MISERO, SUPERLATIVO DI
Misero è uno degli aggettivi che formano il superlativo assoluto aggiungendo il suffisso -errimo anziché -issimo, come nella forma latina miserrimus
misero ▶ miserrimo
La forma [...] it.narkive.com).
Usi
Nell’uso comune il valore di superlativo è spesso molto attenuato, tanto che oggi sono comuni frasi in cui miserrimo è impropriamente usato per costruire un superlativo relativo o un comparativo
Lo stesso Faust ci appare come ...
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L’interiezione (lat. interiectio «atto di gettare in mezzo») è una categoria di parole (tradizionalmente, una parte del discorso) invariabili con il valore di frase, usata per esprimere emozioni o stati [...] valore interiettivo in (28), dove è parafrasabile con «botto» o «scoppio» e corrisponde dunque a un nome e non a un’intera frase (Poggi 1981: 52-53):
(27) La sera, al bar, A racconta agli amici la sua ultima prodezza di pescatore. B, incredulo: ‒ Éeh ...
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GIORNALE: NEL O SUL?
La forma nel giornale è più corretta, specie se accompagnata da verbi come leggere, scrivere, essere, e lo stesso varrebbe per nel libro, nel sito
nei primi anni Sessanta pubblicò [...] ritenuta accettabile, tuttavia, anche la forma sul giornale, molto più comune nell’uso odierno e dovuta probabilmente all’influsso di frasi simili costruite con il verbo vedere, in cui è normale l’uso della preposizione su
L’ho visto sul cartellone ...
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In linguistica il termine correlativo può indicare una coppia di parole messe in relazione attraverso sintagmi o intere proposizioni, l’unione di una proposizione e di un pronome a essa collegato o, in [...] x coincide con quella in cui compare il termine y. In (3) i due membri della struttura correlativa sono entrambi rappresentati da una frase; in (4) da un sintagma nominale:
(3) o ti sbrighi, o perdiamo l’autobus
(4) quale il padre, tale il figlio
In ...
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La capacità di esprimere la temporalità costituisce uno dei tratti principali della comunicazione umana. Tutte le lingue di cui siamo a conoscenza possiedono mezzi lessicali e/o grammaticali per collocare [...] detto che si sarebbe fatto vivo.
In latino, la ➔ concordanza dei tempi tra la frase principale (➔ principali, frasi) e le subordinate (➔ subordinate, frasi) era regolata dal complesso meccanismo della consecutio temporum; in italiano ne sono rimaste ...
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Il termine parentesi (dal gr. pará «accanto», én «in» e títhēmi «porre») risale alla tradizione retorico-grammaticale antica, in cui indica una figura di pensiero chiamata in greco parénthesis e in latino [...] maggio 1997)
Il commento parentetico è un intervento soggettivo dell’autore, che può riguardare il grado di verità della frase (spesso in combinazione con avverbi come probabilmente, forse, certamente, ecc.) oppure l’evento, il processo o lo stato di ...
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Il trapassato prossimo (chiamato anche, più raramente, piuccheperfetto) è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, il cui principale significato consiste nell’indicare un evento compiuto prima di un [...] , Paolo si fece la doccia
(6) dopo che si era fatta la doccia, Luisa prendeva sempre un’aranciata
e nelle relative (➔ relative, frasi):
(7) Nel suo nuovo ozio, cominciò a entrargli in corpo una gran vergogna di tutto quel tempo che aveva speso a far ...
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Linguistica
Caratteristica di: a) segni grafici (lettere, gruppi di lettere, ideogrammi) diversi che rappresentano lo stesso suono: per es., in ital. il c- di cuore e il q- di quota; b) parole che, pur [...] per es., le parole fiera «belva» e fiera «mercato», in francese cent «cento» e sang «sangue»; c) gruppi di parole, o frasi intere, che pur avendo diversa composizione sono uguali come suono: per es., «la morale» e «l’amorale».
Musica
Musica che più ...
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Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] faccio
(20) l’aranciata, non la bevo mai
(21) * questo favore, non ti faccio
(22) * l’aranciata, non bevo mai
Le frasi (21) e (22), senza clitico di ripresa, sarebbero infatti possibili nel caso in cui l’oggetto dislocato si potesse interpretare come ...
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Nel linguaggio comune si dice che una frase, un discorso, una lingua hanno una propria ‘musicalità’. Naturalmente, questa è un’affermazione tutt’altro che chiara e rigorosa. Probabilmente, è ispirata da [...] dalla lunghezza dell’enunciato, dal tipo di morfema interrogativo e da segnali di forza illocutiva, come la presenza di un elemento della frase focalizzato. Ad es., a Lucca, come anche a Siena, si osserva di frequente l’assenza di un AT sull’elemento ...
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frase
fraṡe s. f. [dal lat. phrasis, gr. ϕράσις, der. di ϕράζω «dire»]. – 1. Espressione linguistica significativa: f. enunciativa, esclamativa, interrogativa, imperativa; f. compiuta, incompiuta. In linguistica, è da taluni intesa come sinon....
frase-chiave
(frase chiave), loc. s.le f. Frase che racchiude il senso fondamentale di un discorso, di un testo, di una vicenda o del pensiero di qualcuno. ◆ Il senatore Francesco Cossiga si è fatto proiettare privatamente e in anteprima assoluta,...