Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] del primo Ottocento, anche se spesso, nel clima di purismo trionfante, egli fu accusato di aver introdotto troppi francesismi e di essere stato troppo innovatore.
Alla fine della prefazione al Dizionario critico enciclopedico, Alberti promise inoltre ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] considerata la messe di romanzi tradotti da lingue straniere, soprattutto dallo spagnolo nel caso di romanzi picareschi, e dal francese, o addirittura dal latino, come l’Argenis (1621) dell’inglese John Barclay, tradotto in italiano da Francesco Pona ...
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lessico e formazione delle parole
Giulia Lemma
Maurizio Trifone
L’insieme sempre mutevole dei vocaboli di una lingua
Il lessico è il complesso di tutte le parole che le persone usano per comunicare [...] suo influsso era stato importante anche nel Medioevo, ma in questo periodo si fa sentire in misura ancora maggiore. Il francese è la lingua straniera che ha dato il maggior numero di parole all’italiano. Sono parole spesso riconoscibili perché simili ...
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ANGIOLINI, Francesco
Egidio Papa
Nacque a Piacenza il 19 maggio 1750 (1730 scrivono erroneamente vari autori, probabilmente per un iniziale errore tipografico) da un'antica famiglia di origine eugubina [...] già una decina fra antiche e modeme, quali l'ebraico, il caldaico, il siriaco, il greco, il latino, il tedesco, il francese, l'inglese, lo spagnolo. Nel 1768 i gesuiti furono espulsi dal ducato di Parma e Piacenza: al momento dell'espulsione, il duca ...
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Medico, naturalista e letterato (Riva del Garda 1484 - Agen 1558); il nome gli deriva dalla sua pretesa discendenza dai Della Scala di Verona. Studente di medicina e di storia naturale a Bologna (dal 1514 [...] libri septem (post., 1561), in cui S. sostiene la necessità di una norma razionale dell'arte: donde la proclamata superiorità di Virgilio su Omero. Sono idee che dal classicismo francese passeranno a dominare le lettere europee sino al Romanticismo. ...
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Con speciale riferimento all’Europa medievale romanza, si indica con il nome di scripta il sistema, diverso da una zona all’altra, con cui si rende nella scrittura la lingua: tali forme di realizzazione [...] delle meglio conosciute dell’intera Romània (Serianni, in LRL 1989-2005, II, 2: 135-136). Il confronto tra la situazione francese e quella, «cristallina», della Toscana e in genere dell’Italia centrale ha permesso a Castellani (1991, rist. 2010: 27 ...
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HAGER, Giuseppe
Marica Roda
Nacque a Milano il 30 apr. 1757, da Giuseppe e Marianna Tyher (Milano, Arch. storico civico, Rubrica del ruolo gen. di popol., vol. 11). All'età di 10 anni lasciò Milano [...] assegnato a uno straniero il compito di portare a termine un'impresa da cui avrebbe potuto trarre grande fama un francese.
Inizialmente l'H. ebbe buone accoglienze, godendo della stima di un arabista di grandissimo prestigio internazionale come A.-I ...
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Si dice spesso che la lingua franca parlata dal X secolo negli ambiti marittimi e mercantili del Mediterraneo avesse una base italiana o spagnola nel bacino occidentale e una base veneziana in quello orientale [...] Tunisia, che avevano una media di 500 alunni; ma si osserva anche che già allora subivano la concorrenza delle scuole francesi, dove molti italiani preferivano mandare i loro figli. In Egitto, come in Palestina, erano invece più attraenti le scuole ...
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La costruzione causativa (detta anche, meno spesso, fattitiva) è una struttura del tipo seguente:
(1) [ho fatto] [cantare la canzone]
(2) ho fatto cantare i bambini
(3) ho fatto cantare la canzone ai bambini
In [...] ’autorizzazione o un permesso: è il grado debole. Per esprimere questi due gradi di forza causativa, l’italiano (al pari del francese) ha due verbi specializzati: fare e lasciare. Fare esprime tanto il grado forte (12) a. quanto quello debole (12) b ...
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Si chiamano dimostrativi tutti quegli elementi ➔ deittici la cui interpretazione presuppone necessariamente il riferimento a componenti della situazione comunicativa (➔ contesto). Della categoria dei dimostrativi [...] costituiti da avverbi di luogo: questo ... qui, quello ... lì/là, ecc. Forme rafforzate di questo tipo sono diventate la norma in francese: ce livre-ci, lett. «questo libro qui», celui-ci, celui-là (lett. «questo qui, quello là»).
È comune tra le ...
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francese
francéṡe (ant. franzéṡe) agg. e s. m. e f. [dal fr. ant. franceis, françois, mod. français]. – 1. agg. a. Della Francia, repubblica dell’Europa centro-occid.: il popolo f.; popolazioni di lingua f.; la moda f.; i profumi f.; la cucina...
francesismo
franceṡismo s. m. [der. di francese]. – Parola, locuzione o costruzione sintattica francese introdotta in altra lingua, sia nella forma originaria, come cachet, garage, sia con un adattamento strutturale, come per es., in ital.,...