Per italiano di Svizzera si intende qui l’insieme delle varietà di lingua italiana presenti sul territorio della Confederazione Elvetica. Ne fanno parte sia l’italiano della Svizzera italiana, sia le varietà [...] una vocale tonica aperta, anche se il dialetto ha la pronuncia chiusa).
È tipicamente settentrionale la forte frequenza di verbi sintagmatici (➔ sintagmatici, verbi) o di rinforzi deittici di sintagmi nominali. Esempi dei primi possono essere ...
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Il linguaggio giuridico-amministrativo è il linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) di cui sono tipicamente costituiti i testi prodotti in campo giuridico: testi normativi, come leggi, decreti, [...] documentale, indirizzo giurisprudenziale, ipotesi motivazionale, risultanza peritale, termine prescrizionale, elemento probatorio, acquisizione processuale), la frequenza e la specificità di molti nessi preposizionali (ai sensi di, a carico di, a ...
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I cultismi sono parole, forme o costrutti di tradizione colta, cioè elementi rari o poco ricorrenti rispetto alla media statistica della lingua comune. In quest’accezione essi rappresentano un elemento [...] la civiltà del classicismo ha prediletto distanziarsi dalla media delle realizzazioni anche in campo sintattico: si pensi alla frequenza della posizione preverbale del complemento oggetto o del complemento d’agente nella prosa latineggiante del primo ...
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qualità Proprietà che caratterizza una persona, un animale o qualsiasi essere, una cosa ecc., come specifico modo di essere, soprattutto in relazione a particolari aspetti o condizioni, attività, funzioni [...] è il rapporto tra potenza reattiva e potenza dissipata; perciò un induttore di induttanza L e resistenza R, attraversato da corrente di frequenza f, ha Q=2πfL/R mentre un condensatore di capacità C e resistenza equivalente R ha Q=1/2πfCR=1/tgδ, dove ...
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Lingua e dialetti italiani
Luca Serianni
Seguendo una tendenza già affermatasi nettamente nel secondo dopoguerra, negli anni Ottanta e Novanta l'uso dell'italiano si è consolidato, erodendo l'area dei [...] Vierek, W.D. Bald, Budapest 1986, pp. 231-52.
T. De Mauro, F. Mancini, M. Vedovelli et al., Lessico di frequenza dell'italiano parlato, Milano 1993.
N. Binazzi, Le parole dei giovani fiorentini: variazione linguistica e variazione sociale, Roma 1997. ...
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Per il parlante comune la comunicazione orale consiste di suoni che possono essere trascritti ortograficamente o foneticamente. Così, una parola come casa può essere resa in forma scritta come una sequenza [...] , una sorta di condizionamento biologico, prelinguistico, che opera anche a livello percettivo e che ci porta ad associare frequenze alte e basse rispettivamente a sorgenti (ad es., a parlanti) fisicamente piccole e grandi.
Tuttavia, le cose cambiano ...
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Si definiscono dialettismi (o dialettalismi) parole (ma anche locuzioni, forme e costrutti) di origine dialettale inseriti in contesti di italiano. I dialettismi più numerosi (e più studiati) riguardano [...] o della mafia cinese, ma che pure resta legata alla Sicilia). Altri dialettismi, pur essendo entrati nella lingua, almeno per frequenza d’uso caratterizzano ancora un’area specifica (è il caso di molti romaneschismi che il cinema, la tv e gli altri ...
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La conversazione è uno scambio verbale tra due o più partecipanti, come tipo di attività socialmente organizzata, prevalentemente di carattere informale e basata sulla ➔ lingua parlata. La conversazione, [...] una conferenza, sono tipiche della conversazione in cui ci siano compresenza degli interlocutori e contesto informale. Anzi, la frequenza delle interruzioni e sovrapposizioni (spesso in funzione di sostegno, come nel caso in cui si conferma quanto l ...
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Giosuè Carducci nacque a Valdicastello (Lucca) il 27 luglio 1835. Dopo gli studi presso gli Scolopi di Firenze e la Normale di Pisa, insegnò dapprima in alcune scuole toscane (S. Miniato a Monte, Pistoia) [...] desunto dal parlato, dall’uso» (cit. da Serianni 2007: 1). La prosa saggistica è dunque adibita con particolare frequenza da Carducci al dibattito ideologico e alla vivace polemica, con piena felicità di risultati. Non privo di autorevoli estimatori ...
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I pronomi personali, come tutti i ➔ pronomi, sono una sottoclasse della categoria più generale delle cosiddette pro-forme, parole semanticamente vuote (o quasi) che servono a sostituire altre unità linguistiche [...] mostra la tabella, la terza persona ha grande varietà di forme. Tuttavia, non tutte queste forme sono utilizzate con la stessa frequenza: le forme toniche singolari egli, ella, esso, essa e plurali essi e esse sono rare nella lingua d’oggi (specie ...
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frequenza
frequènza s. f. [dal lat. frequentia]. – 1. L’essere frequente; l’accadere, il ripetersi spesso: paese umido per la f. delle piogge; m’infastidisce la f. delle sue visite; come giustifica la f. delle sue assenze?; c’è un’impressionante...
stroboscopico
stroboscòpico agg. [der. di stroboscopia e stroboscopio] (pl. m. -ci). – Attinente alla stroboscopìa o allo stroboscopio: osservazione s., dispositivo stroboscopico. In partic., disco s., disco rotante dotato di una serie regolare...