L’insieme delle cognizioni intellettuali che, acquisite attraverso lo studio, la lettura, l’esperienza, l’influenza dell’ambiente e rielaborate in modo soggettivo e autonomo diventano elemento costitutivo [...] e – seppure in maniera meno esplicita – nella sociologia contemporanea. In Totem und Tabu (1912-13), per es., S. Freud ha affrontato il problema dell’origine della c. umana, sulla base del postulato del parallelismo tra ontogenesi e filogenesi, tra ...
Leggi Tutto
sogno Attività mentale che si svolge durante il sonno, a carattere involontario e non intenzionale; si esprime prevalentemente con immagini visive, spesso a carattere molto vivido. psicologia Gli studi [...] moderni sul s. hanno inizio con S. Freud (Die Traumdeutung, «L’interpretazione dei sogni», 1900) e la psicanalisi. Secondo la dottrina psicanalitica, i s. sono dovuti all’azione di stimoli fisici o psichici che tenderebbero a disturbare il sonno e ...
Leggi Tutto
Tendenza e atteggiamento psicologico di chi fa di sé stesso, della propria persona, delle proprie qualità fisiche e intellettuali, il centro esclusivo e preminente del proprio interesse e l'oggetto di [...] e significato patologici che interferiscono seriamente sulla vita di relazione. Nel saggio Introduzione al narcisismo (1914), S. Freud distinse un n. primario, tipico del primo stadio dell'esistenza e antecedente alla formazione dell'Io, in cui ...
Leggi Tutto
Errore involontario consistente nel sostituire un suono o scrivere una lettera invece di un’altra, nella fusione di due o più parole in una sola, nell’omissione di una parola, nel pronunciare o scrivere [...] un nome invece di un altro ecc. (secondo S. Freud e la psicanalisi, tali errori sarebbero spesso dovuti a motivi inconsci che rivelano un impulso in contrasto con ciò che si sarebbe voluto dire o scrivere). ...
Leggi Tutto
Pronome di 1ª persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé stessa. Sia nel linguaggio della filosofia e psicologia sia nell’uso corrente, designa la personalità [...] alla dinamica del fatto psichico. L’Io è un’area o un’istanza della struttura psichica ed è in opposizione all’Es. Mentre Freud aveva inteso l’Io come originato dall’Es e come mediatore tra l’Es e la realtà, in psicanalisi si parla anche di apparati ...
Leggi Tutto
Comportamento innato proprio di una specie animale, che si svolge secondo una determinata sequenza temporale ed è sempre rivolto a una precisa finalità. L’i. provoca negli animali e nell’uomo risposte [...] nell’i. di subordinazione.
Nella psicanalisi gli i. sono stati oggetto di importanti, se pur controverse, ricerche da parte di S. Freud, che ha indicato nell’i. di vita (eros) e nell’i. di morte (thanatos) i due poli energetici della vita psichica ...
Leggi Tutto
Feticcio
Enrico Comba e Salomon Resnik
Il termine feticcio (dal portoghese feitiço, "artificiale", a sua volta derivato del latino facticius, "fabbricato, costruito", e dunque anche "falso, finto") [...] di un fatto o di un'esperienza da ricordare e venerare; in tal senso appare legato al lutto e alla commemorazione.
Freud (1927) collegò il fenomeno a un'esperienza arcaica o infantile. Il bambino, per la sua vulnerabilità psichica, ha bisogno di ...
Leggi Tutto
biologia Vita l. Fenomeno presentato da molti organismi che possono trascorrere un periodo più o meno lungo di morte apparente in condizioni d’immobilità, rigidità e cessazione di ogni scambio con il mondo [...] , la loro primitiva vitalità (➔ anabiosi).
Psicologia
Ciò che è al tempo virtuale e non cosciente (per es. omosessualità l.). Freud chiama contenuto l. l’insieme degli elementi profondi del sogno, che non giungono alla coscienza se non distorti e ...
Leggi Tutto
Perversione
Giorgio Abraham
Perversione (dal latino pervertere, "sconvolgere, mettere sottosopra") indica un mutamento in senso ritenuto deteriore, patologico, di un processo psichico, di un sentimento, [...] , Drei Abhandlungen zur Sexualtheorie, risale al 1905. Mentre i primi tre scienziati non hanno elaborato una vera e propria teoria, Freud ne ha proposta una che resta la più esauriente, da un punto di vista psicologico, anche se non vi sono trattati ...
Leggi Tutto
Amore
Alfonso Troisi
Gabriele Schino
Leonardo Ancona
Bruno Callieri
Correntemente inteso come rapporto duale e reciproco, l'amore può definirsi, sulla base dei risultati della ricerca psicologica, [...] è, dal punto di vista della psicoanalisi, un attributo funzionale dell'Io, appartiene cioè ai processi secondari descritti da Freud: è un derivato della sublimazione e coincide con il concetto di genitalità, o meglio di emozione genitale. In termini ...
Leggi Tutto
freudiano
〈froid-〉 agg. – 1. a. Appartenente o relativo al medico austriaco Sigmund Freud (1856-1939), fondatore della psicanalisi, e alle sue dottrine: gli scritti f.; l’interpretazione f. dei sogni; le teorie f. dell’inconscio, degli istinti...
psicanalisi
psicanàliṡi (o psicoanàliṡi) s. f. [dal ted. Psychoanalyse, comp. di psycho- «psico-» e Analyse «analisi», termine coniato da S. Freud nel 1896. Per coerenza con il criterio costantemente seguito in quest’opera, registriamo e definiamo...