degenerazione, teoria della
Concezione che considerava la malattia mentale come frutto di un fenomeno di degradazione del sistema nervoso, dovuta a malattie o a fattori ambientali in grado di causare [...] un deficit nervoso ereditario. La degenerazione veniva considerata come il processo inverso dell’evoluzione, cioè la regressione a stadi propri dell’uomo primitivo e dei suoi antenati preumani, con valenza ...
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Michele Filippelli
Abstract
L’equo compenso per l’avvocato è frutto di un articolato processo normativo che affonda le sue radici nell’evoluzione legislativa, dottrinale e giurisprudenziale dell’istituto. [...] La sua finalità è di impedire il verificarsi di un ingiusto squilibrio, a danno dell’avvocato, tra l’attività prestata da quest’ultimo e il compenso professionale determinato dal cliente/committente, considerato ...
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Varietà di fico coltivato in Liguria, Corsica e Sardegna, il cui frutto, allungato, con buccia sottile, verde chiara o nerastra, ha polpa di color rosso vinoso e sapore particolarmente gradevole; si presta [...] bene all’essiccamento ...
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Medico e botanico (Bagnacavallo 1806 - ivi 1888). Compose la Flora pyrenaea, frutto dei suoi numerosi viaggi nei Pirenei (ne furono pubblicati, postumi, 2 volumi, 1897-99), e una Flora virgiliana (1869), [...] in cui sono identificate e descritte tutte le piante ricordate da Virgilio ...
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Figlio (n. 1150 - m. Bergen 1202), secondo una sua asserzione (probabilmente frutto di fantasia), di re Sigurd Mun, ebbe tutte le qualità del capo e si fece incoronare re nel 1177. Attuò diverse riforme, [...] ma dovette sostenere una lunga lotta, dalla quale uscì vittorioso, contro il partito ecclesiastico dei Bagler. Morì di lì a poco ...
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mioclono
Disturbo del movimento (➔), caratterizzato da movimenti involontari, rapidi e improvvisi, frutto di una breve contrazione muscolare. ...
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(trad. it. Il cavaliere dal pestello ardente) Commedia (1607; pubblicazione 1613) frutto della collaborazione dei poeti e drammaturghi inglesi F. Beaumont (1584/1585-1616) e J. Fletcher (1579-1625), in [...] cui prende forma la satira nei confronti del pubblico del teatro popolare.
La trama è costituita da una commedia nella commedia: un droghiere e sua moglie, recatisi a teatro per la prima volta, interrompono ...
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Nome comune di Solanum melongena (v. fig.) e del suo frutto. La m. è una pianta della famiglia Solanacee, con fusto alto circa 1 m, foglie ampie, fiori violacei; fusto, nervature delle foglie e calice [...] sono sparsamente aculeati. È coltivata ai Tropici e nei paesi temperati per i frutti, mangerecci dopo cotti: sono bacche voluminose, globose, ovoidee, od oblunghe, a superficie lucente, di colori diversi (violaceo, giallo ecc.); la polpa fresca è ...
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Genere della famiglia Borraginacee, con circa 50 specie delle regioni temperate dell'emisfero boreale, poche dell'Africa meridionale e Australia: due sono in Italia e di queste la più comune è l'E. lappula [...] Lehm. (1818) o Lappula echinata Gilib (1781) con i frutti muniti al margine da doppia serie di aculei uncinati (donde i nomi volgari lappula, lappolina, ecc.). ...
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frutto
s. m. [lat. frūctus -us, der. di frui «godere»]. – 1. a. In botanica, in senso stretto, è l’ovario delle angiosperme, più o meno modificato e accresciuto, che contiene i semi maturi (derivati dagli ovuli); consta del pericarpo o parete...
frutta
s. f. [lat. mediev. fructa, plur. collettivo di fructum, sostituitosi al lat. class. fructus -us per incrocio con pomum «frutto»] (pl. -a, non com., e più raro -e). – Nome collettivo dei frutti commestibili, soprattutto quelli prodotti...