Undicesima lettera dell’alfabeto latino.
linguistica Il nome italiano elle e quello latino el sono costituiti dal suono stesso della lettera con una vocale d’appoggio; il nome greco λάμβδα deriva invece [...] per conto proprio (per es. la l̥ dell’indoeuropeo); una l sorda, cioè senza vibrazione delle corde vocali (per es. la l francese di oncle ‹õkl›); una l velare, di timbro oscuro, tendente verso u semiconsonante (per es. la l ingl. di well ‹u̯èl ...
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INTERLINGUISTICA
Marco Mancini
Con il termine i. si fa riferimento a quel particolare settore delle discipline linguistiche che ha come oggetto i fenomeni del contatto e delle conseguenti interferenze [...] dominanti, ma finiscono con l'adottare altre lingue come le creole "che sono una sorta di portoghese, di spagnolo, di francese, di olandese articolati da negri che non hanno abbandonato le loro antiche maniere di pronunzia" (Meillet 1938, pp. 76-77 ...
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VENDRYÈS, Joseph
Glottologo, nato il 13 gennaio 1875 a Parigi dove si laureò nel 1902 e dove, dopo esser passato per le facoltà di lettere di Clermont Ferrand e di Caen, insegna dal 1907 nella facoltà [...] indoeuropee, alla pregevole opera di sintesi Le langage, 1921, in cui sulla base delle teorie sociologiche della scuola francese ma con larghezza di vedute e con sicura informazione vengono esposti in forma chiara e piacevole i principî fondamentali ...
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Antroponimo è il nome proprio di persona e antroponimia (settore dell’onomastica) è l’insieme dei nomi propri di persona (ma anche dei ➔ cognomi), come pure lo studio di questi.
Rispetto al comune termine [...] , Franz, Johan, Karl i più diffusi per i maschili ed Erika, Helga, Frieda per i femminili). Seguono con forte stacco i francesi (Raoul, Jean i più diffusi, per il femminile Ivonne, Denise), poi quelli inglesi (William è il più diffuso, entrato anche ...
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L’espressione lingua pidgin (forse da pitsin, versione in pidgin inglese della Cina dell’ingl. business «affari»: Shi 1992) designa le lingue che si sviluppano in situazioni di contatto di lingue e di [...] si formano i creoli (dal port. crioulo per via spagnola e francese, nel senso di «nato nelle colonie d’America»; designazione usata e il XX secolo.
A differenza di portoghese, francese, nederlandese e inglese – lingue lessicalizzatrici di numerosi ...
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Poiché il Risorgimento ebbe come esito l’Unità nazionale, la connessione con i fatti linguistici risulta immediata, in quanto gli eventi politici, conclusi con la formazione del Regno nel 1861 e con lo [...] l’italiano, a cominciare dal re Vittorio Emanuele II e da Cavour, che pure era buon conoscitore di lingue estere, il francese e anche l’inglese. De Mauro (19723: 287-288) riporta la testimonianza di Costanza Arconati, secondo la quale Cavour, benché ...
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PEYRON, Amedeo Angelo Maria
Gian Franco Gianotti
PEYRÒN, Amedeo Angelo Maria. – Nacque a Torino il 2 ottobre 1785, ultimo di undici figli di Francesco Bernardino, mastro uditore nella Camera dei conti, [...] della tesi (De chronologia librorum Moysis, Torino 1814), Peyròn studiò l’Evangeliario su un codice greco donato dal generale francese Jacques-François de Menou a Prospero Balbo, rettore dell’ateneo sabaudo (Torino 1808).
Così ne scrisse: «Provai che ...
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Stato insulare situato nell’Oceano Indiano, a SE del continente africano, da cui lo separa il Canale di Mozambico.
Il basamento dell’isola è costituito da rocce cristalline molto antiche, sovrastate da [...] trovarono il loro uomo forte in D. Ratsiraka. Assunto il ruolo di «liberatore», Ratsiraka pretese la chiusura delle basi francesi, si rivolse per aiuti all’URSS, teorizzò un socialismo egualitario. Il suo partito (AREMA, Avant-garde de la Révolution ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] lo sviluppo del linguaggio [è] analogo allo sviluppo di un organo".
Naturalmente Chomsky riconosce che i bambini francesi imparano parole francesi, i bambini cinesi parole cinesi e così via. Tuttavia, egli ritiene che i principi astratti sotto stanti ...
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Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] le lingue che hanno un futuro sintetico possono inoltre ricorrere ad altri mezzi per riferirsi a eventi non ancora accaduti: il francese ha, per es., come lo spagnolo, un futuro immediato: formato da aller + infinito (je vais partir «parto tra poco ...
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francese
francéṡe (ant. franzéṡe) agg. e s. m. e f. [dal fr. ant. franceis, françois, mod. français]. – 1. agg. a. Della Francia, repubblica dell’Europa centro-occid.: il popolo f.; popolazioni di lingua f.; la moda f.; i profumi f.; la cucina...
francesismo
franceṡismo s. m. [der. di francese]. – Parola, locuzione o costruzione sintattica francese introdotta in altra lingua, sia nella forma originaria, come cachet, garage, sia con un adattamento strutturale, come per es., in ital.,...