In fonetica, si dice di consonante fricativa articolata all’altezza degli incisivi superiori o in una zona della parte anteriore del palato duro. Quando la lingua articola in tale luogo una fricativa, [...] frequenze acustiche più alte si hanno per l’articolazione postdentale. Sono sibilanti le fricative dentali tℏ, dℏ, quelle alveolari s, ʃ, e quelle retroflesse. Per le fricative articolate nella zona mediana del palato duro si preferisce il termine di ...
Leggi Tutto
Le affricate sono articolazioni consonantiche, sorde o sonore (➔ consonanti). Dal punto di vista fonetico, sono considerate come occlusive nelle quali il rilascio dell’occlusione sia particolarmente lento [...] anche a fenomeni di affricazione: in alcune varietà toscane e centro-meridionali, ad es., in quella romana e campana, la fricativa alveolare sorda è realizzata come affricata dopo nasale o liquida (per es. /ˈpɛnʦo/). In alcune varietà meridionali, ad ...
Leggi Tutto
In fonetica, si dice di suono prodotto dallo stesso organo. Consonanti o. Quelle che, pur distinguendosi tra loro per altri caratteri, hanno un identico punto d’articolazione (per es., p, b, m, tutt’e [...] tre bilabiali). Stretta o. Nelle affricate, la stretta che succede all’occlusione (per es., nella z sorda ‹z=ts›, l’articolazione alveolare fricativa ‹s› che segue immediatamente a quella occlusiva pure alveolare ‹t›). ...
Leggi Tutto
L’espressione variante combinatoria indica, fra le possibili realizzazioni di un fonema (➔ allofoni), quelle determinate dal contesto, che cioè dipendono dall’intorno fonetico in cui compaiono e sono quindi [...] delle occlusive velari /k/ e /g/, come in [iŋˈkawto] incauto e [iŋˈgrato] ingrato; un suono nasale labiodentale [ɱ] prima delle fricative labiodentali /f/ e /v/, come in [iɱˈvero] invero e [iɱˈfat:i] infatti; un suono nasale bilabiale [m] prima delle ...
Leggi Tutto
Le articolazioni labiali sono prodotte con l’intervento attivo di almeno un labbro e possono essere sia consonantiche sia vocaliche (➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di). Nel caso delle consonanti, [...] dal II secolo d.C. ‹v› e ‹b› venivano entrambi realizzati come [v], mentre prima di quel periodo entrambi corrispondevano a una fricativa bilabiale sonora [β] (➔ betacismo, sull’uso di ‹b› in luogo di ‹v› o di ‹v› in luogo di ‹b›). Di fatto, a ...
Leggi Tutto
gorgia toscana
La gorgia è un fenomeno fonetico diffuso nei dialetti toscani (noto anche come spirantizzazione o aspirazione toscana). È un processo di ➔ indebolimento che coinvolge le consonanti ➔ occlusive [...] per /b/, /d/ e /g/ vige, comunque, il condizionamento operato dal luogo di articolazione: in contesto postvocalico, la presenza di una fricativa sonora o di un’approssimante è molto più frequente per /g/, meno per /d/ e /b/, le quali mostrano un ...
Leggi Tutto
Betacismo (dal greco bētakusmós, all’incirca «il parlare usando il suono corrispondente alla lettera beta») è il processo fonetico in cui un suono fricativo labio-dentale sonoro /v/ o vocale alta posteriore [...] del I secolo d.C. il suono [w] semivocale (o semiconsonante secondo alcune concezioni) si trasformò in un suono fricativo bilabiale [β] (suono presente oggi in spagnolo e in portoghese per le occlusive bilabiali sonore in posizione intervocalica: ad ...
Leggi Tutto
La sonorizzazione è un fenomeno fonetico-fonologico per cui un suono (tecnicamente, un fono) sordo, a contatto con consonante sonora o in posizione intervocalica, diventa sonoro (➔ fonetica articolatoria, [...] la sonorizzazione nelle colonie gallo-italiche della Sicilia e della Lucania, dove si ha [p] ~ [v], [t] ~ [ð] (fricativa dentale sonora) e [k] ~ [g] o ~ [ɣ] (fricativa velare sonora). Così a Nicosia si dirà [ˈcaːvo] e [skoˈvɛ] per capo e scopare, [fa ...
Leggi Tutto
Fonemi rappresentati nella scrittura (di regola, come residuo di una pronuncia antica), ma non pronunciati. Per es., è m. l’iniziale di ho, hai, ha, che non ha avuto mai suono proprio ed è scritta solo [...] m. sono le esplosive. Il termine si trova anche esteso a comprendere quelle consonanti (esplosive, affricate, fricative) che non possono (a differenza delle nasali, laterali, vibranti) valere come sonanti. Più spesso ricorre nell’espressione ...
Leggi Tutto
fricativo
agg. [dall’ingl. fricative, der. del lat. fricare «strofinare»]. – In fonetica, consonante f. (o assol. fricativa s. f.), ogni consonante la cui articolazione richiede non una chiusura momentanea (come nelle esplosive), ma solo un...
r, R
(èrre) s. f. o, raro, m. – Diciassettesima lettera dell’alfabeto latino; la forma originale, nell’alfabeto fenicio, era quella di un triangolo con un vertice in alto e col lato destro prolungato verso il basso, triangolo che poi, col...