Architetto danese (Copenaghen 1918 - ivi 2008). Allievo di K. Fisker a Copenaghen, completò la sua formazione lavorando a Stoccolma, dove importante fu la conoscenza dell'opera di G. Asplund, e a Helsinki [...] materiali e strutture, fanno dell'opera di U. l'espressione di una delle contraddittorie tendenze successive alla crisi del funzionalismo alla fine degli anni Cinquanta. Tra le altre realizzazioni di U. si ricordano la chiesa di Bagsvaerd (1967-76 ...
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Architetto e urbanista giapponese (Osaka 1913 - Tokyo 2005). Tra i più noti protagonisti dell'architettura contemporanea, svolse una intensa attività a livello internazionale, che lo vide presente con [...] un realistico approccio sociale e tecnologico già orientato a fondere insieme i principî del razionalismo e del funzionalismo occidentali con la tradizione locale, in linea con l'accelerazione politico-economica giapponese del dopoguerra. Esemplari ...
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DE MARTINO, Ernesto
Vittorio Lanternari
Nacque a Napoli il 1º dic. 1908 da Ernesto, ingegnere delle Ferrovie dello Stato, e da Gina Jaquinangelo. All'università di Napoli seguì la scuola di Adolfo Omodeo, [...] 'egli assume a documento, ha per lui una sua realtà precategoriale ed è visto come una primordiale rappresentazione del mondo, funzionale al bisogno - per usare i termini da lui adottati - di "garantire la presenza". Sensibile fin da quest'opera è l ...
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Antropologo sociale inglese (Birmingham 1881 - Londra 1955). Partendo dall'analogia tra sistema sociale e organismo biologico, propose un modello funzionalista della società mirato a spiegare le interconnessioni [...] la scoperta di leggi obiettive mediante operazioni di ricerca, comparazione e verifica empirica. Distanziandosi in maniera netta dal funzionalismo di B. Malinowski, R.-B. pone l'accento non tanto sul concetto di «cultura», oggetto delle riflessioni ...
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Architetto tedesco (Lockwitz, Sassonia, 1922 - Stoccarda 2010). Ha prodotto numerosissime opere, in particolare legate all'edilizia sociale, sperimentando l'uso di tutte le tecnologie e traendone stimolo [...] Otto), fino alle sperimentazioni formali degli anni Ottanta e Novanta vicine al decostruzionismo, ma ancora riconducibili al funzionalismo organico di tradizione germanica. All'interno di una vasta produzione si ricordano: il complesso scolastico Auf ...
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Irti, Natalino. – Giurista italiano (n. Avezzano 1936). Allievo di E. Betti, ordinario dal 1968, ha insegnato diritto civile nelle univ. di Sassari, Parma, Torino, e dal 1975 all’univ. di Roma La Sapienza. [...] di ogni fondamento ontologico, affidato al prevalere della volontà di potenza, il diritto ‘trova un punto di appoggio nel funzionalismo della forma’ e questa si afferma come l’‛essenza stessa del diritto’. Fra le opere successive: La cultura del ...
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Architetto italiano, nato a Bucarest il 19 gennaio 1931. Insegna alla facoltà di Architettura del Politecnico di Milano dal 1970, ha fondato la rivista Hinterland (1977-85) ed è direttore di Zodiac (dal [...] Dal 1990 è membro dell'Accademia nazionale di San Luca. C. ha sostenuto una linea di ricerca basata su una funzionalità del progetto applicata alla specificità del contesto storico e geografico. Tale presupposto ha comportato per C. una difficile e ...
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DIEDO, Antonio
Alessandro Bevilacqua
Nacque a Venezia il 15 nov. 1772 da Girolamo, senatore e magistrato della Repubblica, e da Alba Maria Priuli. Non ancora decenne, entrò nel collegio nobiliare presso [...] dell'architettura sacra veneta fra fine Settecento e metà Ottocento, quando numerose chiese o fatiscenti o non più funzionali alle necessità della popolazione, vennero rimaneggiate o ricostruite in modi neoclassici e neopalladiani. Il D. fu attivo a ...
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POMPEI, Alessandro
Elena Granuzzo
POMPEI, Alessandro. – Esponente della nobiltà veronese, nacque a Verona il 6 luglio 1705 (Archivio di Stato di Verona [d’ora in avanti ASVr], Accademia Filotima, 157, [...] da una loggia di uguale forma e dimensioni. Dagli ampi passaggi coperti prendevano luce quarantotto stanzoni, la cui funzionalità come magazzini era assicurata dalle comode scale e dai raccordi. Si presentava, quindi, come un complesso ordinato e ...
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Nacque a Rovereto (Trento) il 10 dic. 1896, da Leopoldo, calzolaio, e da Maria Casetti, sesto di nove figli. Nel 1906, alla morte del padre, venne accolto nell'istituto orfanotrofio della sua città, dove [...] del razionalismo, essendo la sua produzione, specie nel corso degli anni Trenta, ispirata ai principi di sinteticità, funzionalismo, rifiuto delle sovrastrutture esornative che accomunano tutti gli architetti di quell'indirizzo. È vero d'altra parte ...
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funzionalismo
s. m. [der. di funzionale1]. – In genere, tendenza a dare importanza alla funzione più che alla struttura di ciò che si considera, a vedere un problema sotto l’aspetto della funzionalità, ad anteporre nell’oggetto di studio il...
funzionale1
funzionale1 agg. [der. di funzione, sul modello del fr. fonctionnel]. – 1. a. Relativo a una funzione, inerente alle funzioni esercitate da una persona: competenza f.; privilegi f.; qualifiche f., le qualifiche che, nell’ordinamento...