In senso relativo, il numero di volte che un fatto si ripete in un dato tempo. Anche, la presenza più o meno numerosa e regolare di cose (meno di persone o animali) in un determinato luogo.
Biologia
Frequenze [...] f., ν, e la lunghezza d’onda, λ, vale la relazione ν=v/λ, essendo v la velocità di propagazione dell’onda.
Frequenza critica In un fenomeno dipendente da una grandezza periodica, il valore della f. di questa che discrimina tra vari aspetti con cui il ...
Leggi Tutto
Biologia
Deriva genetica
Variazione delle frequenze geniche di una popolazione dovuta al caso (➔ deriva genètica).
Fisica e tecnica
Variazione nel tempo, per lo più relativamente lenta e regolare, del [...] valore delle grandezze che caratterizzano l’andamento di un fenomeno o il funzionamento di un apparecchio, dovuta a varie cause (variazioni di temperatura, lente alterazioni chimiche, invecchiamento di ...
Leggi Tutto
deriva genètica In biologia, variazione (ingl. genetic drift) delle frequenze geniche di una popolazione, dovuta unicamente al caso. Detta anche effetto di Sewall Wright, dallo studioso statunitense [...] che va a colonizzare una nuova zona: se negli individui fondatori c’è un’alta frequenza di un carattere (per es., l’albinismo) la frequenza di questo gene sarà elevata nella nuova popolazione (effetto del fondatore). La selezione naturale riduce ...
Leggi Tutto
In biologia, l’insieme dei processi evolutivi che inducono fenomeni di speciazione, con variazioni delle frequenze geniche nelle popolazioni naturali e origini di nuove specie (➔ macroevoluzione). ...
Leggi Tutto
Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta [...] più o meno lunga di una copia del suo genoma a partire da un punto di inizio fisso, a seconda della frequenza rispettivamente bassa o molto alta di trasferimento; il genoma trasmesso per coniugazione è sintetizzato via via che viene trasferito nell’F ...
Leggi Tutto
Biologia
E. biologica
Il processo di cambiamento adattivo per il quale tutte le specie viventi – e solo queste – mutano di generazione in generazione per adattarsi all’ambiente in continua trasformazione.
Teorie [...] geniche possono produrre effetti sull’insieme dei caratteri visibili di un organismo (fenotipo); avvengono spontaneamente (e cioè per cause ignote) con frequenza molto bassa (circa 1/100.000 o 1/1.000.000 di geni, per gene e per generazione); la loro ...
Leggi Tutto
Razza
Guido Modiano
di Guido Modiano
Razza
sommario: 1. Definizione. 2. Criteri di classificazione. 3. Genetica delle razze: a) livello descrittivo o statico; b) livello storico o dinamico; c) la struttura [...] tende a −ö; per ö → 0,5 il deficit relativo tende a −2ö, cioè a 1).
Per esempio, se l'allele A2 ha una frequenza media ö = = 0,01, il massimo possibile deficit ‛assoluto' di eterozigoti (cioè A2 si trova in una sola delle due popolazioni dove ha la ...
Leggi Tutto
Biologia
D. genetica Nell’evoluzione, azione differenziante della selezione ( selezione divergente o disruptiva) determinata dalle differenti condizioni ambientali in cui vengono a trovarsi porzioni di [...] tipo di onda anche al di fuori dell’ottica. In maniera analoga si chiamano d. ultraviolette le singolarità alle alte frequenze, cioè per ν → ∞. Poiché frequenza ν e lunghezza d’onda λ sono connesse in generale dalla relazione ν = v/λ, dove v è la ...
Leggi Tutto
POLIMORFISMO (XXVII, p. 653)
Giovanni Trippa
In biologia, una specie di differenze a carattere discontinuo che permettono d'individuare categorie subspecifiche ben definite. Fra i vari tipi di p. non [...] da G. H. Hardy e W. Weinberg nel 1908, e che va sotto il nome di legge di Haidy-Weinberg, per cui se le frequenze di due alleli di uno stesso gene A, A′ e A″, in una popolazione hanno rispettivamente valori p e q - naturalmente se questi sono ...
Leggi Tutto
Araldica
Una delle pezze (➔) dello scudo.
Biologia
B. elettroforetica Zona ristretta su una matrice (carta, gel ecc.), corrispondente a una proteina, a un acido nucleico o a loro costituenti, separata [...]
Nel caso di un canale di comunicazione analogico (cavo coassiale, doppino telefonico ecc.) la b. è determinata dall’intervallo di frequenze entro le quali tale canale è in grado di trasmettere il segnale con la massima fedeltà. Invece, la b. di un ...
Leggi Tutto
frequenza
frequènza s. f. [dal lat. frequentia]. – 1. L’essere frequente; l’accadere, il ripetersi spesso: paese umido per la f. delle piogge; m’infastidisce la f. delle sue visite; come giustifica la f. delle sue assenze?; c’è un’impressionante...
selettivita
selettività s. f. [der. di selettivo, sul modello dell’ingl. selectivity]. – 1. La proprietà di una sostanza, di un fenomeno, di un apparecchio o di un dispositivo, di essere selettivo: l’assorbimento della luce da parte dei corpi...