Poema allegorico in terzine di G. Boccaccio, composto probabilmente nel 1342.
Colto da un dolce sonno, il poeta è guidato da una donna bellissima a un castello nelle cui sale sono affrescati i trionfi [...] in un giardino incontra Fiammetta e si rallegra nell'amore di lei, ma quando è sul punto di cogliere l'ultimo frutto di questo amore, si sveglia; e allora si abbandona docile alla volontà della sua misteriosa guida, seguendola per il cammino ...
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Scrittore (Torino 1919 - ivi 1987). Ha offerto una delle più alte testimonianze sulla tragica realtà dei lager in Se questo è un uomo (1947), dove ha descritto la sua esperienza di ebreo deportato ad Auschwitz; [...] del Processo di F. Kafka (1983) e due raccolte di articoli (L'altrui mestiere, 1985; Racconti e saggi, 1986), frutto della sua collaborazione al quotidiano La Stampa. Interessanti per la conoscenza dell'autore sono il Dialogo (1984) tra L. e il ...
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PAULHAN, Jean
Vittorio STELLA
Scrittore francese, nato a Nîmes il 2 dicembre 1884. Conseguita la "licence" in lettere alla Sorbona (1905), si recò nel Madagascar dove insegnò al liceo di Tananarive [...]
In Les Hain-Teny Mérinas (1913), raccolta e studio di una sorta di strambotti malgasci, il P. metteva a frutto il suo soggiorno nel Madagascar; Le guerrier appliqué (1915) presentava impressioni sulle prime fasi della guerra allora in corso. Seguono ...
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Ermetismo
LLuciano Anceschi
di Luciano Anceschi
Ermetismo
sommario: 1. Ermetismo: fortuna del nome. 2. L'ermetismo come categoria. 3. Problemi. 4. Metodo. 5. Premesse all'ermetismo. 6. Ungaretti. 7. [...] dell'arte a connettersi con quella di una attività di integrale salvazione e rigenerazione dell'uomo in una coscienza nuova ‟il cui frutto si chiama amore" e per cui ogni parola ‛poetica' si fa come ‟una formula magica che evoca lo spirito del quale ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Lorenzo Valla
Francesco Tateo
Nell’opera di recupero del pensiero e della lingua dell’antichità e nella revisione critica della cultura filosofica e storiografica del Medioevo, Lorenzo Valla occupa [...] e la rivalutazione della lingua di Roma mancano di inserirsi nel grande tema delle rovine come frutto della violenza e della rinascita, come frutto della rifondazione del linguaggio civile. Non è un caso che nel rifacimento dell’opera proprio durante ...
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CAMPANO, Giovanni Antonio (Giannantonio)
Frank Rutger Hausmann
Nacque nel 1429, probabilmente il 27 febbraio, a Cavelli presso Galluccio (in provincia di Caserta) da una famiglia di modestissime condizioni [...] a fuggire dalla città: si recò al lago Trasimeno, ove passò l'estate di quell'anno e parte della primavera del 1458; frutto letterario di questo periodo fu il De felicitate Thrasimeni. Negli anni perugini (1452-59) il C. aveva composto, anche molte ...
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PANIGAROLA, Girolamo
Vincenzo Lavenia
PANIGAROLA, Girolamo (in religione Francesco). – Nacque il 6 gennaio 1548 a Milano dai nobili Gabriele ed Eleonora Casati.
Ultimo di quattro fratelli, fu battezzato [...] Roma, appresso Stefano Paolini, 1596), talvolta con l’aggiunta dei Nove discorsi sopra le sette parole di Christo Pater Ignosce frutto dei sermoni tenuti nel 1577 a Bologna per ordine di Gabriele Paleotti (pubblicati a sé nel 1601). A Bologna compose ...
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GHISLANZONI, Antonio (Giacomo Antonio)
Giuseppe Zaccaria
Terzo di sei figli, nacque a Lecco il 25 nov. 1824 da Giovanni Battista, già soldato napoleonico, medico e direttore dell'ospedale cittadino, [...] di G. Rovani che, rallegrandosi per il suo abbandono, gli aveva preannunziato "allori più invidiabili nel campo delle lettere".
Il frutto più noto e significativo della sua nuova attività fu il romanzo Gli artisti da teatro, storia di una tormentata ...
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EMILIANO, Giovanni Stefano, detto il Cimbriaco
Maurizio Moschella
Nacque intorno alla metà del sec. XV a Vicenza.
Sulla famiglia e laAata di nascita dell'E. non vi sono certezze definitive. A. Zeno [...] , che nella prefazione al Rimedio amoroso di Pietro Edo, Ravenna 1978, p. 10, lo dice "poeta veronese", è forse solo frutto di un lapsus): lo attestano diverse testimonianze documentarie, ed egli stesso afferma più volte di aver avuto i natali nella ...
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ARIENTI, Giovanni Sabadino degli
Ghino Ghinassi
Nacque a Bologna verso la metà del Quattrocento (1445 circa), ultimo dei numerosi figli di un Sabadino degli Arienti, barbiere di professione e attivo [...] conseguenti alla morte del padre, non esercitò mai questa professione; nello stesso anno, infatti, raccogliendo il frutto della sua attività di scrittore bentivogliesco, entrava al servizio del conte Andrea Bentivoglio, figlio di Ludovico, come ...
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frutto
s. m. [lat. frūctus -us, der. di frui «godere»]. – 1. a. In botanica, in senso stretto, è l’ovario delle angiosperme, più o meno modificato e accresciuto, che contiene i semi maturi (derivati dagli ovuli); consta del pericarpo o parete...
frutta
s. f. [lat. mediev. fructa, plur. collettivo di fructum, sostituitosi al lat. class. fructus -us per incrocio con pomum «frutto»] (pl. -a, non com., e più raro -e). – Nome collettivo dei frutti commestibili, soprattutto quelli prodotti...