Scuola
Anna Laura Palazzo
Nella sua accezione originaria, schola è termine latino che designa sia il concetto sia il luogo dello studio, nonché più genericamente una sede di riunione a uso della cittadinanza [...] di un uomo sociale equipaggiato per vivere 'nel secolo'; il francese civilité, che condensa principi e regole di buona creanza, ben Europa in seguito allo scossone provocato dalla Rivoluzione francese. E se negli ultimi anni del Settecento ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Stato corporativo
Irene Stolzi
Le ragioni di una centralità
Attraverso l’ordinamento corporativo si tentò, come noto, di disciplinare stabilmente la relazione tra lo Stato e le forze economico-sociali: [...] rivivere attraverso il regime. Oppure poteva anche trovare antenati più prossimi: è nota, per es., la lettura bottaiana della Rivoluzione francese, di una rivoluzione che, a suo dire, aveva lasciato ai posteri un valore supremo e duraturo, di cui lo ...
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Il lavoro nella gig-economy
Michele Faioli
Nei più recenti studi giuslavoristici e nei tentativi di regolazione (legislativa e contrattuale) in materia di gig-economy, il problema posto riguarda la [...] di aderirvi e di intraprendere l’azione collettiva (artt. L. 73411/L. 73426 del Code du Travail). Il testo francese è di particolare importanza perché, pur ricomprendendo tali lavoratori nell’ambito del lavoro autonomo, come del resto i nostri lavori ...
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LAMBERTENGHI, Luigi Stefano
Carlo Capra
Nacque a Milano il 26 dic. 1739 da Giovanni Francesco e Teresa Pogliaghi. Il padre, di nobile, ma non ricca famiglia di origine comasca e cugino del più noto [...] L. L., Milano 1813; un profilo in F. Coraccini [L. Valeriani], Storia dell'amministrazione del Regno d'Italia durante il dominio francese, Lugano s.d., p. XCVI; molte notizie che lo riguardano si spigolano dalle fonti epistolari: vedi le lettere di P ...
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GIACCHI, Orio
Giulia Caravale
Nacque a Castiglione della Pescaia (Grosseto) il 3 dic. 1909 da Giuseppe e Bice Borri. Nel 1931 si laureò in giurisprudenza nell'Università cattolica del Sacro Cuore di [...] canonico (Milano), in cui dimostrava come spettasse al diritto canonico, ben prima dell'esperienza della Rivoluzione francese, l'aver introdotto il principio dell'interpretazione autentica della legge come provvedimento dello stesso legislatore; tesi ...
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ESTOUTEVILLE (Tuttavilla), Guillaume (Guglielmo) d'
Anna Esposito
Nato in Normandia verso il 1412 da una nobile famiglia imparentata con la casa reale di Francia, fu creato cardinale da Eugenio IV il [...] come un uomo senza scrupoli, un vero e proprio simoniaco, mentre in realtà era stato il timore che l'influenza francese in Italia divenisse troppo forte ad ostacolare la sua elezione. Anche nel' successivo conclave, dove fu eletto Pietro Barbo, l ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Giuseppe Salvioli
Ferdinando Mazzarella
La figura di Giuseppe Salvioli presenta motivi talmente complessi da non potersi pensare a una soddisfacente definizione di sintesi, bensì, semmai, a una chiave [...] di articoli sulla letteratura celtica e sulla poesia epica in Francia, poi raccolti nel volume Filosofia della letteratura francese nel Medio Evo (1878).
Negli stessi anni, incoraggiato da Cesare Foucard, direttore dell’Archivio di Stato, si accostò ...
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CENNI, Enrico
Fulvio Tessitore
Nacque il 20 nov. 1825 a Vallo della Lucania (Salerno) da Giovanni, sottointendente della provincia, e Marianna Bottino. Trasferito il padre, come intendente a Catanzaro, [...] esempio notevole, anche a giudizio del Croce, dell'interpretazione cattolica di Vico. Esperto della recezione napoletana dell'eclettismo francese e critico di esso sia quanto al metodo sia quanto al sistema, il C. contrappone il Vico neoplatonico dei ...
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DONATI, Sebastiano
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Ombreglio di Brancoli (Lucca) il 21 nov. 1711 da Donato e da Maria Benedetta Lemucchi (cfr. l'atto di battesimo presso la parrocchiale di S. Pietro [...] fino alla morte e si rafforzò durante i numerosi viaggi di studio effettuati insieme. Infine attese allo studio della lingua francese e di qualche rudimento d'ebraico, nonché della teologia morale con il domenicano S. M. Mansi.
Dal 1733, divenuto ...
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COVIELLO, Nicola
Luciano Martone
Nacque a Tolve in provincia di Potenza il 2 nov. 1867 da Domenico e da Rosa Maria Summa. Dopo aver compiuto gli studi secondari nel paese natale, fu indirizzato agli [...] due anni da quello sulla Successione nei debiti a titolo particolare, è evidente il recupero della letteratura esegetica francese utilizzata anche nei capitoli dedicati ai cenni storici ed ai principî generali nonché l'attento e minuzioso esame ...
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francese
francéṡe (ant. franzéṡe) agg. e s. m. e f. [dal fr. ant. franceis, françois, mod. français]. – 1. agg. a. Della Francia, repubblica dell’Europa centro-occid.: il popolo f.; popolazioni di lingua f.; la moda f.; i profumi f.; la cucina...
francesismo
franceṡismo s. m. [der. di francese]. – Parola, locuzione o costruzione sintattica francese introdotta in altra lingua, sia nella forma originaria, come cachet, garage, sia con un adattamento strutturale, come per es., in ital.,...