Gli studiosi moderni, come già i retori e i grammatici del mondo classico e umanistico, hanno tentato di ordinare i testi raggruppandoli in classi omogenee. Ne sono emerse varie tipologie testuali, divergenti [...] è la sola praticabile; un pendìo piuttosto erto, ma uguale e continuato; a prati in alto; nelle falde a campi, sparsi qua e f) l’aspetto grafico del testo (Sabatini 19902: 637).
Questa categoria raccoglie tre classi che, benché svolgano funzioni ...
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Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] L'elemento nominale sá di sá-dug4 funziona dal punto di vista grammaticale come un bilingui risalgono alla metà del III millennio e continuarono a essere composti fino al I sec. a
Albright 1934: Albright, William F., The vocalization of the Egyptian ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] permettono di escludere che la funzione dell’avverbio sia quella di per i parlanti ci fosse mai dubbio sulla loro continuità. Una parola come homo, che sicuramente risuonava nell alla specifica voce ➔ anglicismi.
(f) Esotismi e orientalismi. Sotto ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] e cede parte delle sue funzioni alle lingue del parlato solo vivea in grande paura, sonando al continuo per la città tutte le campane delle nelle regioni. Lingua nazionale e identità regionali, a cura di F. Bruni, Torino, UTET, pp. 402-461.
Serianni, ...
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I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] «una voltetta»).
La funzione comunicativa è costantemente in sbatacchiali, ecc., e naturalmente le continue interiezioni: beh, oh, eh, Journal de voyage, édition presentée, établie et annotée par F. Garavini, Paris, Gallimard.
Pound, Ezra (1985), ...
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Il linguaggio dei segni
William C. Stokoe
Gli animali comunicano in molti modi assai complessi. Per esempio, i nostri parenti più vicini nel regno animale, gli scimpanzé, in alcuni momenti gesticolano [...] prima, il codice verbale funziona: cioè, il cervello che lo possiede funziona in virtù degli stessi pensava che il movimento manuale variasse continuamente, come l'altezza e l' Bibliografia
Armstrong 1995: Armstrong, David F. - Stokoe, William C. ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] si dice lui, e così via), che continua ad avere pessimi effetti sulla capacità di gestire nello scritto, dove svolgono anche funzioni testuali (D’Achille, Proietti in Gli italiani e la lingua, a cura di F. Lo Piparo & G. Ruffino, Palermo, ...
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Un enunciato contiene tipicamente (ma non necessariamente) informazioni di due tipi; una parte indica qualcosa che parlante e ascoltatore sapevano già: dà cioè un’informazione data; un’altra indica qualcosa [...] di me costituisce l’informazione nuova, che ha la funzione di motivare l’asserzione precedente:
(34) Stella testo vi è dunque una continua oscillazione tra le conoscenze già acquisite , pp. 1-18.
Prince, Ellen F. (1981), Toward a taxonomy of given ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] cani
c. un cane
d. dei cani
e. tutti i cani
f. alcuni cani
g. qualche cane
h. questo cane
i. quel cane deriva dalla mutata relazione tra le funzioni grammaticali degli argomenti del verbo e in altri termini, continua ad essere sintatticamente ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] prodotto in tutte le parole di tradizione ininterrotta che continuano una ŏ lat. (fuoco, ruota, ecc.), mentre finali, dotate di funzione morfemica), non era inchiostro, fabrum > padovano fàvaro «fabbro»;
(f) l’➔epitesi, con cui si indica l’ ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
f, F
(èffe) s. f. o m. – Sesta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva dal segno Ϝ (digamma) dell’alfabeto greco primitivo, segno ch’era usato per indicare la semivocale u̯, conservatasi fino ai tempi storici in varî dialetti;...