di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] l’obliquo di meta spaziale (obl_meta)
(f) l’obliquo di origine spaziale (obl_orig)
prima e seconda persona singolare, che continuano quelle accusative latine: lat. me I clitici gli e la svolgevano anche funzione di soggetto (gli è vero, la desidera ...
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Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] soluzione del Bembo ebbe una continuità ininterrotta.
Un contributo efficace a di cui, per frequentazione diretta delle funzioni religiose o per contatti con la , Francesco (1609), Il predicatore di F. Francesco Panig.la minore osseruante vescouo d ...
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Si definiscono frasi infinitive quelle frasi (sia principali che subordinate) in cui il predicato è costituito da un verbo all’infinito. La frase infinitiva può comparire in varie costruzioni, e cioè: [...] indicano che la produzione del settore tessile e abbigliamento è continuata a scendere, salvo alcune eccezioni (Notiziario mensile per l’ f) del § 2.2 (per es., è stato chiesto di fare qualcosa). Con il verbo dare, l’infinito può assumere la funzione ...
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CECI, Luigi
Tullio De Mauro
Nacque ad Alatri (Frosinone) il 27 febbr. 1859 da Vincenzo e Maria Minocci.
Restò sempre molto legato alla sua terra: diventato accademico famoso, ad Alatri acquistò e restaurò [...] in modo non impeccabile) è affidata a G. F. Gamurrini, mentre per l'interpretazione il ministro dell' un organismo nei suoi elementi, ricostruendone il funzionamento (p. 9). Anche altrove pare di e a lato dell'innovazione continua e costante vi è a ...
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L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] p. 34)
(12) la sua continua pretesa di ingerirsi nella mia vita era dopo l’infinito e ha solo funzione di soggetto (a differenza di quel , Dante (1965), Vita nuova. Rime, a cura di F. Chiappelli, Milano, Mursia
Alighieri, Dante (1988), La Divina ...
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Il saggio programmaticamente intitolato Dialettologia toscana (Giacomelli 1975) inaugura una serie di ricerche che applicano i metodi della dialettologia allo studio delle parlate in un territorio generalmente [...] sporadiche dei fonemi [c] e [ɟ], continuatori dei nessi latini cl e gl (clave & dei pronomi tonici interrogativi postverbali (per es., [ke fːa ˈtu] «che fai?»).
Nella morfologia verbale i fenomeni di giuntura e con funzione disambiguante (per es., un ...
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In italiano i nomi (chiamati anche, con termine tradizionale, sostantivi) sono una delle ➔ parti del discorso variabili (anche se esistono nomi invariabili) e, come accade in tutte le lingue, occupano, [...] suffissi: anti-furto, matt-oide;
(f) possono costituire il tema di un per contro, designano entità non discrete ma continue, che vanno prese come insiemi indistinti e scopo di avere un elemento che possa funzionare da tema (esempi tutti da Internet, ...
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La negazione di frase è una risorsa che segnala che la situazione descritta in una frase non sussiste: in altri termini, essa inverte il valore di verità di una frase dichiarativa. In italiano, dove essa [...] obbligatoria e non ha particolari funzioni pragmatiche.
Il ciclo può continuare con l’erosione della negazione Jespersen, Otto (1917), Negation in English and other languages, København, A.F. Host & Son (rist. in Id., Selected writings, London, ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] si sia buttata per terra, come continuò a fare in seguito, anche dopo attiva del verbo, la bugia compie la funzione di oggetto diretto mentre il soggetto resta a cura di L. Firpo, introduzione di F. Chabod, Torino, Einaudi.
Manzoni, Alessandro ...
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Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai [...] isolana, che si sarebbe originata fin dal XIII secolo e continuata poi in epoche successive: il siciliano scritto usato nel corso riaffermazione del volgare colto locale come lingua letteraria, funzione che il siciliano mantiene ancora, almeno nel ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
f, F
(èffe) s. f. o m. – Sesta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva dal segno Ϝ (digamma) dell’alfabeto greco primitivo, segno ch’era usato per indicare la semivocale u̯, conservatasi fino ai tempi storici in varî dialetti;...