Archeologo italiano (Melilli 1869 - Roma 1950); ispettore al Museo di Napoli, quindi agli scavi del Foro e Palatino e poi al Museo nazionale romano; prof. all'univ. di Torino, poi di Napoli e di Roma; [...] su Prassitele (1932); nel campo della pittura, oltre a un volume su quella ellenistico-romana (1930) e al saggio sul fregio della villa dei Misteri, diresse un Corpus delle pitture scoperte in Italia; all'architettura dedicò fra l'altro la monografia ...
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FARRI (De Farri, Faris), Pietro
Mario Infelise
Tipografo, figlio di Domenico, nacque a Venezia attorno al 1553.
Poche sono le notizie sulle sue attività giovanili. Apprese l'arte tipografica nell'officina [...] di terzi, insieme al fratello Onofrio, opuscoli e fogli volanti contenenti sonetti e brevi componimenti, ornati da qualche fregio xilografico, con riferimenti talvolta a vicende d'attualità: la vittoria di Lepanto, il passaggio a Venezia di Enrico ...
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Vasaio di Arezzo; ebbe l'officina, dove lavoravano molti schiavi, presso l'attuale chiesa di S. Maria in Gradi; in seguito l'officina passò ad altri conservando la firma di Perennio. L'attività della fabbrica [...] periodo più antico vi lavorarono gli schiavi Cerdone, Niceforo, Filemone (50-20 a. C.), che predilessero figurazioni a fregio continuo o collegate. Tigrane (30 a. C. circa), che divenne poi proprietario della fabbrica, introdusse nuovi schemi, usando ...
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Scultore, originario dell'Aquila, del quale si hanno notizie certe solo per gli anni 1455-58, quando era pagato per lavori all'Arco di Alfonso d'Aragona in Castel Nuovo a Napoli. Pare fosse stato discepolo [...] ?), e fosse anche pittore. La sua personalità è ancora del tutto problematica, per la mancanza di opere sicure: ad A. sono stati tuttavia attribuiti il fregio con putti dell'Arco d'Aragona, che ha caratteri donatelliani, nonché varie altre sculture. ...
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Scultore greco (seconda metà sec. 6º a. C.), cui le fonti attribuiscono varie opere, in marmo, in legno, in avorio. Ci restano inoltre tre firme trovate ad Atene. L'Atena seduta dell'Acropoli, attribuitagli [...] dell'Acropoli; in base a confronti stilistici si è cercato di attribuire a E. altre opere (il cosiddetto cavaliere Rampin, il fregio dei sifnî, ecc.). Lo stile di E. è sorto molto probabilmente da un contatto fra ionismo e atticismo: in Ionia infatti ...
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BARBARO, Marco
Gian Franco Torcellan
Nato a Venezia verso la metà del sec. XVIII, acquistò qualche notorietà nel mondo settecentesco italiano per un singolare dibattito in materia d'agricoltura, vertente [...] propugnato.
Il B., che non era patrizio sebbene lo fosse suo padre Bemardo, e che durante tutta la sua vita si fregiò del titolo, forse usurpato, di cavaliere, era fratello di Cornelia Barbaro, poetessa di qualche merito ed amica del Goldoni e del ...
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Campi, Antonia. – Designer italiana (Sondrio 1921 - Savona 2019). Diplomatasi all’Accademia di Brera nel 1947, allieva di F. Messina, nello stesso anno ha iniziato a lavorare come operaia presso la Società [...] , iniziandovi la sua attività di progettazione: dall’oggettistica in terraglia e ceramica (servizio da tè Gallina, 1951; fregio ceramico Landscape, 1951), ai sanitari (Torena, 1958; Tinoccia, 1976-1977) fino alla rubinetteria, alle piastrelle e ai ...
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Scultore ateniese (sec. 4º a. C.), discepolo di Calamide il Giovane. Secondo Pausania eseguì alcune delle sculture frontali del tempio di Apollo a Delfi (ricostruito 373 a. C.), i cui frontoni rappresentavano [...] alcune sculture dei frontoni del tempio precedente, nulla rimane di quelle di Prassiade. n Un P., forse semplice marmorario, lavorò al fregio dell'Eretteo (fine sec. 5º); due firme di un P. (seconda metà sec. 4º) si sono trovate a Delo e nell ...
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BIDUINO
Isa Belli Barsali
Ritenuto, ma senza fondamento, originario di Bidogno (Como), se ne ignorano le date di nascita e di morte. Fu attivo in Toscana come scultore e architetto nell'ultimo quarto [...] di riflessi. Ad esempio a Lucca se ne colgono gli echi nel portale laterale della chiesa di S. Micheletto con fregio fogliato e figure umane; nell'architrave con animali fantastici della porta sinistra nella chiesa di S. Maria Forisportam; e nel ...
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FONTANA, Alberto
Graziella Martinelli Braglia
Nacque verso la fine del sec. XV, probabilmente a Modena, città in cui visse ed operò. Non se ne hanno notizie prima del 1518, quando il F. ricevette pagamenti [...] manierismo. Al F., che si avvalse della collaborazione di Nicolò dell'Abate, fu affidata la realizzazione a fresco dei fregio che si trovava tra lo sporto del cornicione e la corniciatura in cotto. I temi iconografici, suggeriti dall'erudito modenese ...
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fregio
frégio s. m. [lat. mediev. frisium, che è prob. il lat. Phrygium (opus) «lavoro frigio», riferito alle stoffe ricamate in oro originarie della Frigia]. – 1. a. In architettura, zona decorata con andamento prevalentemente orizzontale;...
frega
fréga s. f. [der. di fregare]. – 1. non com. Fregagione; solo al plur.: far le freghe. 2. Fregola, in senso proprio, con riferimento soprattutto ai pesci; fig., ant., desiderio incontenibile, voglia smaniosa: all’arrogante Passò la f....