L'Eta dei Lumi. Introduzione. L'Eta dei Lumi: tempi, luoghi e modi
John L. Heilbron
Introduzione. L'Età dei Lumi: tempi, luoghi e modi
La divisione del tempo in secoli e della conoscenza naturale in [...] fondamentali. Locke aveva mostrato che la mente è in grado di funzionare anche con meno, cioè a partire da niente. Nihil in clero, diffuso capillarmente in una popolazione piccola e omogenea, teneva un registro piuttosto accurato delle nascite e ...
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La rottura liberale: i cattolico-liberali nell'Italia del Risorgimento
Francesco Traniello
Non un movimento, ma una costellazione
Sebbene l’attribuzione della qualifica di ‘liberale’ a personalità e [...] esprimevano, in origine, un senso di appartenenza a un’area omogenea e ancor meno a un unico movimento, per quanto, in dei vescovi nei loro Stati come pure l’attribuzione di funzioni pubbliche a esponenti del clero – celava tuttavia elementi critici ...
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Costantino e il Sol Invictus
Johannes Wienand
La rappresentazione monarchica del primo imperatore cristiano è intimamente legata alla divinità solare pagana del Sol Invictus e, nel contempo, il commiato [...] differenziazione, identificando il Logos, seconda realtà divina, con la funzione di mediatore della luce fra Dio e cosmo. Il Logos servivano a Costantino meno a trasmettere un’immagine omogenea e coerente delle sue personali preferenze e inclinazioni ...
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Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] nel Mezzogiorno sostanzialmente omogenea a quella condotta altrove, e sostanzialmente omogenee appaiono pure l di C. Gallini, Napoli 1997, pp. 321-335; Id., “La funzione storica del magismo”: problemi e orizzonti del primo De Martino, «Rivista storica ...
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Scienza greco-romana. Istituzioni e forme dell'attivita scientifica in eta ellenistica e romana
Giuseppe Cambiano
Istituzioni e forme dell'attività scientifica in età ellenistica e romana
Istituzioni [...] unificato, né al costituirsi di una comunità sufficientemente omogenea per imporlo: ancora tra la fine del I Rodi di un tecnico, il quale, grazie all'ostensione del funzionamento di una macchina bellica da lui predisposta, soppiantò l'architetto che ...
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Socialismo
Maurizio Degl'Innocenti
Il termine e il problema delle origini
Anche se sarebbe più corretto parlare di 'socialismi' (più che di 'socialismo') per la varietà e l'evoluzione, nel XIX e nel [...] " poi precisata dopo la Comune. Ai comunisti assegnò la funzione di 'avanguardia' dei partiti operai nella lotta contro la e significativo, tanto più perché destinato a diventare più omogeneo, più diffuso, più acculturato e più consapevole.
Era ...
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CITTÀ-STATO
Mario Vegetti e Renato Bordone
Polis
di Mario Vegetti
La πόλιϚ antica
La tradizionale espressione 'città-Stato' appare da un lato adeguata a descrivere la πόλιϚ greca del periodo classico, [...] politica tutti i cittadini sono in linea di principio omogenei, se non uguali; essi condividono il diritto alla gestione Fasoli), Bologna 1981, pp. 225-258.
Ottokar, N., La funzione del comune e il significato della carta comunale nella storia delle ...
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Genere storico
La storiografia di Eusebio di Cesarea
Emanuela Prinzivalli
L’età costantiniana fu passaggio fondamentale per la creazione e la diffusione di una storiografia prodotta dai cristiani, a [...] A un fine difensivo si possono infatti ricondurre le diverse funzioni delle citazioni nella h.e., a partire da Flavio Giuseppe è riuscito a dare all’opera un impianto ideologico omogeneo. Il libro decimo porta a compimento l’impostazione enunciata ...
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Rivoluzione
Jack A. Goldstone
di Jack A. Goldstone e Massimo L. Salvadori
RIVOLUZIONERivoluzione
di Jack A. Gladstone
Teorie della rivoluzione
I modelli masse/élites e i modelli del conflitto di [...] di potere. Le 'masse' stesse non costituiscono una categoria omogenea, ma si differenziano in gruppi rurali e urbani, coorti d 'esecuzione delle sue disposizioni. Tuttavia uno Stato non può funzionare quando è in bancarotta, né per quanto ricco può ...
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La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] ’amalgama tra nobiltà e borghesia in una omogenea classe dirigente di formazione postrivoluzionaria trovò sì dinastico nei confronti della Toscana e di Modena. In funzione subordinata a Vienna, venivano poi premiati, con allargamenti territoriali ...
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omogeneo
omogèneo agg. [dal lat. scolastico homogeneus, der. del gr. ὁμογενής «della stessa stirpe o specie», comp. di ὁμο- «omo-» e del tema γεν- «generare»]. – 1. a. Della stessa specie, della stessa natura, dello stesso carattere, detto...
sostanza
(ant. sustanza e sustànzia) s. f. [dal lat. substantia «essenza, realtà; mezzi di sussistenza», der. di substare «stare sotto», sul modello del gr. ὑπόστασις]. – 1. a. Termine che, fin dalle origini del pensiero filosofico, designa...