L'Ottocento: matematica. Equazioni differenziali ordinarie
Jeremy Gray
Equazioni differenziali ordinarie
Variabili reali
Durante il XVIII sec. i matematici avevano risolto un numero crescente di equazioni [...] recentemente chiarito la distinzione tra le funzionidivariabilecomplessa che hanno poli e le funzioni che presentano ciò che egli chiamò punti singolari essenziali. Una funzionecomplessaf(z) ha un polo in z=z0 se 1/f(z0) è uguale a zero; essa ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Problemi di analisi complessa alla fine dell'Ottocento
Jeremy Gray
Problemi di analisi complessa alla fine dell'Ottocento
La teoria generale [...] Carl Neumann, usarono in modo sistematico il teorema integrale di Cauchy e trattarono automaticamente le funzioni come funzionidivariabilecomplessa. Anche lo stretto legame tra funzionicomplesse e armoniche contribuì a rendere naturale la teoria ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La matematica del Novecento è stata paragonata nel 1951 da Hermann Weyl al delta del [...] di frecce (morfismi) tra di essi f: A→B; intuitivamente, gli oggetti possono essere considerati insiemi dotati di qualche struttura e le frecce come funzionifunzionedivariabilecomplessa.
Godfrey Harold Hardy nel 1914 dimostra che la funzione ...
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CISOTTI, Umberto
Roberto Ferola
Nacque a Voghera (Pavia) il 26 febbr. 1882 da Prospero ed Anna Luigia Acquaroli, in una famiglia vicentina di antica nobiltà.
Il padre era ingegnere delle ferrovie. Tra [...] . 1-37) per affrontare in tutta la sua generalità, con l'ausilio delle funzionidivariabilecomplessa, il problema del moto piano con scia di un profilo rigido di forma qualsiasi. Nel primo di essi (Vene fluenti,ibid., XXV [1908], pp. 145-179), il C ...
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DINI, Ulisse
Marta Menghini
Nacque a Pisa il 14 ott. 1845 da Pietro e da Teresa Marchioneschi. Alunno della Scuola normale superiore, fu allievo all'università pisana di E. Betti e O. F. Mossotti, e [...] condizioni del tutto generali.
Altre memorie del D. riguardano la geometria infinitesimale, la teoria delle funzionidivariabilecomplessa, le applicazioni della teoria dei residui, gli studi sulle equazioni differenziali lineari, esposte dai 1898 ...
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CASORATI, Felice
Eugenio Togliatti
Nacque a Pavia il 17 dic. 1835 da Francesco, un medico che fu aggregato alla facoltà medicochirurgica dell'università di Pavia e ripetitore di fisiologia e materia [...] del 1887 sull'attività scientifica e didattica di Antonio Bordodi (omaggio a F. Brioschi nel XXV anniversario del Politecnico dì Milano); e Teorica delle funzionidivariabilecomplessa, Pavia 1868.
Fonti e Bibl.: Necr. di E. D'Ovidio, in Atti d. Acc ...
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Laplace, trasformazione di
Laplace, trasformazione di utile strumento per lo studio di equazioni differenziali lineari, sia ordinarie che alle derivate parziali, perché permette di trasformare problemi [...] e sia s una variabilecomplessa. Se per qualche valore di s l’integrale
converge, esso risulta una funzioneF(s) che si chiama trasformata (unilatera) di Laplace diƒ(t). Tale funzione si designa spesso col simbolo F(s) = ℒ(ƒ(t), s) o semplicemente ...
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Gauss Karl Friedrich
Gauss 〈gàus〉 Karl Friedrich [STF] (Brunswick 1777 - Gottinga 1855) Prof. di astronomia nell'univ. di Gottinga e direttore del locale Osservatorio astronomico (1807). ◆ [ALG] Applicazione [...] : II 385 d. ◆ [RGR] Teorema di G. gravitazionale: v. gravitazione: III 98 f. ◆ [ANM] Teorema di G.-Green: v. variazioni, calcolo delle: VI 462 b. ◆ [ANM] Teorema di moltiplicazione di G.-Legendre: v. funzionidivariabilecomplessa: II 781 a. ◆ [ALG ...
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derivata
derivata concetto fondamentale dellʼanalisi infinitesimale, che trova numerosissime applicazioni anche in tutte le scienze sperimentali. La derivata è una funzione dedotta (o derivata) in modo [...] sostantivo derivata lʼaggettivo ordinaria.
Lʼestensione a funzioni a variabilicomplesse è possibile e porta a introdurre il concetto di → derivata complessa e quello di → funzione analitica. La nozione di derivata si estende poi, più in generale, al ...
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zero
zèro [Der. del lat. mediev. zephyrum, adatt. (Leonardo Fibonacci nel Liber abbaci, 1202) del-l'arabo sifr "nulla", calco del sanscrito sunyá "vuoto"] [ALG] Numero cardinale che indica la mancanza [...] da una velocità nulla: v. zero assoluto. ◆ [ANM] Z. di una funzione: valore in cui la funzione s'annulla; in partic., v. funzionidivariabilecomplessa: II 777 f. ◆ [ANM] Z. di un polinomio: valore in cui il polinomio s'annulla. ◆ [ELT ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...