CAPORALI, Cesare
Claudio Mutini
Nacque in data tradizionalmente fissata al 20 giugno 1531, a Perugia, da Camillo.
Secondo le notizie forniteci dal Cavallucci riguardo alla sua formazione intellettuale, [...] del C. come segretario più che come cortigiano e arrivò al punto d'affidargli il governo di Atri e Giulianova, in Abruzzo.
Frutto di questa più serena parentesi nella vita del C. è l'impegnativo poema eroicomico, sulla Vita diMecenate, che l'autore ...
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COSSA, Pietro
Giorgio Petrocchi
Nacque a Roma il 25 genn. 1830, da Francesco, benestante di Arpino, e dalla torinese Marianna Landesio. La nascita avvenne nel palazzo Avila, in via del Governo Vecchio; [...] o di cortigiani invidiosi, turgidamente espresse e fatte muovere sulla scena con macchinosità.
Il Nerone è, indubbiamente, frutto d'una concitazione drammaturgica più intensa e concentrata. Anchequi è d'obbligo la discendenza dall'Ottavia alfieriana ...
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FLAMINI, Francesco
Lucia Strappini
Nacque a Bergamo, ultimo di dieci figli, il 24 maggio 1868 da Adele Siepi e Giulio, di origine romana. Nel 1870, per esigenze di servizio. il padre, fanzionario del [...] Cinquecento (Milano 1902). Si tratta di quasi seicento pagine in cui è raccolta e dispiegata la ricchissima documentazione, frutto delle ricerche filologiche, storiche ed'erudite condotte per tanti anni dal F. sulle figure maggiori dei secolo XVI ma ...
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LAZZARONI, Pietro
Flavio Santi
Nacque nei primi decenni del XV secolo; è ignoto il nome dei genitori. Il luogo di nascita è incerto, ma sembra sicura l'origine valtellinese, dal momento che il L. stesso [...] , De parte gestorum a … Ludovico Sfortia superiore anno libellus (Milano, Biblioteca Ambrosiana, Mss., Z.74 sup.), non fruttò uno sperato avanzamento. Contemporaneamente il L., nell'incertezza del proprio futuro, non rinunciò a rivolgersi fuori dal ...
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CIVININI, Guelfo
Felice Del Beccaro
Nacque a Livorno il 1º ag. 1873 da Francesco e da Quintilia Lazzerini. Il padre, di origine pistoiese, esercitava una modesta attività commerciale che, poco dopo [...] tempo, esercitatasi nel giornalismo della terza pagina, cui ha affidato alcune prove non trascurabili, anche se di preferenza frutto di quella ricerca stilistica che significò pure ritorno ad un ordine estetico secondo i canoni della rivista La Ronda ...
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A Francesco d’Assisi (1181 o 1182 - 1226), fondatore dell’Ordine dei Minori, santo, e protagonista di un rinnovamento spirituale fondamentale nella storia della cristianità, le fonti attribuiscono numerosi [...] da Francesco, e nell’imminenza della sua morte (1226). Si è tuttavia ormai propensi a ritenere che ciò sia frutto di quella tipica mentalità ‘fiorettistica’ delle fonti francescane più tarde, che tendono a riportare a tre distinti momenti della ...
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LUPOLI, Michele Arcangelo
Francesco Montanaro
Franco Palladino
Nacque a Frattamaggiore, presso Napoli, il 22 sett. 1765 da Lorenzo e Anna De Rosa. Da questa unione nacquero undici figli, tra i quali [...] IV. Nello stesso anno si recò a Venosa per analizzare alcune iscrizioni in antichi monumenti, e il frutto del suo lavoro fu pubblicato nell'Iter Venusinum vetustis monumentis illustratum. Accedunt varii argumenti dissertationes (Napoli 1793 ...
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LINATI, Claudio
Luisella Brunazzi Menoni
Nacque a Parma il 1° febbr. 1790 dal conte Filippo e da Emanuella dei conti Cogorani, che morì dandolo alla luce. Per la sua formazione umanistica, più che il [...] americane, il commercio degli schiavi, l'educazione nei paesi dell'America Latina, la libertà di pensiero, mettendo a frutto esperienze e conoscenze acquisite nel Vecchio e Nuovo Mondo.
Il soggiorno in Belgio, terra di emigrazione politica, permise ...
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GARGALLO, Tommaso, marchese di Castel Lentini
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Siracusa il 25 sett. 1760 da Filippo, barone del Priolo e dal 1794 marchese di Castel Lentini, e da Isabella Montalto. Affidato [...] , comunque, a guidarlo fu una illuministica fede nella circolazione delle idee e nel confronto con i dotti, frutto di una sensibilità alla comunicazione sociale maturata frequentando salotti, teatri, circoli, biblioteche e tutti gli altri luoghi ...
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L’iperbole (dal gr. yperbolḗ, in lat. superlatio) è una figura retorica che consiste nel portare all’eccesso il significato di un’espressione, amplificando o riducendo il suo riferimento alla realtà per [...]
son dileguati! (Canti, “Le ricordanze”, vv. 131-32)
(12) il giovanile stato
dove ogni ben di mille pene è il frutto (Canti, “Il tramonto della luna”, vv. 35-37)
che riprende il tema iperbolico dell’indicibile, come nei celebri versi:
(13) Lingua ...
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frutto
s. m. [lat. frūctus -us, der. di frui «godere»]. – 1. a. In botanica, in senso stretto, è l’ovario delle angiosperme, più o meno modificato e accresciuto, che contiene i semi maturi (derivati dagli ovuli); consta del pericarpo o parete...
frutta
s. f. [lat. mediev. fructa, plur. collettivo di fructum, sostituitosi al lat. class. fructus -us per incrocio con pomum «frutto»] (pl. -a, non com., e più raro -e). – Nome collettivo dei frutti commestibili, soprattutto quelli prodotti...