Poeta e critico greco (Patrasso 1859 - Atene 1943). Movendo dalla cosiddetta Nuova scuola ateniese, sorta in opposizione alla poesia romantica, usò in prosa e in poesia la lingua popolare sull'esempio [...] fama ha varcato i confini della patria.
Vita
Nato da famiglia originaria di Missolungi. Passato ad Atene per studiare La città e la solitudine», 1912). La fama di bardo gli fu assicurata da poemi di ampio respiro (῾Ο δωδεκάλογος τοῦ Γύϕτου, « ...
Leggi Tutto
Pseudonimo dello scrittore nederlandese Eduard Douwes Dekker (Amsterdam 1820 - Nieder-Ingelheim, Germania, 1887). Considerato tra i maggiori prosatori olandesi del 19° sec., la sua influenza è stata profonda, [...] , in seguito a un grave conflitto con i suoi superiori a causa di una denuncia da visse miseramente. Nel 1860 egli visse ad Amsterdam, dopo avere scritto, nello stesso esposti. Il libro ebbe risonanza europea e fu tradotto in molte lingue (trad. it. ...
Leggi Tutto
(irland. Oisin) Leggendario guerriero e bardo gaelico, figlio di Finn (o Fingal, secondo la forma adottata nel 18° sec. da J. Macpherson), che si suppone vissuto nel 3° sec. d.C.
Con il nome di ciclo [...] di Fingal e di Temora e tra i poemi più brevi Carthon e Dar-thula, . fu accolto in Europa con entusiasmo quasi unanime: si può dire che non vi fu grande cui traduzione in endecasillabi sciolti parve ad alcuni perfino superiore all’originale (Fingal ...
Leggi Tutto
Scrittore tedesco (Gelnhausen, Assia, 1621 circa - Renchen, Offenburg, 1676). Narratore dallo stile personale e dalla vena rigogliosa, estraneo al mondo galante e alle sue forme e quindi tanto più legato [...] fu autore di uno dei romanzi più famosi della letteratura tedesca, Der abenteuerliche Simplicissimus (1a ed., in 5 libri, 1668; 2a ed., in 6 libri, 1669), prototipo del genere tipicamente tedesco dell'Entwicklungsroman, in cui narrò con iad altri ...
Leggi Tutto
Poeta e romanziere scozzese (Edimburgo 1771 - Abbotsford 1832). Di antica famiglia scozzese, si dedicò dapprima alla carriera forense con qualche successo, ma presto si rivelò la sua passione letteraria. [...] of Montrose (1819). Fu soltanto in tale anno che S. pubblicò un romanzo destinato ad avere larga risonanza negli ambienti 1820), nell'Inghilterra di Elisabetta (Kenilworth, 1821), di Giacomo I (The fortunes of Nigel, 1822), di Carlo II (Peveril of ...
Leggi Tutto
Storico della cultura e commediografo danese (Bergen, Norvegia, 1684 - Copenaghen 1754). Fu il primo ad aprire la letteratura danese a tutte le correnti di pensiero e d'arte dell'era dei "lumi". Divulgatore [...] Francia e in Italia (1714-16); tornato in patria, fu nominato professore di metafisica nell'università di Copenaghen (1717). Ma arte, esse presentano, con naturale ironia, personaggi illustranti i vizi morali che fuorviano l'uomo quando smarrisce il ...
Leggi Tutto
Poeta greco (Iuli, isola di Ceo, probabilmente 556 a. C. - Siracusa 467 a. C. circa), tra i più grandi della lirica corale. L'origine ionica traspare dalla sua sensibilità e dalle stesse forme di poesia [...] e S., superstite, commemorò i defunti con un treno, genere di poesia che divenne la sua specialità (di un treno faceva parte il patetico frammento giunto a noi, detto Il lamento di Danae). Vecchio, tornò ad Atene, dove fu, durante le guerre persiane ...
Leggi Tutto
Incisore, pittore e scrittore italiano (Cupramontana, Ancona, 1892 - Roma 1963). Tra i migliori incisori italiani contemporanei, nelle sue acqueforti, che spesso accompagnano i suoi scritti, prevale ora [...] vociana, con quelli di un bozzettismo naturalista, ad esprimere i suoi crucci di "celeste bandito" alle prese con Stickler, 1943; Poesie e satire, 1944; Ladri di biciclette, 1946 (da cui fu tratto, da C. Zavattini, un film per la regia di V. De Sica ...
Leggi Tutto
Poeta, drammaturgo, musicista e filosofo indiano (Calcutta 1861 - ivi 1941). Considerato una delle figure più rappresentative dell'India moderna, si fece portavoce di un messaggio di armonia universale [...] che valica i confini tra razze e popoli. Tra le sue opere più note Gītāñjali (1912; trad. it. Gitanjali. Offerta di canti, 1914), noto filantropo. Rabindranāth fu (dal 1877) per un certo tempo in Inghilterra, ove attese ad approfondire la sua ...
Leggi Tutto
Giurista e poeta, della famiglia dei Sigibuldi o Sigisbuldi (detta anche Sinibuldi: n. Pistoia, quasi certamente 1270 - m. ivi 1336 o 1337). Studiò diritto a Bologna, allievo del grande Francesco d'Accursio, [...] e ad Orléans (1292-93); la sua famiglia era di parte nera e Cino, nel 1303, fu bandito da Pistoia e il i suoi uditori il Boccaccio, studente allora di diritto canonico. Nel 1333 tornò definitivamente in patria e fu eletto gonfaloniere. Come poeta, fu ...
Leggi Tutto
i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre...