ALBERTI, Romano
Alberto Asor Rosa
Da Borgo San Sepolcro, pittore e letterato. Dopo aver lasciato ancora giovanissimo il paese natale, girovagò per varie città d'Italia, trovando una prima sistemazione [...] corse un serio pericolo di vita, per cui fu costretto ad abbandonare la città e a riparare presso l' fu inviato a Candia, dove trascorse alcuni difficili anni.
Rientrato di nuovo a Roma, ottenne nel 1593, per la protezione di F. Zuccari e per i ...
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BRUGNOLI, Annibale
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Nacque a Perugia il 22 febbr. 1843 da Domenico e da Marianna Boldoni. Studiò presso quella Accademia di belle arti con S. Valeri (nella accademia è conservato un saggio triennale [...] e della nuova strada, Perugia 1915.
Il 30 apr. 1881 fu nominato accademico di merito nell'Accademia di belle arti di Perugia , V, p. 115; A. M. Comanducci, Dizionario ill. dei pittori... ital. moderni e contemporanei, Milano 1962, I, ad vocem. ...
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ALFANI, Domenico
Francesco Santi
Figlio di Paride, nacque a Perugia circa il 1480. È ricordato per la prima volta nel 1506 insieme con il padre, orafo menzionato in vari documenti, ma del quale non [...] Collegio Gregoriano, ispirata a Raffaello. Nel 1520 legittimava i figli Cesare e Orazio, avuti da Maddalena Filippi, eletto camerlengo dell'Arte, carica che gli fu conferita di nuovo nel 1546.Nel 1545 a Fra' Bartolomeo e ad Andrea del Sarto. Nelle ...
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BACCANI, Gaetano
Silvana Raffo Pani
Nato a Firenze il 6 giugno 1792, studiò all'Accademia di Belle Arti di Firenze e fu allievo di G. M. Paoletti e di G. Cacialli, elementi rappresentativi in Toscana, [...] e cinquecentesca, che, unita ad una sensibilità personale di tipo quasi i ricchi saloni per feste, con gusto schiettamente neoclassico: quest'opera, una delle più importanti del primo Ottocento fiorentino, gli diede immediata notorietà. Nel 1826 fu ...
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AIMO (Lamia, De Amis, De Iami) Domenico, detto il Varignana, il Bologna, il Vecchio Bolognese
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Figlio di Giovanni, originario di Varignana nel Bolognese (di qui il soprannome), se ne ignora l'anno [...] a Bologna fu incaricato di terminare la statua di S. Ambrogio, già affidata a lacopo della Quercia, che fu collocata sulla porta S. Petronio; i suoi disegni per le porte minori della chiesa non furono mai eseguiti, in seguito ad aspre critiche. Nel ...
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AGNELLI, Federico
Anita Mondolfo
Nacque a Milano, da Giacomo Antonio, nel 1626. Morì iivi il 14 nov. 1702.
Iniziatore dell'azienda upografica intitolata dal nome della famiglia, oltre che stampatore [...] la riproduzione di monumenti e aspetti cittadini fu cura costante della ditta. Ma si e soggetti emblematici per i Della Rovere e per i Chigi, e fornì illustrazioni (Milano 1653); Disegno del corpo umano ad uso della scuola dei Barbieri (Milano 1663 ...
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ALBORESI, Giacomo
Adriana Arfelli
Pittore quadraturista e decoratore, nato a Bologna nel 1632 da Giovanni Francesco e da Angelica Capponi. Ebbe come primo maestro Domenico Santi, sotto il quale lavorava [...] dopo la morte del maestro (1660), fu considerato l'erede e continuatore del gusto . Con grande rapidità dipinse ad affresco innumerevoli finte architetture e , il quale ultimo, dopo le incertezze e i tentativi seguiti alla morte del Mitelli, lo prese ...
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APREA, Giuseppe
Maria Cristina Pavan Taddei
Nacque a Napoli il 19 genn. 1876. Scolaro di Filippo Palizzi e Domenico Morelli, derivò dai due maestri l'interesse per la pittura di paesaggio e di figura [...] spiaggia. Nel 1943 fu presente alla IV Quadriennale d'arte nazionale con due quadri ad olio: Lungo la strada Catalogo IV Quadriennale d'arte nazionale, Roma 1943, p. 127; H. Vollmer, Allgem. Lexikon der bildenden Künstler des XX. Jahrh's, I, p.60. ...
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BERTI, Antonio
Luigi Zauli-Naldi
Figlio di Giacinto, nacque a Faenza il 20 sett. 1830. La sua educazione artistica si formò nella locale scuola di disegno e pittura con l'incisore G. Marri, l'architetto [...] anni alcune tavolette di soggetto orientale ispirate ad opere dell'Ussi e libere interpretazioni di da pochi decenni. Raccolti in mostre locali, i suoi quadri, disegni e schizzi furono considerati della mostra…,1926). Ma fu nel 1955,in occasione della ...
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ANTONIO da Monza
Paolo D'Ancona
Fu uno dei più insigni miniatori lombardi sullo scorcio del sec. XV, sebbene ancor oggi la sua personalità non risulti chiarita. A lui sono infatti attribuite le opere [...] seguace del Mantegna, ma più recentemente, per ragioni e stilistiche e documentarie, con Giovan Pietro Birago. Fra i suddetti testi, l'unico tuttora riferibile ad A. da Monza è un foglio con una Visitazione nel Kupferstichkabinet di Berlino (n. 1799 ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre...