Botanica
Complesso dei fiori periferici, ligulati nel capolino (detto raggiante) delle Asteracee a corolle dimorfe come le margherite.
Nelle infiorescenze a ombrella composta (per es., Apiacee), sono detti [...] nudo nella sezione trasversale di un fusto. La funzione dei r. midollari è quella di conduzione radiale qualsiasi si produca intorno a un punto, il r. è la massima distanza alla quale il campo risulta ancora sensibile (e quindi si parla di forze ...
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Biologia
C. del plasma germinale
Teoria biologica di M. Nussbaum e A. Weismann, secondo la quale il ‘plasma germinale’, portatore dei caratteri ereditari, contenuto nelle cellule germinali o gameti, non [...] che non appena due punti P1, P2 del campo di definizione abbiano distanza minore di δ, risulti |f(P1) −f(P2)|⟨ ε. Vale il teorema di Heine: una funzione continua in un insieme chiuso e limitato è ivi uniformemente continua.
Applicazione continua ...
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Matematica
Nella geometria elementare si chiama c. (circolare) indefinito la superficie che si ottiene conducendo per i singoli punti di una data circonferenza di raggio r (direttrice) le perpendicolari [...] ) la retta (generatrice) a essa parallela a distanza r. Con lo stesso nome di c. si essendo x−az=y−bz=0 le equazioni di una retta parallela alle generatrici, e f una funzione (in particolare un polinomio, per i c. algebrici) dei due argomenti x−az e y ...
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In matematica, si chiamano metodi, o procedimenti di a. o, semplicemente, a., procedure alle quali si ricorre per rappresentare enti matematici (numeri, misure, funzioni ecc.) in modo non esatto, ma sufficientemente [...] che y approssima x a meno di ε, se d(x, y)〈ε, dove d(x, y) indica la distanza di x da y. Se y e z approssimano x e d(x, y)〈d(x, z) diremo che y avere valori approssimati di polinomi e di altre funzioni; si possono usare procedimenti grafici e numerici ...
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sistema Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur essendo costituito da diversi elementi reciprocamente interconnessi e interagenti tra loro e con l’ambiente esterno, reagisce o evolve [...] è senz’altro positivo, f e f′, cioè la prima e la seconda distanza focale del s., hanno lo stesso segno, e dunque, come già detto, classi: s. lineari, in cui le gi e le fi sono funzioni lineari delle xj; s. non lineari. Nel primo caso è sempre ...
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In arte e architettura, persona od oggetto che l’artista ritrae o riproduce, oppure esemplare preparatorio dell’opera finale. Nel linguaggio scientifico, costruzione schematica, puramente ipotetica o realizzata [...] (o universo) U(α) e in una determinata applicazione dei predicati e delle funzioni di L. La struttura U(α) è formata: 1) da un insieme non di coordinare forma, orientamento, dimensioni e reciproca distanza dei vari edifici per conseguire le migliori ...
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Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] di inclusione usati nella moderna istologia. Egli studiò anche la funzione visiva in quasi tutti i suoi aspetti fondamentali: la visione luminosa e di gradazione dei toni in rapporto alla distanza.
L. non si occupò in modo particolare di astronomia ...
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complessità Caratteristica di un sistema (perciò detto complesso), concepito come un aggregato organico e strutturato di parti tra loro interagenti, in base alla quale il comportamento globale del sistema [...] essere descritta (oltre che con i diagrammi delle componenti di x in funzione del tempo) nel quadro di fase, il piano di coordinate y punti molto vicini (per es., tali che la loro distanza sia inferiore all’inevitabile errore di misura) continuano a ...
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Genericamente, la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta di ciò che la circonda, o perché si consideri come primo elemento di formazione intorno a cui altri elementi si siano raccolti [...] di MeV) contro n., simili a quelle usate per lo studio della struttura dei nucleoni. In fig. 4 è dato l’andamento in funzione di r (distanza dal centro del n.) del rapporto ρp/ρ0, ricavato dalla:
formula [3]
dove ρp è la densità dei protoni e a0=t ...
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Biologia
C. morfogenetico Area dell’embrione, o del primordio di un germoglio, dotata della capacità di dare origine a un determinato organo; per es., i c. morfogenetici dell’arto posteriore danno origine [...] di P con un punto fisso C detto centro del c. o della forza; b) il modulo del vettore è funzione soltanto della posizione di P, per es., tramite la distanza r di P da C. In questo caso la forza può essere espressa nella forma F=f(r)u, dove per ...
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distanza
s. f. [dal lat. distantia, der. di distare «distare»]. – 1. La lunghezza del tratto di linea retta (nell’ordinario spazio euclideo, altrimenti del tratto di geodetica) che congiunge due punti (e che s’identifica col concetto del minimo...
infinito
agg. e s. m. [dal lat. infinitus, comp. di in-2 e finitus, part. pass. di finire «limitare»]. – 1. agg. a. Che non ha principio né fine; che non ha limiti: il tempo i.; lo spazio i.; la misericordia di Dio è i.; i. silenzio (Leopardi)....