DIONISO (Διόνυσος, Διώνυσος, Διόνουσος)
E. Homann-Wedeking
Divinità greca. Benché D. non faccia parte del cerchio di divinità olimpiche, descritte dai poemi omerici, il suo nome e la sua potenza sono [...] sul cosiddetto Trono di Apollo in Amicle. La prima rappresentazione plastica di D. che lotta nella gigantomachia è quella del fregio del Tesoro dei Sifnî in Delfi. La processione con un carro in forma di battello, rappresentata su vasi attici ricorda ...
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FARRI (De Farri, Faris), Pietro
Mario Infelise
Tipografo, figlio di Domenico, nacque a Venezia attorno al 1553.
Poche sono le notizie sulle sue attività giovanili. Apprese l'arte tipografica nell'officina [...] di terzi, insieme al fratello Onofrio, opuscoli e fogli volanti contenenti sonetti e brevi componimenti, ornati da qualche fregio xilografico, con riferimenti talvolta a vicende d'attualità: la vittoria di Lepanto, il passaggio a Venezia di Enrico ...
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ELGIN MARBLES
L. Vlad Borrelli
Termine con cui viene indicato nei paesi anglosassoni il gruppo di sculture raccolte ad Atene da Thomas Bruce, 70 conte di Elgin, ambasciatore d'Inghilterra presso la [...] una cariatide, una colonna, un capitello d'anta e altri frammenti dell'Eretteo, parte delle sculture del tempio di Atena Nike (fregi O, S, N e qualcuna delle Nikai della balaustrata), la statua di Dioniso dal monumento di Trasyllos e altri frammenti ...
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Vasaio di Arezzo; ebbe l'officina, dove lavoravano molti schiavi, presso l'attuale chiesa di S. Maria in Gradi; in seguito l'officina passò ad altri conservando la firma di Perennio. L'attività della fabbrica [...] periodo più antico vi lavorarono gli schiavi Cerdone, Niceforo, Filemone (50-20 a. C.), che predilessero figurazioni a fregio continuo o collegate. Tigrane (30 a. C. circa), che divenne poi proprietario della fabbrica, introdusse nuovi schemi, usando ...
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VERNIA, Nicoletto
Marco Forlivesi
– Nacque a Chieti nel 1427 circa, da un Antonio Vernia; nulla è noto circa la madre.
Ebbe una sorella, Caterina, che ebbe figli, e una moglie, Margherita, consanguinea [...] , dalla quale non ebbe figli che gli sopravvissero; adottò come proprio figlio il vicentino Pietro Antonio Dalla Scroffa (v. oltre). Si fregiò di uno stemma: scudo spaccato, nel primo d’oro a due pigne di verde, nel secondo d’azzurro a una pigna d ...
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Vedi TROPAEUM TRAIANI dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
TROPAEUM TRAIANI (v. vol. vii, p. 1022)
G. Becatti
In due metope del monumento traianeo si è proposto di riconoscere la scena del suicidio di Decebalo [...] e ambedue sarebbero da ricostruire fra quelle dell'ultima parte della serie, imponendo una revisione del problema ricostruttivo di questo fregio. L. Rossi vede nella metopa ix una adlocutio e propone di collocare alla fine le metope i-xvii.
Bibl.: M ...
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MAZZA, Giuseppe Maria
Francesca Sinagra
– Nacque a Bologna il 13 maggio 1653 da Camillo, scultore, e da Desideria Piccinini.
Stando al biografo Zanotti (p. 4), il primo apprendistato avvenne tuttavia [...] ’atelier del pittore Domenico Maria Canuti, con il quale il M. studiò la tecnica dell’affresco, cimentandosi molto giovane in un fregio con putti, oggi non più esistente. È questa peraltro l’unica testimonianza di un’attività pittorica del M., la cui ...
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KAZANLĂK
D. P. Dimitrov
K Città della Bulgaria centrale, nella vallata del fiume Tundja, l'antico Tonzus, straordinariamente ricca di monumenti archeologici: villaggi neolitici, eneolitici, traci, con [...] basso, in una composizione ricca e complessa un banchetto sepolcrale; in quello superiore una corsa di tre bighe al galoppo. Il fregio inferiore è delimitato in basso da una cornice a kỳma lesbico e da un architrave tripartito con bucranî alternati a ...
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THERA, Pittore di
L. Banti
, Pittore di Ceramografo corinzio, il cui nome deriva da uno dei vasi che gli sono stati attribuiti, una pyxis trovata a Thera. Il Payne gli ha attribuito un'altra pyxis, [...] a Micene); lo Happer due coperchi (Rodi e Vienna) e alcuni frammenti da Perachora. Tutti sono decorati con motivi del fregio a figure di animali. Appartiene al periodo 620-590 a. C. (Corinzio Arcaico).
Bibl.: H. Payne, Necrocorinthia, Oxford 1931, p ...
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Scultore, originario dell'Aquila, del quale si hanno notizie certe solo per gli anni 1455-58, quando era pagato per lavori all'Arco di Alfonso d'Aragona in Castel Nuovo a Napoli. Pare fosse stato discepolo [...] ?), e fosse anche pittore. La sua personalità è ancora del tutto problematica, per la mancanza di opere sicure: ad A. sono stati tuttavia attribuiti il fregio con putti dell'Arco d'Aragona, che ha caratteri donatelliani, nonché varie altre sculture. ...
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fregio
frégio s. m. [lat. mediev. frisium, che è prob. il lat. Phrygium (opus) «lavoro frigio», riferito alle stoffe ricamate in oro originarie della Frigia]. – 1. a. In architettura, zona decorata con andamento prevalentemente orizzontale;...
frega
fréga s. f. [der. di fregare]. – 1. non com. Fregagione; solo al plur.: far le freghe. 2. Fregola, in senso proprio, con riferimento soprattutto ai pesci; fig., ant., desiderio incontenibile, voglia smaniosa: all’arrogante Passò la f....