Chimica
Generalità
L’a. chimica si occupa dei metodi che permettono di determinare la composizione chimica di un campione. Genericamente ha il significato di scissione in elementi più piccoli e loro esame, [...] allo studio delle proprietà differenziali delle superfici; di G.L. Lagrange (1813) che introdusse il simbolo f′(x) per la derivata della funzionef(x) e al quale si deve il moderno procedimento di calcolo delle derivate.
La critica dei principi ...
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Biologia e medicina
R. agli antibiotici
In batteriologia, è la capacità di alcune specie o ceppi di batteri di non risentire l’azione batteriostatica o battericida di determinati antibiotici. Questa r. [...] fattore di forma dipendente da configurazione esterna e finitura superficiale del corpo e f(v) è una funzione della velocità. Per moto laminare si assume la funzionef(v) lineare (legge di r. viscosa), mentre per moto turbolento l’esperienza conferma ...
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Psicologia
Atto che sorge improvviso, si svolge con rapidità, talora con violenza, ed è privo di una razionale motivazione. La tendenza ad assumere forme pratiche di condotta in maniera incontrollata per [...] della spinta S esteso al periodo di funzionamento T del propulsore:
Una grandezza F, funzione della variabile x, si dice impulsiva o . elementare di una forza è il prodotto della forza F agente su un punto materiale per l’intervallo infinitesimo di ...
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ASCOLI, Guido
Nicola Virgopia
Nato a Livorno il 12 dic. 1887, studiò a Pisa e ivi si laureò a soli 20 anni (1907) svolgendo con L. Bianchi una tesi di laurea sulle singolarità delle funzioni analitiche. [...] complesso, viene studiato l'andamento delle linee integrali dell'equazione y´ = g (x) y + f (x, y), sotto opportune condizioni, assai semplici, per la funzionef e per la parte reale di g, distinguendo vari casi; Il problema analitico dei magnetron ...
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CHIÒ, Felice
Nicoletta Janiro
Nacque a Crescentino (Vercelli) il 29aprile del 1813. Rimasto orfano in tenera età, compì gli studi a Vercellì; si iscrisse poi all'università di Torino, dove si laureò [...] serie e l'applicò per trovare tutte le radici dell'equazione proposta assegnando diverse forme alla funzionef(x), e cercò di dimostrare che se f(x) è una funzione intera di x, si ottiene sempre la radice più prossima allo zero. Il C. riconobbe ...
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Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] più o meno direttamente dal nucleo da lui lasciato in eredità a F. Melzi e disperso dopo la morte di questo (1570); una parte inclusione usati nella moderna istologia. Egli studiò anche la funzione visiva in quasi tutti i suoi aspetti fondamentali: la ...
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L’insieme delle cognizioni intellettuali che, acquisite attraverso lo studio, la lettura, l’esperienza, l’influenza dell’ambiente e rielaborate in modo soggettivo e autonomo diventano elemento costitutivo [...] cultura animi viene identificata con la filosofia, e la sua funzione diventa quella di condurre gli uomini da una vita ‘selvaggia’ cose come «create per la salute degli uomini» (come dice F. Petrarca nel De sui ipsius et multorum ignorantia) e sull’ ...
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Filosofo e teologo (Roccasecca 1225 o 1226 - Fossanova 1274). Fanciullo, oblato nel monastero di Montecassino, studiò poi a Napoli ove ebbe maestri (la notizia è di G. Tocco) Martino di Dacia e Pietro [...] avicennisti-agostiniani): all'intelletto agente spetta la funzione di smaterializzare la specie intelligibile presente nell' santi, dottori della chiesa e filosofi pagani (pala d'altare di F. Traini per la chiesa domenicana di S. Caterina a Pisa, ...
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Fisico (Roma 1901 - Chicago 1954). Accostatosi allo studio della fisica fin dall'adolescenza, alla fine del liceo entrò alla Scuola normale superiore di Pisa. Durante il periodo universitario studiò in [...] primavera del 1939), con una organizzazione scientifica esemplare; il reattore, detto anche pila di F., entrò in funzione nel dicembre 1942. Poco prima F. aveva dato la sua adesione al progetto Manhattan, per l'utilizzazione bellica dell'energia ...
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Matematico italiano (Torino 1736 - Parigi 1813), di famiglia d'origine francese. Indirizzato dal padre verso gli studî legali, si iscrisse a quattordici anni all'univ. di Torino, iniziando anche [...] dimostrare una formula per i differenziali successivi del prodotto di due funzioni, formula che egli stesso aveva poi ritrovato negli scritti di il titolo Principii di analisi sublime. Nel 1757, con G. F. Cigna e G. A. Saluzzo, diede vita ad una ...
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f, F
(èffe) s. f. o m. – Sesta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva dal segno Ϝ (digamma) dell’alfabeto greco primitivo, segno ch’era usato per indicare la semivocale u̯, conservatasi fino ai tempi storici in varî dialetti;...
funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....