Geometra e astronomo greco (attivo nella prima metà del 4º sec. a. C.). Contemporaneo e amico di Platone, fu discepolo dell'Accademia. Dopo lunghi viaggi scientifici, fondò a Cizico nella Propontide una [...] scuola, che divenne presto famosa, quindi insegnò ad Atene. Fu uno dei grandi scienziati dell'antichità. Nel campo filosofico, rigorosi con i quali riuscì a evitare le contraddizioni collegate alla nozione intuitiva di "infinito". E. fu il creatore ...
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Ingegnere, matematico, economista (Varzy, Nièvre, 1784 - Parigi 1873); fratello di André-Marie. Ingegnere del genio marittimo, poi prof. di meccanica al Conservatoire des arts et métiers, scrisse di economia [...] il D. è da considerarsi tra i fondatori. Il nome del D. resta legato anche ad altre questioni di geometria: lo liberismo economico, Le petit producteur français (5 voll., 1827-28). Fu creato barone nel 1824, pari nel 1837, deputato (1848), senatore ...
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Matematico (Senigallia 1682 - ivi 1766). Di nobile famiglia, coltivò la matematica da autodidatta e per diletto. Fece, tuttavia, tali progressi da divenire in poco tempo famoso non solo in Italia ma anche [...] all'estero: fu console del re di Spagna e Sicilia nella sua città e membro delle più importanti accademie europee. Offrì la sua protezione ad alcuni giovani matematici del suo tempo, tra i quali il Lagrange. Coltivò in particolare il calcolo ...
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Matematico e fisico (Venezia 1530 - Torino 1590). Allievo di N. Tartaglia, nel 1553 pubblicò un metodo per la risoluzione "omnium Euclidis problematum aliorumque" mediante un compasso ad apertura fissa. [...] Fu lettore di matematica alla corte dei Farnese a Parma (1558-66), quindi (dal 1567) matematico del duca di Savoia, a considerato precursore di Galileo nel campo della dinamica, ma i suoi ragionamenti sono in realtà ben lontani dalle precise ...
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Matematico (Parigi 1605 circa - ivi 1675). Consigliere alla Cours des Monnais, tra i primi ad essere chiamati da Luigi XIV a far parte della Académie des sciences (1666), fu in contatto con i più insigni [...] di teoria dei numeri e propose un metodo delle esclusioni che generalizza il principio del crivello di Eratostene. Tra i suoi scritti ricordiamo la Solutio duorum problematum (1657), che contiene la soluzione a due problemi proposti da Fermat. ...
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Geometria
Ryoichi Kobayashi e Luigi Ambrosio
Giovanni Bellettini
(XVI, p. 623; App. III, i, p. 724; IV, ii, p. 39; V, ii, p. 391)
Numerose voci dell'Enciclopedia Italiana trattano i vari oggetti e [...] parallela a L e passante per P. Fu solamente agli inizi del 19° sec. che C.F. Gauss, N.I. Lobačevskij e J. Bólyai dimostrarono che tipi di varietà. I problemi generali di esistenza di questo tipo, così come le loro applicazioni ad altri problemi in ...
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Sistemi dinamici
Franco Magri
Dmitrij Anosov
Il concetto di sistema è presente nel dibattito scientifico degli ultimi decenni nelle più diverse discipline: dall'idea di sistema fisico a quella di ecosistema, [...] teoria dei s. d. integrabili fu prodotto dalla nascita della teoria dei sia abeliano. In questo caso è come se i singoli gruppi a un parametro in cui si può congetture, non si è riusciti immediatamente ad alzare la proprietà di differenziabilità nei ...
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VARIAZIONI, CALCOLO DELLE.
Leonida Tonelli
- È quel ramo dell'analisi matematica che studia i problemi di massimo e minimo (v. massimi e minimi) relativi a quantità variabili, che si presentano sotto [...] 1786) e da C. G. J. Jacobi (1837). E così si giunse ad altre due condizioni che devono essere soddisfatte dalla funzione y0 (x) che dà il ; e il suo metodo fu poi esteso da A. Kneser (1900) a tutti gli integrali I, posti in forma parametrica. ...
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Premessa. - Gli sviluppi dell'a. nel quindicennio 1960-75 sono stati assai notevoli, sia dal punto di vista quantitativo sia da quello qualitativo. Prima di esaminare alcuni progressi in direzioni particolari, [...] logica matematica in questa App. "Uno dei più importanti concetti relativi ad a. universali " (G. Grätzer) è quello di "a. ", i problemi, nella loro generalità, restarono aperti fino alla vigilia degli anni Sessanta. La loro soluzione fu un ...
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(v. topologia, App:. III, 11, p. 960; algebra omologica, App. IV, I, p. 87)
Introduzione. - L'a.o. ha le sue origini nella teoria d'omologia di gruppi astratti che fu coinvolta nello studio di certi spazi [...] anello per il quale le dimensioni globali sinistra e destra differiscono fu dato da I. Kaplansky (1958); e A.V. Jategaonkar (1969) provò (−n,n-1), indotti dal differenziale di C e con E1 legato ad H(Gr(C,F)) da isomorfismi naturali E1, pq≅Hp+q(F ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...