Si definiscono dialettismi (o dialettalismi) parole (ma anche locuzioni, forme e costrutti) di origine dialettale inseriti in contesti di italiano. I dialettismi più numerosi (e più studiati) riguardano [...] , di origine settentrionale, poi generalizzatosi; è stata sostenuta, ma non comprovata, l’origine galloitalica della frasescissa (➔ scisse, frasi; Sornicola 1991: 52).
Diversa la situazione dall’Unità in poi, e soprattutto dal secondo dopoguerra ...
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L’espressione lingua colloquiale indica il complesso di usi linguistici che si manifestano primariamente, ma non esclusivamente, quando si parla in situazioni naturali e spontanee e in contesti informali; [...] in cui è invece il rema ad essere in prima posizione sono la dislocazione a destra (7; ➔ dislocazioni), la frasescissa (8; ➔ scisse, frasi) e il c’è presentativo (9; ➔ focalizzazioni; ➔ sintassi).
(7) l’ho comprato stamattina il latte
(8) è domani ...
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La grammatica tradizionale chiama complementi predicativi quei costituenti (aggettivi o sintagmi nominali) del ➔ sintagma verbale che servono a «determinare e completare il significato del verbo» (Serianni [...] ’oggetto:
(61) *stupido, lo riteniamo Marco
(62) *stanca stanca, la vedo Maria
La focalizzazione (➔ focalizzazioni) mediante frasescissa (➔ scisse, frasi) è in linea di principio possibile, ma l’accettabilità varia molto a seconda del verbo reggente ...
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A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] (➔ che polivalente, dislocazione del tema a destra o a sinistra con richiamo pronominale, frasescissa, concordanza a senso, ecc.; ➔ dislocazioni; ➔ scisse, frasi), da tempo (a volte da sempre) presenti nella sintassi dell’italiano come delle altre ...
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L’italiano di Milano si può definire come una sottovarietà galloitalica dell’➔ italiano regionale settentrionale (che esclude cioè l’italiano regionale del Triveneto). La sua fisionomia va collegata ai [...] al sostrato dialettale (il tipo [che], cos’è che: che cos’è che è; cos’è che è sporgente?). La frasescissa ricorre anche in forme ibride (ovvero, con ristrutturazioni multiple, che sommano alla scissione una dislocazione: la spada quant’è che è ...
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Il termine interferenza si riferisce all’azione di un sistema linguistico su un altro e agli effetti provocati dal contatto tra lingue, e si usa in una duplice accezione: per indicare i ➔ prestiti di elementi [...]
Fra i costrutti sintattici la cui diffusione si deve a influssi esogeni vi è, per es., la frasescissa (è lui che ha reclamato; ➔ scisse, frasi). Si tratta di una costruzione presente sporadicamente in testi italiani fin dai primi secoli, ma diffusa ...
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Le cosiddette forme colloquiali (o colloquialismi) caratterizzano il dialogo informale e spontaneo, ovvero condizioni comunicative proprie del parlato (➔ colloquiale, lingua; ➔ lingua parlata). Esse sono [...] mi piace, le cose le devo sempre ripetere, oppure le devo sempre ripetere, le cose;
(c) frasescissa (➔ scisse, frasi): è composta da una prima frase, nella quale si mette in rilievo un elemento accompagnato da verbo (perlopiù essere), seguita da una ...
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statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...