Poeta greco (4º-3º sec. a. C.). T. è uno dei maggiori, forse il maggiore poeta dell'età ellenistica. Scrisse molto: inni, elegie, liriche, giambi, epigrammi. Il genere per il quale diventò famoso già nell'antichità [...] : Il Ciclope, Le Talisie, Ila, Le Siracusane, Le incantatrici, I mietitori, L'amore di Cinisca (Eschine e Tionico), Le Cariti ( lungo a Coo, che mostra di conoscere bene, e fu anche ad Alessandria, dove strinse amicizia con Callimaco. Nei suoi carmi ...
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Scrittore (Landport, Portsea, 1812 - Gadshill Rochester 1870). Sin dall'infanzia, povera e dolorosa, fu a contatto con la vita del popolo londinese, che gli diede un'esperienza feconda. Dopo aver lavorato [...] e continuò per molti anni ad occuparsene come dilettante. Fondò varî al sentimentalismo e al gusto melodrammatico; sebbene i suoi intrecci siano non di rado improbabili più tipico dell'età vittoriana, egli fu il primo romanziere che sentì la poesia ...
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Umanista fiammingo (Overijssche, Bruxelles, 1547 - Lovanio 1606). Animato da un atteggiamento sincretistico, fu influenzato soprattutto da Tacito e da Seneca nell'elaborazione delle sue teorie sulla politica [...] importanti edizioni di testi antichi.
Vita
Formatosi ad Ath presso i gesuiti poi a Lovanio, L. si orientò ricordi anche il Tractatus ad historiam Romanam cognoscendam utilis (1592). L'attività filologica di L. fu rivolta esclusivamente al mondo ...
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(gr. Λέσβος) Isola della Grecia (1630 km2 con 90.000 ab. circa), situata nel Mar Egeo settentrionale, di fronte all’Anatolia dalla quale è separata da due canali poco profondi. Il nome della città principale, [...] strati di Troia. Il sito fu rioccupato e successivamente distrutto nel corso del Tardo Bronzo. Ad Antissa, nella zona occidentale ionico a Mesa. Nel Golfo di Kallonì, antica Pirra, vi sono i resti di un santuario dedicato a Zeus, Era e Dioniso.
Per ...
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Poeta e critico greco (Patrasso 1859 - Atene 1943). Movendo dalla cosiddetta Nuova scuola ateniese, sorta in opposizione alla poesia romantica, usò in prosa e in poesia la lingua popolare sull'esempio [...] fama ha varcato i confini della patria.
Vita
Nato da famiglia originaria di Missolungi. Passato ad Atene per studiare La città e la solitudine», 1912). La fama di bardo gli fu assicurata da poemi di ampio respiro (῾Ο δωδεκάλογος τοῦ Γύϕτου, « ...
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Pseudonimo dello scrittore nederlandese Eduard Douwes Dekker (Amsterdam 1820 - Nieder-Ingelheim, Germania, 1887). Considerato tra i maggiori prosatori olandesi del 19° sec., la sua influenza è stata profonda, [...] , in seguito a un grave conflitto con i suoi superiori a causa di una denuncia da visse miseramente. Nel 1860 egli visse ad Amsterdam, dopo avere scritto, nello stesso esposti. Il libro ebbe risonanza europea e fu tradotto in molte lingue (trad. it. ...
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(irland. Oisin) Leggendario guerriero e bardo gaelico, figlio di Finn (o Fingal, secondo la forma adottata nel 18° sec. da J. Macpherson), che si suppone vissuto nel 3° sec. d.C.
Con il nome di ciclo [...] di Fingal e di Temora e tra i poemi più brevi Carthon e Dar-thula, . fu accolto in Europa con entusiasmo quasi unanime: si può dire che non vi fu grande cui traduzione in endecasillabi sciolti parve ad alcuni perfino superiore all’originale (Fingal ...
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Scrittore tedesco (Gelnhausen, Assia, 1621 circa - Renchen, Offenburg, 1676). Narratore dallo stile personale e dalla vena rigogliosa, estraneo al mondo galante e alle sue forme e quindi tanto più legato [...] fu autore di uno dei romanzi più famosi della letteratura tedesca, Der abenteuerliche Simplicissimus (1a ed., in 5 libri, 1668; 2a ed., in 6 libri, 1669), prototipo del genere tipicamente tedesco dell'Entwicklungsroman, in cui narrò con iad altri ...
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Poeta e romanziere scozzese (Edimburgo 1771 - Abbotsford 1832). Di antica famiglia scozzese, si dedicò dapprima alla carriera forense con qualche successo, ma presto si rivelò la sua passione letteraria. [...] of Montrose (1819). Fu soltanto in tale anno che S. pubblicò un romanzo destinato ad avere larga risonanza negli ambienti 1820), nell'Inghilterra di Elisabetta (Kenilworth, 1821), di Giacomo I (The fortunes of Nigel, 1822), di Carlo II (Peveril of ...
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Storico della cultura e commediografo danese (Bergen, Norvegia, 1684 - Copenaghen 1754). Fu il primo ad aprire la letteratura danese a tutte le correnti di pensiero e d'arte dell'era dei "lumi". Divulgatore [...] Francia e in Italia (1714-16); tornato in patria, fu nominato professore di metafisica nell'università di Copenaghen (1717). Ma arte, esse presentano, con naturale ironia, personaggi illustranti i vizi morali che fuorviano l'uomo quando smarrisce il ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...