Variazione diastratica è un tecnicismo diffuso da Eugenio Coseriu (1973) per indicare una delle fondamentali dimensioni della ➔ variazione linguistica. Il termine (formato col prefissoide dia- «attraverso» [...] la funzione ludica) la funzione identitaria e quella di autoaffermazione. Dato che queste funzioni sono , diafasiche, in Introduzione all’italiano contemporaneo. La variazione e gli usi, a cura di A.A. Sobrero, Roma - Bari, Laterza, pp. 37 ...
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In arte e architettura, persona od oggetto che l’artista ritrae o riproduce, oppure esemplare preparatorio dell’opera finale. Nel linguaggio scientifico, costruzione schematica, puramente ipotetica o realizzata [...] funzione descrittiva, ossia ambire a una descrizione quanto più possibile soddisfacente al fine di consentire una previsione circa il loro andamento futuro. Tale previsione può limitarsia in gioco e una variazione o un affinamento delle soluzioni ...
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Scienza che ha per oggetto lo studio dei fenomeni collettivi suscettibili di misura e di descrizione quantitativa: basandosi sulla raccolta di un grande numero di dati inerenti ai fenomeni in esame, e [...] il sistema e la non esistenza di alcuna limitazione al numero di punti rappresentativi che possono essere regione di rapida variazione è dell’ordine di kT (fig. 1). Quando T=0 la distribuzione di Fermi-Dirac è una funzionea gradino, con una ...
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Antropologia
U. fantastici Nella dottrina vichiana, generalizzazioni operate dalla mente dei popoli nelle età ferina ed eroica quando prevale la fantasia (detti anche caratteri poetici, in quanto poetica [...] della variazionelimitata).
Gli u. linguistici sono stati classificati in diversi modi. Normalmente (seguendo un suggerimento di A.N. teoria dei principi e parametri), tutte le lingue funzionano in base a un ristretto numero di principi (per es., in ...
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Linguaggio
Raffaele Simone
Preliminari
Quando si studiano i fenomeni del linguaggio, si resta colpiti dal fatto che la riflessione su questo tema, ben lungi dall'essere un'invenzione moderna (come accade [...] fatte anche per rispondere a necessità pragmatiche che sono largamente comuni a tutti gli uomini, devono avere risorse per svolgere le funzioni pragmatiche basiche.
4. Principio di variazionelimitata. Essendo limitate le capacità di elaborazione ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] espresso. Esistono però delle limitazioni nell’attribuzione della relazione di in primo luogo perché soggetto avariazione regionale (esso / essa un rilievo pragmatico, per es. perché svolge la funzione di focus della frase:
(58) fu veduto ...
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Per coniugazione si intende l’insieme delle variazioni morfologiche del verbo in relazione al modo, al tempo, all’aspetto, alla diatesi, alla persona, al numero e al genere. Il termine (dal lat. coniugatiōnem [...] tempi, la cui principale funzione è indicare il rapporto delle radici, fenomeno derivato dal latino, a volte limitataa sostituzioni o aggiunte di consonanti (vincere → marcata nel passato, quando la variazione formale riguardava una stessa forma ...
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Linguistica
Leonardo Savoia
Alberto Mancini
M. Rita Manzini
(XXI, p. 207; App. II, ii, p. 210; IV, ii, p. 344; V, iii, p. 229)
I temi legati all'evoluzione della l. e delle discipline a essa collegate [...] avariazione da lingua a lingua. Questa variazione non è arbitraria ma si articola secondo un numero limitato di ). Gli avverbi protoindoeuropei, riscontrabili ancora nei poemi omerici in funzione avverbiale (per es. πεϱί "intorno" in Iliade xix, ...
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UNIVERSALI LINGUISTICI
Raffaele Simone
Il termine universali linguistici indica l'insieme di proprietà che risultano comuni a tutte le lingue del mondo o perlomeno a un alto numero di esse. Alcuni u. [...] entro cui le lingue possono esser diverse (''teoria della variazionelimitata''). In fonologia, per es., se si studia il ''teoria dei principi e parametri''), tutte le lingue funzionano in base a un ristretto numero di principi (per es., in tutte ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] emergeva la figura del patriarca che aveva la funzione di capo (uji no kami) e di , e il commercio estero fu limitatoa poche navi all’anno. L’economia alternanza di moduli ritmici diversi e la variazione di durata degli accenti in uno stesso ...
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variazione
variazióne s. f. [dal lat. variatio -onis, der. di variare «variare»]. – 1. Con riferimento al valore trans. del v. variare: a. Il fatto di variare, di portare o di subire qualche cambiamento nell’aspetto, nell’ordine, nell’andamento...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...