FILANGIERI, Serafino (al secolo Riccardo)
Elvira Chiosi
Nacque a Lapio (od. provincia di Avellino) il 24 apr. 1713, da Giovanni, principe di Arianiello del sedile di Nilo, e da Anna De Ponte, dama del [...] residenza. Ma per lui già si profilava la possibilità di un immediato trasferimento dopo che il Cusano, invitato a rientrare in sempre riconoscendo al cristianesimo la funzionedi base indispensabile per la costruzione di una civiltà. Non a caso ...
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STRINGHER, Bonaldo
Luciano Segreto
– Nacque il 18 dicembre 1854 a Udine, ancora austro-ungarica, dove il nonno, Giovanni Battista, si era trasferito attorno al 1840 da Conegliano Veneto, svolgendovi [...] sezione. Arrivò così il suo trasferimento al ministero delle Finanze, dato che al ministero di Agricoltura Industria e Commercio non ) non lontano da Udine, a Martignacco, destinata alla funzionedi buen retiro estivo per tutta la famiglia e per i ...
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DELLA TORRE, Francesco
Gino Benzoni
Nacque nel 1519 da Giovanni Febo detto il Giovane (1462-1547) - a sua volta figlio di quel Febo il Giovane più volte capitano di Gorizia al quale il conte di questa, [...] patavini consultati a proposito dell'acutissima frizione tra Casale e il duca di Mantova Guglielmo Gonzaga (in questa il Collegio dei giuristi di Padova pare avere una funzionedi valutazione e giudizio; tant'è che, il 3 ag. 1565, aveva citato ...
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PINELLI, Gian Vincenzo
Marco Callegari
PINELLI, Gian Vincenzo. – Nacque a Napoli nel 1535, figlio di Cosmo e di Clementina Ravascheria. Il padre, genovese di origine, si era trasferito a Napoli per [...] l’ebraico, il francese e lo spagnolo), chiese di potersi trasferire a Padova per studiare diritto alla celebre università. Dopo riuscì a garantire per anni l’effettivo funzionamentodi una sorta di circolo culturale non formalizzato, che poté operare ...
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COSTA, Luigi Maria Pantaleone (Leone), marchese di Saint-Genis di Beauregard
Paul Guichonnet
Primogenito dei sei figli del marchese Vittorio Enrico Maurizio Giuseppe e di Elisabetta de Quinson, nacque [...] la quale appartiene a questi istituti l'esercizio di una funzionedi controllo per limitare le crescenti usurpazioni degli organi creazione di una cattedra di letteratura francese all'università di Torino (aprile 1857) e s'oppose al trasferimento dell ...
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VISCONTI VENOSTA, Emilio e Giovanni
Umberto Levra
VISCONTI VENOSTA, Emilio e Giovanni (Gino). – Nacquero a Milano rispettivamente il 22 gennaio 1829 e il 4 settembre 1831, secondogenito e terzogenito [...] la funzionedi regio commissario per la Lombardia presso i Cacciatori delle Alpi, cioè di controllore politico e di organizzatore ripercussioni che esso avrebbe avuto a Torino per il trasferimento della capitale a Firenze, al punto che il governo ...
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TOAFF, Elio (Elihú) Refaèl
Sergio Della Pergola
– Nacque a Livorno il 30 aprile 1915, da Alfredo Sabato, rabbino livornese, e da Alice Jarach, di Casale Monferrato.
Aveva due fratelli e una sorella, [...] Nel 1939 anche Elio espresse al padre l’intenzione ditrasferirsi; ma questi lo convinse a rimanere in Italia, ’8 ottobre 2001 Toaff, di fronte a una folla commossa, annunciò il proprio ritiro dalla funzionedi rabbino capo di Roma, che aveva svolto ...
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CHIARENTI
Michele Luzzati
Famiglia di mercanti e banchieri pistoiesi originaria di Montemagno e inurbatasi all'inizio del secolo XIII. I C. incominciarono la loro attività come cambiatori, dapprima [...] avviso, non nel senso che gli scolari abbiano avuto una sorta difunzionedi "corrieri" per gli Ammannati, i C. e le altre di Treviri, Colonia, Brema e Magdeburgo; essi lucrarono sui cambi a Roma in occasione dell'anno santo 1300; trasferirono, ...
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METODIO, santo
Maria Stelladoro
METODIO, santo. – Nacque nel 789-790 da nobile e ricca famiglia a Siracusa, dove ricevette un’accurata formazione culturale. Nell’810 si recò a Costantinopoli per proseguire [...] funzionedi legato pontificio nell’821 sotto il successore di Leone V l’Armeno; la lettera invitava a seguire la dottrina del concilio di Nicea spoglie di Teodoro Studita e di Giuseppe, suo fratello; ordinò il trasferimentodi Teofilatto di Nicomedia ...
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FONZIO, Bartolomeo
Gigliola Fragnito
Figlio di Filippo, nacque a Venezia intorno al 1502. A nove anni entrò tra i minori conventuali, ottenendovi una solida formazione teologica e una compiuta educazione [...] e fermatovisi due anni presso il padre, si sarebbe poi trasferito a Modena. Qui giunse effettivamente tra il 1543 e il 1544 di Cittadella a svolgere per tre anni, con uno stipendio di 75 ducati annui e l'uso di un alloggio, la funzionedi maestro ...
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trasferimento
trasferiménto s. m. [der. di trasferire]. – L’azione e l’operazione di trasferire, il fatto di venire trasferito. In partic.: 1. Cambiamento di sede, passaggio da una ad altra sede: t. della famiglia da Roma a Milano; il t. della...
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...