Società postindustriale
Alain Touraine
Introduzione
Il concetto di società postindustriale appare al termine del periodo di ricostruzione e di crescita economica nazionale del dopoguerra, allorché entrarono [...] tecnici e personalizzazione dello scambio; piùin generale queste organizzazioni funzionano bene solo quando fanno comunicare tanto un'evoluzione negativa di determinate variabili quanto la possibilità di incidenti, i più gravi dei quali hanno scarse ...
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Conflitto sociale
Charles Tilly
Introduzione
Vi è conflitto sociale quando una persona o un gruppo avanza pretese di segno negativo nei confronti di altre persone o gruppi, pretese che, qualora venissero [...] funzione della misura in cui la mobilitazione sociale supera l'istituzionalizzazione della società e soprattutto del governo: più ampio è il divario, più patologia sociale, o le altre variabili introdotte dalle argomentazioni della metateoria della ...
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Emozioni e sentimenti
Nico H. Frjida
Introduzione storica
L'analisi psicologica dell'emozione trova le sue radici nella discussione filosofica che si svolse inizialmente nel contesto della retorica [...] dell'emozione. La funzione adattativa diretta e la capacità di influenzare gli altri, appena descritta, non si conciliano con questa ipotesi. Comunque la comunicazione delle emozioni gioca senz'altro un ruolo importante in quei movimenti, più o meno ...
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Criminalità organizzata
Pino Arlacchi
Introduzione
Molti studiosi oggi concordano nel definire la criminalità organizzata come un insieme stabile di imprese insediate nei maggiori mercati illeciti come [...] potere del capo dipendeva anche dalla sua capacità di crearsi un seguito più o meno permanente di persone a lui legate da una gamma ma anche dalla loro possibilità di funzionarein presenza di una forte variabilità della natura degli scambi.
I ...
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Islamismo
Mohammed Arkoun
sommario: 1. L'Islam nella storia dei nostri giorni. 2. Islam, politica e società. a) La questione dello Stato e l'edificazione nazionale. b) L'economia e la società. c) La [...] sforzi spesso meritori e successi variabili secondo i paesi, le congiunture in tutti i regimi instaurati dagli anni cinquanta in poi, l'islamismo è stato utilizzato dal potere politico più di quanto non lo abbia ispirato.
La funzione dell'islamismo in ...
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Nascite, controllo delle
Silvana Salvini
Introduzione: concetti, definizioni, modelli esplicativi
Nelle tendenze della fecondità europea a partire dalla seconda metà dell'Ottocento si possono individuare [...] fu solo dall'1 al 28%. Negli anni trenta i metodi più popolari in Gran Bretagna erano, nell'ordine, il coito interrotto, il profilattico che esiste una notevolissima variabilità fra le regioni e tra i gruppi sociali, sia infunzione di fattori di tipo ...
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Riti
Gilbert Lewis
1. Definizioni del concetto
Il termine 'rito' è usato spesso per designare le procedure formali, gli atti di osservanza religiosa e le cerimonie di un culto, ma in un'accezione più [...] sul significato simbolico, sulle funzioni e sugli effetti dei riti vennero messe sempre piùin discussione.
Se i comportamenti i secondi sono un prodotto della cultura e altamente variabili, e non già una caratteristica universale della specie.
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La scienza presso le civilta precolombiane. La metallurgia andina
Heather Lechtman
La metallurgia andina
L'area metallurgica centroandina comprende i moderni Ecuador, Perù e le zone settentrionali della [...] oggetti di composizione assai variabile. Spesso in queste leghe andine si simboliche tanto quanto la forma, se non di più. Dal tempo dei primissimi usi del metallo si solidifica all'interno è infunzione innanzitutto dell'adeguata progettazione dello ...
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Giovani
Alessandro Cavalli
Il concetto di gioventù
Sia nel linguaggio comune sia nel lessico delle scienze sociali regna una certa confusione in merito al contenuto al quale si fa riferimento quando [...] rispetto alla cultura adulta; più spesso esprime non tanto il conflitto quanto lo 'scarto' generazionale che si produce inevitabilmente in società soggette a rapidi processi di mutamento. La sua funzione consiste infatti nel creare identità ...
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Fiducia
Antonio Mutti
Premessa
La nozione di fiducia occupa un posto tutt'altro che secondario nel pensiero politico e sociale occidentale. Le teorie contrattualistiche del XVII e XVIII secolo considerano [...] Qui possiamo solo tentare di elencare le variabili che ci sembrano più significative.Anzitutto, è evidente che l'esistenza alternative, che colloca l'aspettativa rispetto al buon funzionamento del sistema in un campo nel quale l'attore si vede privo ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...