Solido geometrico limitato da un numero finito di poligoni disposti in modo tale che ciascun lato sia comune a due e a due soli poligoni (come, per es., nel cubo, nelle piramidi, nei prismi): facce del [...] due facce contigue e inoltre la superficie S e il volume V in funzione dello spigolo a del p.; sorprendente è il fatto che il volume dell una variabile complessa z′ = (αz+β)/(γz+δ) (con z, z′ variabili complesse, α, β, γ, δ costanti complesse e αδ−βγ ...
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Anatomia
Parte assottigliata del corpo dei Vertebrati opposta al capo, costituita da un asse scheletrico (regione caudale della colonna vertebrale), da muscoli e da tegumento, e nella quale non si prolunga [...] successivamente si atrofizza e scompare.
Lo sviluppo e la funzione della c. variano notevolemente, non solo da classe in cui il servizio resta inutilizzato è 1−ρ. Assai più complessa è la risoluzione del problema nel caso in cui le distribuzioni delle ...
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Botanica
L’asse secondario di un tallo o di uno dei 3 costituenti del cormo (radice, fusto, foglia), con stesso valore morfologico dell’asse primario. Negli alberi si distinguono i r. primari (o maestri), [...] cuspide nell’origine P0: in un intorno di P0 è formata dall’unico r. cuspidale di equazioni x=t2, y=t3. R. di una funzione olomorfa ω=f(z) di una variabile complessa z, nell’intorno dei valori ω0, z0, essendo ω0=f(z0), è l’insieme dei valori della ...
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Economia
Nella contabilità di Stato, r. di bilancio attivi o passivi, rispettivamente le entrate accertate ma non incassate e le spese impegnate ma non pagate entro l’anno finanziario relativo.
Nel sistema [...] iniziale z0, ed è nullo se z0 è un punto regolare. L’introduzione dei r. integrali, di grande importanza nella teoria delle funzioni di variabile complessa, è dovuta ad A. Cauchy (1820). Teorema dei r. Sia Ω un aperto semplicemente connesso del piano ...
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molteplicità In matematica, m. d’intersezione di più varietà algebriche in un punto comune è il numero intero positivo che si associa a ogni punto comune a due o più varietà algebriche e che denota (in [...] f(x)=0 di ordine n, e una sua radice α reale o complessa, si dice che α è radice s-pla, o di m. s s+1. Con lo stesso significato si parla anche di m. degli zeri della funzione f(x). Per riconoscere la m. di una radice vale il seguente teorema: se ...
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Geografia
Linea che rappresenta una direzione predominante.
D. montuosa La direzione media generale di una catena o di un gruppo di catene montuose; se ne distinguono due tipi: asse geografico o crinale [...] la quale può essere condotto uno sforzo unitario da una grande unità complessa a livello di corpo d’armata.
Tecnica
Nelle turbine idrauliche o a vapore, paletta fissa avente la funzione di orientare il flusso del fluido in modo da renderlo tangente ...
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In matematica, le sostituzioni lineari su una variabile complessa z=x+iy espresse dalla formula z′=(αz+β)/(γz+δ), ove α, β, γ, δ sono numeri interi ed è αδ−βγ=1; si tratta perciò di particolari affinità [...] R: per questo motivo R si dice campo fondamentale del gruppo modulare.
Si chiama poi funzione modulare ogni funzione analitica di una variabile complessa z che rimane inalterata quando sulla z si effettui una qualunque sostituzione m.; di conseguenza ...
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Fisica
In fisica nucleare e subnucleare, il rapporto di d. (ingl. branching ratio), in un decadimento radioattivo di un nucleo o nel decadimento di una particella subnucleare che possa avvenire secondo [...] Matematica
Punto di d. Punto del piano della variabile complessa z nel quale coincidono due delle determinazioni (valori, rami) di una funzione (a due o più valori) della variabile complessa. Per es.,
è una funzione a due valori della z: per z=0 i ...
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Geometria
Ryoichi Kobayashi e Luigi Ambrosio
Giovanni Bellettini
(XVI, p. 623; App. III, i, p. 724; IV, ii, p. 39; V, ii, p. 391)
Numerose voci dell'Enciclopedia Italiana trattano i vari oggetti e [...] riguardano la trasfigurazione della curvatura. Si possono citare due esempi classici relativi all'analogia tra teoria delle funzionicomplesse e teoria dei numeri. Sebbene questi settori della matematica non possano dirsi parti della g. in senso ...
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STATISTICA
Pietro Muliere
Ester Capuzzo
(XXXII, p. 506; App. I, p. 1018; IV, III, p. 447)
''Statistica'' è un termine con un significato amplissimo sia per la varietà delle applicazioni sia per le [...] di ripartizione con supporto dato o più in generale, quello di tutte le funzioni di ripartizione. È proprio connessa a questa particolare natura dello spazio dei parametri la complessità accennata. È di J.E. Rolph (1968) il primo tentativo diretto di ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
complessita
complessità s. f. [der. di complesso1]. – 1. L’esser complesso (nelle varie accezioni dei sign. 1 e 2 di quest’agg.): c. di una questione, di un ragionamento, di una costruzione teorica; c. di un atto giuridico; esaminare una situazione...