FILELFO, Francesco
Paolo Viti
Nacque a Tolentino, nell'odierna provincia di Macerata, il 25 luglio 1398.
Fu ben presto inviato a studiare a Padova, dove, fra gli altri, seguì i corsi di retorica di [...] , e quindi paludata di grande enfasi. Al F. sono state anche attribuite non poche orazioni risultate poi spurie.
Frutto del lungo impegno didattico sono - oltre alle numerose prolusioni ai corsi universitari - i suoi commenti, rimasti, però, in ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA
CCorrado Calenda
Intorno alla Magna Curia di Federico II si raccoglie, non solo idealmente, nel ventennio che precede la morte del sovrano (1230 ca.-1250, con eventuale prolungamento [...] in posizione peculiare, con la gestione del potere, debba essere in qualche modo valutata di livello amatoriale, frutto di un impegno accessorio rispetto a quello primario costituito dalle mansioni ordinarie di funzionari statali, uomini di legge ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Vita Nuova - Introduzione
Domenico De Robertis
È tra i caratteri certo più significativi dell'opera dantesca, ed elemento costitutivo di essa, la prepotente forza di autoaffermazione [...] letto, come esemplare letterario e poetico; così come la frequentazione dei testi sacri e delle discussioni filosofiche non gli fruttò solo il lustro di una citazione di Aristotele in secundo Metaphysicorum (capitolo XLI, 6), ma una più sottile ...
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Matteo Maria Boiardo: L'inamoramento De Orlando, Parte I - Introduzione
Antonia Tissoni Benvenuti
L'Inamoramento de Orlando
Se questa edizione restituisce un testo più arcaico e quindi di più difficile [...] La mortale punizione di Narciso e di quanti poi guarderanno nella fontana è presentata, secondo lo statuto dell'Inamoramento. come frutto di incantesimo; ma è indubbio che essa simboleggi il castigo per la mancanza di misura, che rende negativo anche ...
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CARO, Annibale
Claudio Mutini
Nacque nel 1507 a Civitanova Marche da Giambattista, speziale e commerciante che aveva anche ricoperto qualche carica pubblica, e da Celanzia Centofiorini di nobile famiglia.
Nella [...] tutti i berneschi, evidenzia oggettualmente l'allusione comica dei versi ("E non è meraviglia che s'innestino facilmente col fico certe frutte proporzionate a lui; né manco che ci faccino bene le ghiande, i maroni, le fave, i citriuoli, i porri, le ...
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GALIANI, Ferdinando
Silvio De Majo
Nacque a Chieti il 2 dic. 1728, da Matteo, regio uditore in quella città, e da Anna Maria Ciaburri.
Dopo aver seguito gli spostamenti professionali del padre a Lecce, [...] commedia, che il G. nelle lettere alla d'Épinay si attribuiva in toto, ma che può senz'altro essere considerata il frutto, come detto, di una efficace collaborazione.
Nello stesso 1775 il G. riprendeva gli studi su Orazio, iniziati e non portati a ...
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CORBINELLI, Iacopo
Gino Benzoni
Nacque a Firenze, il 12 dic. 1535, da Raffaello (di Pandolfò di Tommaso, forse quel "conte Raffaello Corbinelli" che spedisce, il 3 genn. 1537, da Pisa una lettera al [...] il C., uomo di "molte lettere", avrebbe, dunque, contribuito.
Il C. morrà di lì a poco, al più tardi nel 1590. Postumo frutto della sua erudizione la stampa parigina del 1595 de La bella mano del romano Giusto de' Conti accompagnata da una silloge d ...
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CORNAZZANO (Cornazano), Antonio
Paola Farenga
Nacque a Piacenza verso il 1430, probabilmente da Bonifacio.
L'opera del C. è molto povera di riferimenti autobiografici che permettano non solo di ricostruirne [...] lui non manca la "continua lezione delle cose antique" al punto da risultare fastidiosa, egli non abbia saputo mettere a frutto quell'"esperienzia" delle moderne che pure aveva avuto modo di acquistare in un trentennio di vita nelle corti dell'Italia ...
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CASTIGLIONE (Castiglioni), Valeriano
Gino Benzoni
Come informa il profilo, sulla base di dati da lui forniti incluso nel volume glorificante gli Incogniti, nacque a Milano, il 3 genn. 1593, da Anna [...] di sicumera -, lo Stato da essi retto sarà una macchina efficiente ed obbediente, specie di melodioso "canto musicale",frutto, peraltro, non d'una armonia costruita dal basso (sconsigliabilissima questa, ché "la molta confidenza" tra i sudditi induce ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo I – Introduzione
Sergio Solmi
Per cercar di spiegarci le origini della poesia di Leopardi, è indispensabile prospettare i grandi termini della situazione storica in cui [...] prevale.
Nei secondi Idilli sul tono estatico si afferma il discorsivo. E, anche qui, appare, almeno in parte, frutto della macerazione prosastica la nuova sapienza di intervalli, di riprese, di trascorrenti evocazioni che sollevano a una così ...
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frutto
s. m. [lat. frūctus -us, der. di frui «godere»]. – 1. a. In botanica, in senso stretto, è l’ovario delle angiosperme, più o meno modificato e accresciuto, che contiene i semi maturi (derivati dagli ovuli); consta del pericarpo o parete...
frutta
s. f. [lat. mediev. fructa, plur. collettivo di fructum, sostituitosi al lat. class. fructus -us per incrocio con pomum «frutto»] (pl. -a, non com., e più raro -e). – Nome collettivo dei frutti commestibili, soprattutto quelli prodotti...