LONDONIO, Carlo Giuseppe
Marica Roda
Nacque a Milano il 1° ott. 1780, figlio unico di Girolamo e Giuseppa Goffredi. La famiglia era di origini spagnole, benestante e dedita ai commerci. Rimasto orfano [...] . Non gli mancò l'esperienza dei viaggi: fu in Francia e in Svizzera e nelle principali città italiane. Tra il a.a. 1982-83; E. Pagano, Il Comune di Milano nell'età napoleonica, 1800-1814, Milano 2002, pp. 125, 217; C. von Wurzbach, Biographisches ...
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APOSTOLI, Francesco
Marino Berengo
Nacque a Venezia nel 1755, di famiglia "cittadina originaria", insignita all'inizio del secolo del titolo comitale e tradizionalmente dedita alla carriera di cancelliere [...] non ci è noto, ma che, forse, comprese anche la Francia e la Polonia, oltre la Germania, ove si doveva più sfiducia nell'età trascorsa, si diffonde in iperboliche lodi di Napoleone e non risparmia i sarcasmi alla tentennante politica veneziana del ' ...
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DANDOLO, Tullio
Renato Giusti
Nato a Varese il 2 sett. 1801 da Vincenzo e Marianna Grossi, ebbe un'adolescenza e una giovinezza assai agitate: seguendo il padre, già esponente nel 1797 della Municipalità [...] provvisoria di Venezia e profugo in Francia, poi durante l'età napoleonica provveditore generale in Dalmazia dal 1805 al 1809, senatore del Regno Italico e conte, fu affidato alle cure, come scrive nei Ricordi, primo e secondo periodo (1801/1823) , 2 ...
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BENINCASA, Bartolomeo
Gian Franco Torcellan
Nato a Modena nel 1746, cadetto di una nobile famiglia originaria di Montegubbio e iscritta al patriziato modenese, venne avviato alla carriera del sacerdozio, [...] l'ultima sua risorsa, dopo la caduta del regime napoleonico, così com'era stata la via per entrare, giovane durante il dominio francese, Lugano 1823, p. LXIX; J.-M. Quérard, La France littéraire, I, Paris 1827, p. 273; E. A. Cicogna, Saggio di ...
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CAMPI, Giuseppe
Piero Treves
Nato a San Felice sul Panaro (Modena) il 29 sett. 1788 da Gaspare, facoltoso possidente terriero, e da Francesca Piombini, di nobile famiglia della limitrofa Cento, crebbe [...] del forte di Roxas in Catalogna, combattente dell'armata napoleonica (1808), non decise indirettamente, del suo destino. Per pontifici, tutti muniti di regolare passaporto per l'espatrio chi in Francia chi a Corfù, al largo di Fermo e di Ascoli fu ...
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LEONE, Evasio
Andrea Merlotti
Nacque a Casale Monferrato il 16 apr. 1765, da Andrea e Teresa Mossi. Frequentate le scuole pubbliche nella città natale, proseguì gli studi nel convento carmelitano di [...] biblioteche stabilite nell'ex capitale, con stipendio di 400 franchi, ma egli restò a Parma anche dopo l'annessione la caduta di Gioacchino Murat e dopo la definitiva sconfitta di Napoleone, decise di lasciare l'Italia. Dopo viaggi in Calabria e ...
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CAPEI, Pietro
PP. Treves
Nacque di antica e doviziosa famiglia, da Giovanni e Francesca Alberti, il 29 ott. 1796, a Lucignano in Val di Chiana. Da Lucignano passò ragazzo al seminario di Arezzo per [...] , alla scuola normale di Pisa, recente formazione napoleonica, destinata perciò a scomparire con la Restaurazione. recensire sull'Antologia il romanzo Gertrude. Ripartita Hortense per la Francia, il C. tornò agli studi, vide la soppressione dell' ...
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GODARD, Luigi
David R. Armando
Nacque a Senglea (Malta) il 19 genn. 1740, da Giovanni e Francesca Rossi. I contemporanei e la maggior parte dei biografi lo ritennero nativo di Ancona, dove trascorse [...] (1792) e il trasferimento del Gonzaga in Francia, che privarono l'Arcadia dei maggiori sostenitori del . 272, 280 s.; D. Spadoni, L. G. el'Arcadia giacobina e napoleonica, in Per il II° centenario di Giovan Mario Crescimbeni…, Macerata 1928, pp. ...
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LAMBERTI, Luigi
Valentino Sani
Nacque a Reggio nell'Emilia il 27 maggio 1759, primo di quattro figli (il secondo fu Jacopo, figura politica di rilievo negli anni napoleonici), da Francesco e Chiara [...] 1984), p. 150; V.E. Giuntella, Gli esuli romani in Francia alla vigilia del 18 brumaio, in Arch. della Società romana di 1975, ad ind.; Reggio e i territori estensi dall'antico regime all'età napoleonica, Parma 1979, I, pp. 31, 33, 38, 41 s., 44; ...
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LATTANZI, Giuseppe
Lauro Rossi
Nacque a Nemi, presso Roma, il 6 marzo 1762 da Giovanni Battista e da Anna Maria Pozzi. Suo padre, "ministro di campagna" prima dei Frangipane e poi dei Braschi, lo avviò [...] ", nel 1795 stampò un Piano di pace tra la Francia, l'Impero, la Casa d'Austria ed il re di Sardegna, che conobbe diverse edizioni. Dopo l'entrata in Milano dell'esercito francese comandato da Napoleone Bonaparte, nel novembre 1796 il L. presentò all ...
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napoleone
napoleóne s. m. – Moneta francese d’oro da 20 franchi o lire e d’argento da 5 franchi o lire, che ha al dritto la testa di Napoleone I (da cui riceve il nome); la moneta d’oro, detta in Italia anche marengo, coniata per la prima...
bonapartismo
s. m. [der. del nome della famiglia Bonaparte]. – 1. Corrente di opinione, tendente al ristabilimento in Francia della dinastia napoleonica, le cui prime manifestazioni si ebbero già nel 1814, subito dopo il ritorno dei Borboni...