Poeta (Sorrento 1544 - Roma 1595). Tra i maggiori poeti italiani del Cinquecento, nelle sue opere appaiono già rappresentate le aspirazioni e le contraddizioni dell'uomo moderno. Dopo la composizione della [...] specie di Lucrezia, sorella del duca Alfonso II; intanto lavorava ad alcuni dialoghi e al poema sulla liberazione di Gerusalemme, la in questo anno si hanno i primi sintomi dell'inquietudine e dell'instabilità di propositi che fu propria di T.: avviò ...
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Musicista (Bonn 1770 - Vienna 1827). Contemporaneo e lettore di I. Kant, W. Goethe e F. Schiller, incarna la nuova figura del compositore moderno: con lui l'espressione dell'interiorità dell'artista e [...] violinista e supplire il Neefe quale organista. L'ambiente di Bonn comincia ad accoglierlo: il futuro medico F. Wegeler, la famiglia Breuning, il : devoto tra tutti quell'Anton Schindler che fu poi tra i primi suoi biografi. Negli ultimi tempi le ...
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Dottore della Chiesa, filosofo e teologo, vescovo d'Ippona e santo (Tagaste in Numidia, od. Sūq-Ahras in Algeria, 13 nov. 354 - Ippona, od. Bona, 28 ag. 430); fu uno dei quattro grandi Dottori della Chiesa [...] Patricio, ancora pagano, e della cristiana Monnica, fu iscritto tra i catecumeni; compì gli studi in patria, a Madaura, il commento di Pelagio a s. Paolo; De spiritu et littera ad Marcellinum e, a complemento, per asserire la necessità delle opere ...
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Scrittore e filosofo (Parigi 1694 - ivi 1778). Nato da famiglia borghese, ricevette un'eccellente educazione umanistica al collegio Louis-le-Grand tenuto dai gesuiti. Precocissimo autore di versi leggeri [...] ambiente della corte francese, fino ad allora a lui piuttosto ostile: filosofo. V. tornò in Francia, ma non gli fu permesso di stabilirsi a Parigi. È questo il periodo la forza rappresentativa e artistica, anima i romanzi: Zadig (1747), Candide (1759 ...
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Pittore e architetto (Urbino 1483 - Roma 1520). Figlio di Giovanni Santi R. poté ricevere dal padre, morto nel 1494, solo un primo indirizzo alla pittura. Grande importanza ebbero invece per la sua formazione [...] del 1508 chiamato da Giulio II per partecipare, insieme ad altri artisti, alla decorazione delle Stanze vaticane; ben Popolo, interamente progettata da R. (la decorazione fu completata nel 1516 con i mosaici eseguiti da Luigi de Pace da Venezia su ...
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Filosofo (Atene 470 o 469 - ivi 399 a. C.). Era figlio di uno scultore, Sofronisco, e di una levatrice, Fenarete. Scarse le notizie sulla sua vita familiare, eccezion fatta per la figura della moglie Santippe, [...] aver provveduto al salvataggio dei naufraghi e ad adeguate onoranze per i caduti. In tale occasione S. dimostrò che non accadde durante l'oligarchia avvenne dopo che fu restaurata la democrazia. S. fu accusato da Meleto, Anito e Licone di fronte al ...
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Compositore tedesco (Eisenach 1685 - Lipsia 1750). Universalmente considerato come uno dei più grandi musicisti di tutti i tempi, le sue composizioni furono ritenute dai contemporanei 'all'antica' per [...] di madre a 10 anni, fu accolto dal fratello Johann Christoph, organista a Ohrdruf, e quivi seguì i corsi del ginnasio fino all' sacra: Denn du wirst meine Seele nicht in der Hölle lassen. Ad Arnstadt rimase fino a mezzo il 1707, con un intervallo di 4 ...
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Fisico (Ulma 1879 - Princeton 1955). Trascorsi i primi anni della sua vita a Monaco, dopo un breve soggiorno a Milano Einstein si trasferì con la famiglia in Svizzera. A Zurigo completò gli studî secondarî [...] fino al 1914, quando fu chiamato a Berlino per divenire come un insieme discreto di elementi di energia, i "quanti di luce", come egli li chiama, degli stessi tentativi lorentziani di introdurre ipotesi ad hoc e aggiustamenti formali per salvare il ...
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Poeta (Bosisio, od. Bosisio Parini, 1729 - Milano 1799). Ordinato, senza vocazione, prete (1754), accettò il programma dell'Illuminismo e intese la poesia come forza educativa all'«utile», adottando spesso [...] zia a condizione che si facesse prete lo aveva spinto ad abbracciare lo stato ecclesiastico, che d'altra parte era allora dei Francesi a Milano (1796), P. fu nominato membro della municipalità; ma i soprusi e il malgoverno dei demagoghi, creature ...
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Medico (n. Isola di Coo, 460 a. C. circa - m. 370 a. C. circa). Praticante e maestro di medicina in Atene e in Tessaglia, I. fu, secondo la testimonianza di quasi contemporanei come Platone e Aristotele, [...] forma scritta, secondo un processo comune in quel periodo ad altre tecniche (come la retorica, l'architettura, questa tradizione non si sarebbe interrotta fino all'Ottocento. ▭ Il ritratto di I. è noto in più copie derivate da un originale del 3° sec ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre...