Scultore (n. in Puglia, e non, come si è congetturato, a Pulìa presso Lucca, verso il 1210 o, più verisimilmente, nel 1220 - m. tra 1278 e 1287). N. ha lasciato la sua inconfondibile impronta in opere [...] si accentuano nel pergamo di Siena, di struttura più complessa di quello pisano, ottagonale anziché esagonale, e più movimentata, per l'insistenza sulle singole figure usate con funzione architettonica, per l'introduzione di nuovi elementi gotici, ...
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Attrezzo costituito da un mazzetto di peli naturali (animali o vegetali) o artificiali, fissato all’estremità di un’asticciola o di un manico di legno; è adoperato per stendere il colore sull’oggetto che [...] verso l’acqua, perpendicolarmente o inclinato, contro o secondo corrente. L’azione dei p. è complessa: anzitutto essi funzionano come repellenti, allontanando la corrente dalla sponda che si vuole difendere; inoltre provocano il rialzamento della ...
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Arte
Pala d’altare (dipinta, talora anche scolpita) costituita da vari elementi (scomparti) uniti fra loro, talvolta anche con cerniere, in modo che possano essere chiusi come sportelli. P. a due o tre [...] registro, dei più antichi p. diviene nel tempo più complesso, su vari registri, con cornici, cimase, colonnine ecc., che costituisce la base inferiore di un p. nata con funzione strutturale, è dipinta, spesso suddivisa in pannelli, con scene ...
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Arte
Impronta di una scultura o iscrizione o moneta, ricavata in cera, argilla, gesso per trarre copie dell’oggetto originale.
L’uso di fare c. di statue è attribuito nell’antichità allo scultore Lisistrato [...] dei c. non si perdette del tutto, divenendo poi più ampia e complessa (C. Cennini descrive come trarre c. dal vivo dell’intero corpo di congiunzione introducente un’oggettiva sul modello della duplicità di funzioni del gr. ὅτι.
Le fonti dei c. nelle ...
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(IV, p. 631; App. I, p. 163)
L'arte e le tecniche artistiche dal dopoguerra a oggi. − La storia dell'a. e dei suoi procedimenti ideativi e tecnici nella seconda metà del Novecento, cioè dopo la terribile [...] . II, i, p. 730) si è verificato un ampio ripensamento sulla funzione della storiografia e critica d'a. e in ultima analisi sulla sua stessa come elaborazione di giudizio è sempre in stretto e complesso collegamento con quella di storia dell'a. e con ...
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Parte introduttiva
di Cesare Emanuel
Sono definite città gli insediamenti che, generati da un processo di concentrazione geografica della popolazione, degli impianti produttivi e dei servizi, si differenziano, [...] indicatori diversi da quello demografico e delle densità (per es., le funzioni che vi si svolgono, o i gruppi sociali che vi sono In questo caso l'organizzazione delle attività diventa più complessa, per il formarsi, entro le corone esterne al ...
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MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] facili i passaggi da N. a S. La funzione essenzialmente commerciale di Milano - lo sviluppo delle 450 nel 1922, è salita nel 1934 a 785 km., mentre la superficie complessiva delle vie, piazze, giardini, ecc., era salita alla stessa data a mq. ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] serve in genere che al suo scopo" ma "questo modo di manifestare la chiarezza... delle funzioni non ha nulla a che vedere con un'architettura di complessità e di contraddizioni, che cerchi di integrare (sia... sia) piuttosto che escludere (aut... aut ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] la composizione del massimo organo nel terzo decennio del sec. XIII diventò sempre più complessa e per il numero dei membri e per la qualità di questi e per le funzioni esercitate. In seguito all'aggregazione in unico corpo di consigli distinti, che ...
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LAZIO
Piergiorgio Landini
Alessandra Manfredini
Fausto Zevi
Anna Lo Bianco
Daniela Di Cioccio
(XX, p. 681; App. II, II, p. 170; III, I, p. 971; IV, II, p. 317)
Popolazione e struttura insediativa. [...] rustica di S. Palomba (km 23.400 dell'Ardeatina) con complessi e vasti impianti agricoli (vasche, cisterne, dolia) e materiali di in reticolato, con rifacimenti in opera listata, mostrano un funzionamento senza cesure tra Augusto e il 5° secolo d.C ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
complessita
complessità s. f. [der. di complesso1]. – 1. L’esser complesso (nelle varie accezioni dei sign. 1 e 2 di quest’agg.): c. di una questione, di un ragionamento, di una costruzione teorica; c. di un atto giuridico; esaminare una situazione...