L’imperativo è un modo verbale, adoperato solo in frasi principali, che – come dice lo stesso nome, dal lat. imperatīvus (modus) – serve per esprimere un ordine, un comando o una preghiera.
In italiano [...] vendas, no vendais; port. não cantes, não canteis, não vendas, não vendais), l’italiano – come anche il romeno e il franceseantico – nell’adoperare la costruzione non + infinito per la II persona sing., opera una sorta di fusione tra la terza e la ...
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Patronimico (il termine deriva dal gr. patronymikós, comp. di patro- «relativo al padre» e ónyma, variante di ónoma «nome», attraverso il lat. patronymicus) è detto il nome proprio, cognome, soprannome [...] nome proprio Anger(s) (un Marinus Filangerius è attestato in una carta barese del 1224); anche il siciliano Ferraù risulta dal franceseantico fil(s) «figlio (di)» e il nome di persona Raoul come si vede dalla documentazione Phelraoû dell’XI secolo ...
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I composti di venire sono quasi cinquanta, in larga parte verbi che già in origine, nel latino classico o medievale, risultavano dalla composizione tra venīre e uno o più elementi a valenza di prefisso.
Alcuni [...] e, da ultimo, il più comune svenire.
Non mancano elementi esotici: è il caso delle parole originanti dal franceseantico menosvenire «deviare, venir meno», misavvenire «finir male» e misvenire «turbarsi, fallire». I precedenti sono verbi ancora tutti ...
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LINGUE, REGNO DI GERMANIA
EElda Morlicchio
Il periodo compreso tra il 1170 e il 1250 è indicato nella storia linguistica tedesca come '(alto) tedesco medio classico' o '(alto) tedesco medio cortese'. [...] Mul(l)warp. Anche Sane entra dal dialetto brabantino, che a sua volta aveva probabilmente preso la voce dal franceseantico saime 'crema del latte'. In questo caso però la voce non rimase circoscritta al dialetto brandeburghese e infatti è attestata ...
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FOLENA, Gianfranco
Lorenzo Renzi
Nacque a Savigliano (Cuneo) il 9 apr. 1920 da Umberto e da Nora Alberti. Di famiglia toscana, si formò alla Scuola normale superiore di Pisa e all'università di Firenze. [...] , a cura di A. Daniele - L. Renzi, Firenze 1987, pp. 15-70.
Gli studi del F. nel campo del franceseantico e soprattutto dei provenzale, coltivati a lungo all'intemo dell'insegnamento di filologia romanza, furono sempre collegati all'Italia: così la ...
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GALVANI, Giovanni
Francesca Brancaleoni
Nacque a Modena il 24 giugno 1806, figlio secondogenito di Giuseppe e Giuseppina Conti. Precocissimo, ancora fanciullo studiò la geometria, la retorica e la fisica, [...] e Montignoso, che si erano ribellati.
Frattanto egli proseguiva gli studi filologici e linguistici. Eseguì la traduzione dal franceseantico della Cronique des Veniciens di Martino da Canale (ed. F.L. Polidori, in Arch. stor. italiano, VIII [1845 ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] una migliore integrazione della letteratura e del pensiero dell'antico cristianesimo nello studio della cultura tardoantica: parimenti esperti di pensiero pagano e cristiano sono stati il francese A. J. Festugière, lo svizzero W. Theiler, il tedesco ...
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La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] di una forma frequente ed essendo importante distinguerla dalle corrispondenti forme affermative, la negazione spesso viene rafforzata: in anticofrancese, ad es., la negazione standard ne < lat. non è rafforzata da nomi indicanti piccola quantità ...
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CRESCINI, Vincenzo
Gianfranco Folena
Nacque a Padova il 10 ag. 1857 da Vincenzo ed Anna Crescini, cugini, in una famiglia di agiata borghesia con tradizioni culturali e risorgimentali legate a Iacopo [...] elaboratissimo complesso di ricerche costituisce il contributo maggiore mai offerto in Italia agli studi provenzali. In campo antico-francese all'immatura tesi di laurea fanno seguito notevoli ricerche e note rolandiane, fra cui vanno ricordate le ...
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AVOLIO, Corrado
Giorgio Piccitto
Nacque il 16 febbr. 1843 a Siracusa, dove il padre Corrado, netino, si trovava come ufficiale medico. A Noto, dove la famiglia poco dopo era ritornata, ricevette educazione [...] le sue conoscenze alle lingue che sul siciliano hanno esercitato il loro influsso, dal greco bizantino e dall'arabo all'anticofrancese e al catalano, e soprattutto riuscì, pur senza lasciare la sua Noto, è perciò da autodidatta, ad acquisire e ...
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demure agg. Di persona, elegante e riservato, sobrio e discreto nel modo di presentarsi e comportarsi; ma spesso, attraverso piattaforme di condivisione come TikTok, viene detto in senso antifrastico, per ridicolizzare atteggiamenti di affettata...
lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...