Le consonanti palatali si realizzano mediante il sollevamento del dorso della lingua verso la volta palatina, nella parte mediana della cavità orale (➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di; ➔ [...] al tempo stesso non abbastanza stretto da mettere in turbolenza il flusso d’aria passante, come accade nelle consonanti fricative. Quella delle approssimanti è quindi una zona articolatoria molto ridotta, contigua a quella tipica della vocale [i] e ...
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Le bilabiali sono articolazioni di tipo consonantico realizzate grazie al ruolo attivo di entrambe le labbra. Il termine bilabiale indica un luogo di articolazione condiviso da foni prodotti secondo diversi [...] 200-300 Hz, una nasale bilabiale (come una labiodentale) è caratterizzata da una seconda formante attorno ai 1000 Hz.
Le fricative bilabiali presentano un rumore di frizione mediamente poco intenso. Ad es., confrontando lo spettro di frequenza di una ...
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Le articolazioni labiali sono prodotte con l’intervento attivo di almeno un labbro e possono essere sia consonantiche sia vocaliche (➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di). Nel caso delle consonanti, [...] dal II secolo d.C. ‹v› e ‹b› venivano entrambi realizzati come [v], mentre prima di quel periodo entrambi corrispondevano a una fricativa bilabiale sonora [β] (➔ betacismo, sull’uso di ‹b› in luogo di ‹v› o di ‹v› in luogo di ‹b›). Di fatto, a ...
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YUMA
Guido Valeriano Callegari
. Importante gruppo d'Indiani dell'America Settentrionale, che fa parte della famiglia linguistica Hoka, e occupa un territorio che si estende dalla California al Messico [...] e suffissi e di riduplicazioni, manca del plurale nei sostantivi; la numerazione è quinaria; un certo sviluppo di fricative sorde, sonore, labiali, dentali e palatali. Fra gli esploratori che visitarono gli Yuma, notiamo il padre Eusebio Chini ...
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Ugro-Finni Famiglia etno-linguistica distribuita nell’Europa settentrionale e centrale e nell’Asia nord-occidentale; costituisce un ramo della maggiore famiglia uralica.
Il gruppo delle lingue ugro-finniche [...] apofonia quantitativa e qualitativa; il consonantismo molto semplice, ma diverso da quello indoeuropeo per l’abbondanza delle fricative; l’assenza di gruppi consonantici in formula iniziale; la presenza di un’alternanza consonantica, assai sviluppata ...
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Per alfabeto fonetico si intende l’insieme dei simboli impiegati per la rappresentazione grafica dei suoni di una lingua. La sua prerogativa essenziale è quella di associare in modo univoco un solo segno [...] in special modo francesismi, ad es. garage.
Nel toscano sono altresì presenti i suoni [φ θ x] e [β δ γ], allofoni fricativi rispettivamente di /p t k/ e /b d g/.
Tra vocali, la pronuncia delle affricate [ʦ ʣ] è sempre rafforzata, per es., azione > ...
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Come si analizza il segnale acustico
La fonetica acustica è lo studio dei segnali acustici complessi diretto a scomporli nelle loro componenti semplici. Essa si serve principalmente della spettrografia, [...] produzione della laterale e continua nella vocale che segue.
Effetti di coarticolazione sono visibili anche nel tratto corrispondente alla fricativa [s]. Notiamo infatti che il segnale più intenso si trova inizialmente nella zona compresa tra i 5 e i ...
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Il termine indebolimento indica una serie di fenomeni fonetici e fonologici che hanno come effetto la riduzione del grado di forza articolatoria di un suono (➔ fonetica articolatoria). Da un punto di vista [...] , quindi realizzati con debole tensione muscolare e maggiore ampiezza della cavità orale. Si pensi ad es. alla resa fricativa di un’occlusiva, un processo di spirantizzazione in cui gli organi articolatori, pur avvicinandosi, non creano un contatto ...
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L’➔italiano regionale usato in Sardegna (cfr. Loi Corvetto 1983) è una varietà che, nei suoi tratti principali, è diffusa presso tutti gli strati sociali dell’isola, non è recepita come marcata in maniera [...] non rafforzato. Ugualmente /r/ è rafforzata in [rː]ana e in la [rː]ana, ma non in para.
Le consonanti ➔ fricative dentali sono realizzate come sonore in posizione intervocalica, tranne che a inizio di parola e in contesti intervocalici derivanti da ...
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PORTOGALLO (A. T., 39-40)
Maria MODIGLIANI
Fabrizio CORTESI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Anna Maria RATTI
Angelo RIBEIRO
Fidelino de FIGUEIREDO
Joao BARREIRA
Antonio Augusto MENDES-CURREA
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Lucio [...] (a cui si riunisce la varietà di Olivença in Spagna); c) l'algarvio o dell'Algarve.
Caratteristica è la sostituzîone delle fricative sorde alle fricative sonore, la distinzione di v e b (che altrove si fondono) e di ch e x. Si nota anche la tendenza ...
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fricativo
agg. [dall’ingl. fricative, der. del lat. fricare «strofinare»]. – In fonetica, consonante f. (o assol. fricativa s. f.), ogni consonante la cui articolazione richiede non una chiusura momentanea (come nelle esplosive), ma solo un...
sibilante
agg. e s. f. [part. pres. di sibilare, sul modello del fr. sifflant (part. pres. di siffler, che è il lat. sifilare, allotropo di sibilare, cfr. zufolare)]. – In fonetica, di consonante fricativa articolata all’altezza degli incisivi...