La spirantizzazione (detta anche fricativizzazione) è un processo fonetico per cui un suono (tecnicamente, un fono; ➔ fonetica) è realizzato come fricativo o, in altri termini, spirante (➔ fricative). [...] v]: ad es., carbone > [karˈvuːne], erba > [ˈɛrva].
L’esito di un processo di spirantizzazione è un suono fricativo il cui luogo di articolazione è di norma omorganico a quello del fonema coinvolto: per la serie delle occlusive gli allofoni più ...
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Betacismo (dal greco bētakusmós, all’incirca «il parlare usando il suono corrispondente alla lettera beta») è il processo fonetico in cui un suono fricativo labio-dentale sonoro /v/ o vocale alta posteriore [...] del I secolo d.C. il suono [w] semivocale (o semiconsonante secondo alcune concezioni) si trasformò in un suono fricativo bilabiale [β] (suono presente oggi in spagnolo e in portoghese per le occlusive bilabiali sonore in posizione intervocalica: ad ...
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Segno alfabetico (i lungo, raro iod, ant. iota) che non costituisce una lettera a sé dell’alfabeto latino, ma è una variante grafica della i, introdotta nella scrittura latina medievale come forma allungata [...] altri alfabeti fondate per le consonanti sull’ortografia inglese), un j alveolo-palatale fricativo (in francese, portoghese e nello spagnolo antico), un j velare fricativo (nello spagnolo moderno), o un j uguale o simile all’i semiconsonante italiano ...
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I suoni fricativi, detti anche spiranti o costrittivi, sono prodotti mediante un rilevante restringimento del canale orale: gli organi articolatori si avvicinano senza pervenire ad una chiusura totale. [...] gli incisivi superiori contro il labbro inferiore, sebbene nel parlato /v/ sia spesso resa da un suono approssimante e non fricativo; /s/ e /z/ sono generate articolando l’apice o il predorso della lingua contro gli alveoli; mentre in /ʃ/ la punta ...
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I suoni sibilanti sono una sottoclasse di ➔ consonanti (➔ fricative), suoni rumorosi e intensi, articolati mediante un forte restringimento del condotto orale.
La differenza tra fricative sibilanti (ingl. [...] di sopra di 4000 Hz per /s/, mentre per /ʃ/ è compresa tra 2000 e 4000 Hz. Oltre alla distribuzione, anche l’intensità del rumore fricativo concorre a differenziare i suoni sibilanti da quelli non sibilanti. Da un lato si collocano /p/ /f/ e /θ/, le ...
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Il termine aspirazione indica una particolare produzione fonetica di un suono occlusivo. Durante l’articolazione di un’occlusiva aspirata, più precisamente al momento del suo rilascio, si ha il passaggio [...] delle vibrazioni periodiche della vocale successiva. A livello acustico, la fase di aspirazione si identifica con un rumore fricativo laringale che si estende in modo irregolare lungo buona parte della scala frequenziale.
L’aspirazione causa un ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] (fig. 6; per es., [f] e [s] in [f]aro e [s]eme). Nella tabella IPA si identifica anche il modo fricativo laterale quando l’aria fuoriesce in modo turbolento ai lati della lingua, il cui apice tocca gli alveoli superiori nella parte centrale. Tra le ...
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Le affricate sono articolazioni consonantiche, sorde o sonore (➔ consonanti). Dal punto di vista fonetico, sono considerate come occlusive nelle quali il rilascio dell’occlusione sia particolarmente lento [...] anche a fenomeni di affricazione: in alcune varietà toscane e centro-meridionali, ad es., in quella romana e campana, la fricativa alveolare sorda è realizzata come affricata dopo nasale o liquida (per es. /ˈpɛnʦo/). In alcune varietà meridionali, ad ...
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Sincope (dal gr. synkopḗ, lett. «atto del tagliuzzare») in ➔ fonetica storica è il fenomeno che consiste nella scomparsa di un suono o di una ➔ sillaba all’interno di una parola (per la caduta in posizione [...] in un primo tempo con [v]: wanga > vanga; tale suono però risultava molto diverso dal suono /v/ fricativo labiodentale sonoro del romanzo, quindi venne reinterpretato con un diverso fonema che però si avvicinasse percettivamente al suono germanico ...
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fricativo
agg. [dall’ingl. fricative, der. del lat. fricare «strofinare»]. – In fonetica, consonante f. (o assol. fricativa s. f.), ogni consonante la cui articolazione richiede non una chiusura momentanea (come nelle esplosive), ma solo un...
spirante
agg. e s. f. [part. pres. di spirare1]. – In fonetica, consonante s. (o assol. spirante s. f.), sinon. di consonante fricativa (v. fricativo); le spiranti della lingua italiana sono i fonemi f, v, s, ∫, š.