CANINA, Luigi
Werner Oechslin
Quinto figlio di Giacomo Camillo e di Maddalena Robusti, nacque a Casale Monferrato il 24 ott. 1795; fu educato dapprima nel collegio agostiniano della vicina Valenza, [...] topografica".
Con la sua attività di scavo il C. estese le sue ricerche archeologiche alla Campagna romana. Sono frutto di queste ricerche, oltre a quelle citate, le seguenti pubblicazioni: Descrizione di Cere antica (Roma 1838), Esposizione storica ...
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GUBBIO
M.E. Savi
(lat. Iguvium, Iulia Iguvia; Eugubium, Interbium nei docc. medievali)
Cittadina dell'Umbria (prov. Perugia), posta sul fianco occidentale del monte Ingino e attraversata dal torrente [...] per es. il S. Francesco di Terni. Attualmente la chiesa risulta particolarmente alterata sia all'esterno (la facciata è frutto di un rimaneggiamento successivo), sia all'interno, dove gli archi-diaframma sono stati rinforzati per motivi statici, così ...
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ORO (aurum, ie. da *ausom; quod illi [Sabini] ausum dicebant: Fest., viii, 14; χρυσός è di origine semitica; cfr. Ernout-Meillet, 1959, s. v.; Boisacq, s. v.)
F. Magi
È il metallo prezioso e nobile per [...] è la notizia di Livio (xxiv, 3), che nel tempio di Giunone Lacinia presso Crotone esisteva una colonna d'o. massiccio, frutto delle rendite del tempio stesso (columna... aurea solida). Largamente impiegato, l'o. fu anche per le statue. La più antica ...
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FERRARI, Ettore
Anna Maria Isastia
Nacque a Roma il 25 marzo 1845 da Filippo e da Maria Luisa Pasini, discendente da una nobile famiglia fiorentina. Secondogenito di quattro figli, la sua formazione [...] del periodo di frequenza all'Accademia si rifanno a soggetti letterari: tra queste si ricordano il bassorilievo Eudoro e Cimodicea, frutto della lettura dei Martyrs di F.-A.-R. de Chateaubriand, e l'Ildegonda (1870), personaggio di T. Grossi. In ...
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GIOVANNI del Biondo
Daniela Parenti
Pittore originario del Casentino, attivo a Firenze nella seconda metà del XIV secolo. La prima testimonianza nota relativa a G. risale al 17 ott. 1356, data nella [...] caratterizza gran parte delle opere del corpus di G. avvalora d'altra parte l'ipotesi che parte di esse siano il frutto di un organizzato lavoro di bottega, condotto secondo rigorose regole di esecuzione e avvalendosi dell'ausilio di libri di modelli ...
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PINELLI, Bartolomeo
Rossella Leone
PINELLI, Bartolomeo. – Nacque a Roma il 19 novembre 1781 da Giovanni Battista e Francesca Cianfarani, nel quartiere Trastevere, nei pressi dell’ospedale S. Gallicano.
Le [...] fu la costante pratica del disegno dal vero, secondo i criteri tradizionali dell’insegnamento accademico e, allo stesso tempo, frutto di un’appassionata osservazione della realtà quotidiana. Per quanto siano rari i disegni e gli schizzi in relazione ...
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BARBIERI, Giovanni Francesco detto il Guercino
Dwight C. Miller
Nacque a Cento (Ferrara) l'8 febbr. 1591 da Andrea e da Elena Ghisellini. Il soprannome "Guercino", con il quale egli fu ed ègeneralmente [...] che alcune delle opere più belle del B. (come la Madonna col Bambino e s. Bruno nella Pinacoteca di Bologna) sono frutto di questa ultima fase dei suo sviluppo.
Fonti e Bibl.: Bologna, Bibl. com. dell'Archiginnasio, M. Oretti, Notizie de' Professori ...
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DAL SOLE, Giovan Gioseffo
Rossella Vodret Adamo
Nacque a Bologna il 10 dic. 1654 dal pittore Antonio Maria e da Susanna de' CastelImi in una "onesta famiglia e cittadinesca" (Zanotti, 1739, p. 290).
Antonio [...] su un passo del Crespi (1769, p. 157), parla di un rapporto di collaborazione con il D., e indica, come frutto di tale collaborazione, alcune tele (tuttora esistenti) descritte dal Crespi come opere della Muratori. In realtà il Crespi si limita a ...
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PITTONI, Giambattista
Alberto Craievich
PITTONI, Giambattista (Giovanni Battista). – Nacque a Venezia nella parrocchia di Sant’Agostino il 6 giugno 1687, primogenito di Giovanni Maria, cappellaio, e [...] nacional). L’opera, che ebbe una lunga gestazione (il dipinto non era ancora ultimato nel febbraio del 1737), fruttò a Pittoni duecento dobloni d’oro (Battisti, 1958).
Nella corrispondenza intercorsa fra Juvarra e Pittoni in quell’occasione ...
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Alcuino di York (o di Tours)
G. d'Onofrio
Maestro della scuola episcopale di York, teologo e protagonista del primo rinnovamento culturale carolingio. Nato in Northumbria dopo il 730, compì i primi studi [...] ', con le quali l'uomo ricostruisce il vero del creato: esse sono infatti lo strumento adeguato, già scoperto e messo a frutto dai filosofi pagani, per ricostruire o riprodurre, mediante l'intelligenza e le mani dell'uomo, la bellezza e verità delle ...
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frutto
s. m. [lat. frūctus -us, der. di frui «godere»]. – 1. a. In botanica, in senso stretto, è l’ovario delle angiosperme, più o meno modificato e accresciuto, che contiene i semi maturi (derivati dagli ovuli); consta del pericarpo o parete...
frutta
s. f. [lat. mediev. fructa, plur. collettivo di fructum, sostituitosi al lat. class. fructus -us per incrocio con pomum «frutto»] (pl. -a, non com., e più raro -e). – Nome collettivo dei frutti commestibili, soprattutto quelli prodotti...