesco Soardi e l’umanista Felice Feliciano. Segue la lettera in Valle di Locana (o Valle dell’Orco), di parlata franco-provenzale; il tarùsc degli ombrellai (dette lusciàt) di Gignese e del ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] per le rime. Se persiste, accanto all’adattamento dal provenzale desire, il metaplasmo desiro, è per la sua utilità non fenno
o ricordare dall’Ernani di Giuseppe Verdi (libretto di Francesco Maria Piave) l’«aragonese vergine» o «l’odio inulto che ...
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Tutte le storie della lingua latina portano una sezione, un capitolo, se non altro un cenno, all’influenza esercitata dal cristianesimo (assai sinteticamente Meillet 19333: 276; più estesamente Devoto [...] , epoca in cui circolava la letteratura profana provenzale negli ambienti aristocratici e in ambiente scolastico la avere la pazienza di Giobbe, andare con il cavallo di San Francesco, essere nella fossa dei leoni (dall’episodio biblico di Daniele ...
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LUIGI I d'Angiò, re di Sicilia
Patrizia Sardina
Nacque a Vincennes, presso Parigi, il 23 luglio 1339, secondogenito di Giovanni II il Buono, re di Francia, e Bona di Lussemburgo.
Nel 1350 fu investito [...] I dal clero, dalla nobiltà e da una parte delle città provenzali. Lasciata Avignone, L. I raggiunse le truppe, concentrate a Pont 000 cavalieri e le adesioni aumentavano di giorno in giorno. Francesco da Vico, Bernard de la Salle e Rinaldo Orsini ...
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MAINARDI, Arlotto (Arlotto il Pievano)
Giuseppe Crimi
Figlio di Giovanni di Matteo di Mainardo, notaio fiorentino, rinchiuso più volte nel carcere delle Stinche, e di madre ignota ma legittima, nacque, [...] M., il cui nome "predestinato" deriva dal provenzale arlot, che significa "ribaldo, gaglioffo, vagabondo", nel diario di Guido di Francesco Baldovinetti, come arbitro tra il Sassetti e un vicino: conobbe realmente Francesco Dini, Antonio Picchini, ...
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LODI
G. Voltini
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, posta sulla riva destra del fiume Adda.L'antico centro abitato, oggi denominato L. Vecchio, situato a km. 7 ca. a O dell'attuale Lodi, [...] come principio che trova riscontro esclusivo nella scuola provenzale. D'altra parte per Cochetti Pratesi (1984 a crociera della navata centrale e in due sottarchi in S. Francesco, da parte del Maestro dei Quattro elementi: gli evangelisti, i busti ...
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Già ➔ Dante (nei capitoli ix-xv del libro I del De Vulgari Eloquentia, composto presumibilmente entro il 1305) tracciò un quadro memorabile dell’Italia dialettale dell’epoca, differenziato su base geografica [...] aree» (Loporcaro 2009: 59), poi con il milanese Francesco Cherubini (con un’inedita Dialettologia italiana; cfr. Danzi pp. 1-556.
Ascoli, Graziadio Isaia (1878), Schizzi franco-provenzali, «Archivio glottologico italiano» 3, pp. 61-120.
Biondelli, ...
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ASCOLI, Graziadio Isaia
Tristano Bolelli
Nacque a Gorizia il 16 luglio 1829 da Leone Flaminio ed Elena Norsa. Figlio di ricca famiglia di mercanti (e mercante nella giovinezza egli stesso), non conobbeil [...] datare però al 1878) su Paul Meyer e il franco-provenzale (varietà neolatina studiata nel III volume dell'Archivio, i benemerenze civili, si ricordano la discussione con Francesco Brioschi per l'indipendenza dell'Accademia scientifico-letteraria ...
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franco1
franco1 agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo Francus, pl. Franci, nome di origine germanica che significava propr. «coraggiosi»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Relativo o appartenente ai Franchi, antica popolazione germanica, costituita...