modulo
mòdulo [Der. del lat. modulus, dim. di modus "misura"] [LSF] Termine, accompagnato da opportune qualificazioni, per indicare grandezze caratteristiche di certi fenomeni o di certi congegni: m. [...] a un omomorfismo di F su A. ◆ [ALG] Principio del m. massimo: detto anche teorema di Cauchy-Liouville, afferma che se una funzionef(z) analitica per ogni z è limitata, allora è necessariamente costante: v. funzioni di variabile complessa: II 778 ...
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molteplicita
molteplicità [Der. del lat. multiplicitas -atis, da multiplex (→ molteplice)] [ALG] M. d'intersezione: date due curve, definite una parametricamente, x₁=x₁(t), x₂=x₂(t), e l'altra dalla [...] , di ordine n, una sua radice a (reale o complessa) ha m. s (intero tra 1 e n) se f(x) è divisibile per (x-a)s ma non per (x-a)s+1; con lo stesso signif. si parla di m. degli zeri della f(x); il concetto si estende a funzioni di più di una variabile. ...
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svanimento
svanimento (di una funzione) in analisi, termine che indica l’annullamento delle derivate di una funzione da un certo ordine in poi. Più precisamente, se ƒ: (a, b) → R è una funzione differenziabile [...] ƒ (0)(x) = ƒ(x)). Pertanto il luogo degli zeri di ƒ coincide con l’insieme dei punti in cui ƒ si annulla con ordine almeno 0. Per esempio, l’ordine di annullamento della funzioneƒ estesa a funzioni di variabile complessa come anche a funzioni di due ...
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Rouche, teorema di
Rouché, teorema di in analisi complessa, traduce il fatto che perturbando di poco una funzione analitica ƒ(z) i suoi zeri si spostano, ma il loro numero non muta. Precisamente il teorema [...] g(z) ammettono lo stesso numero di zeri (contati con la loro molteplicità) in Ω.
Per esempio, siano ƒ(z) = zn e g(z) = a1zn−1 + a2zn−2 + ... + an e la funzioneƒ(z) ammetta uno zero n-uplo nell’origine. Scelto allora R = max|ak| + 1, si verifica che ...
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Cauchy-Riemann, condizioni di
Cauchy-Riemann, condizioni di dette anche condizioni di monogenia, sono condizioni necessarie e sufficienti affinché una funzione differenziabile di dominio R2 e codominio [...] C, u(x, y) + iv(x, y), R2 → C, pensata come funzioneƒ(z) della variabile complessa z = x + iy sia dotata di derivata complessa. Le due condizioni nel campo reale
equivalgono in C all’unica condizione ...
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derivata complessa
derivata complessa estensione del concetto di derivata a funzioni di variabile complessa, ƒ: C → C, definita analogamente al caso reale:
Una funzioneƒ che ammette derivata complessa [...] in un aperto Ω ⊆ C si dice analitica, o olomorfa, in Ω (→ funzione analitica). ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] politica, la sua ispirazione epica, a tratti così robusta, la sua funzione di educatore che ne fa l’ultimo, e il più grande, e ancora F. Camon e F. Tomizza. Siciliano, critico e drammaturgo oltre che narratore, scandaglia complesse verità interiori. ...
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Stati Uniti d’America Stato federale dell’America Settentrionale, il cui territorio è suddiviso tra 50 Stati membri e il Distretto di Colombia, nel quale sorge la capitale Washington. La continuità territoriale [...] compiute. Scavo interiore, complessa architettura dell’intreccio, affinamento della funzione del narratore, uso soprattutto in Inghilterra, con la scuola di Cambridge di I.A. Richards, F.R. Leavis e W. Emp;son, che la critica militante riesce a ...
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In senso generico, l’attività umana diretta alla produzione di beni e servizi, anche nelle sue forme più semplici e non organizzate. In senso specifico, ogni attività produttiva del settore secondario [...] sociale, già utopisticamente affrontati fin dal 19° sec. (R. Owen, F.-M.-C. Fourier, J.-B.-A. Goudin). Tra le prime lavoro ma avrebbe dovuto rappresentare il fulcro di una complessafunzione sociale, tanto da prevedere, oltre al nucleo produttivo ...
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Scienza che si propone lo studio dei farmaci e delle leggi secondo le quali si svolgono i fenomeni indotti da tali sostanze nell’organismo.
La f. e i suoi scopi terapeutici
Tra i compiti della f. rientrano: [...] le risposte farmacologiche in funzione di varianti genetiche il merito di aver per primo raccolto il complesso di nozioni esistenti a quell’epoca sui farmaci la ratania, la salsapariglia e altre droghe. F. Bonafede fonda a Padova nel 1445 il primo ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
complessita
complessità s. f. [der. di complesso1]. – 1. L’esser complesso (nelle varie accezioni dei sign. 1 e 2 di quest’agg.): c. di una questione, di un ragionamento, di una costruzione teorica; c. di un atto giuridico; esaminare una situazione...