Giovani
Alessandro Cavalli
Il concetto di gioventù
Sia nel linguaggio comune sia nel lessico delle scienze sociali regna una certa confusione in merito al contenuto al quale si fa riferimento quando [...] grado di svolgere le funzioni riproduttive, ecc.). In quindi i confini dell'età giovanile risultano variabili.Come ha acutamente notato M. Mead illegittime' è aumentato dal 2 al 6%, resta a livelli molto più bassi dei paesi del Nordeuropa (v. fig. ...
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Ecologia
Raimondo Strassoldo
Introduzione
L'ecologia è una scienza naturale, derivata dalla biogeografia e più precisamente dalla geografia delle piante, che studia le relazioni tra gli organismi viventi [...] e ampliate, rimane a tutt'oggi uno dei testi introduttivi più diffusi.
Da questo 'analisi propriamente sociologica (delle funzioni, dei processi e delle strutture volta in volta essere considerata variabile dipendente o indipendente nelle analisi ...
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Infanzia
Giulio Seganti
Adriana Guareschi Cazzullo
Franco Cambi
L'infanzia (dal latino infantia, da infans, composto di in-, negativo, e participio presente del verbo fari, "parlare", letteralmente [...] la valutazione delle esperienze a sua disposizione. In effetti, laddove le variabili familiari e culturali hanno , ha potuto documentare che le funzioni corticali superiori, vale a dire le capacità più evolute proprie del soggetto adulto, sono ...
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Devianza
Stanley Cohen
Introduzione: il problema della definizione
A differenza di molti concetti della sociologia ('status', 'società', 'classe sociale') e delle scienze sociali in genere ('povertà', [...] cui 'necessita'. Più precisamente e più proficuamente tutte queste funzioni dovrebbero essere considerate funzioni non della devianza che inerente a qualsiasi comportamento.
La tesi principale dei nuovi teorici era che la variabile cruciale nello ...
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Etnometodologia
Pier Paolo Giglioli
Definizione del termine
Il termine 'etnometodologia' è stato coniato da un sociologo americano, Harold Garfinkel, per designare una teoria dell'azione sociale ispirata [...] realtà è attivamente strutturato dalle funzioni intenzionali e dal lavoro costitutivo suo oggetto. A prima vista niente appare più fattuale, determinato o interazione sembra maggiormente influenzato da variabili storico-culturali.(V. anche Sociologia ...
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Fiducia
Antonio Mutti
Premessa
La nozione di fiducia occupa un posto tutt'altro che secondario nel pensiero politico e sociale occidentale. Le teorie contrattualistiche del XVII e XVIII secolo considerano [...] specifiche variabilipiù elastico, dinamico e allargato l'intero processo di scambio. La sfiducia e il sospetto alimentano invece processi opposti, dando vita a una spirale socialmente 'viziosa'.
La fiducia svolge, dunque, una fondamentale funzione ...
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Memoria
Alessandro Cavalli
La nozione di memoria
In termini molto generali, la memoria può essere intesa come la capacità di un sistema qualsiasi (un robot, un organismo, un individuo, un gruppo, un'istituzione, [...] più recenti di Baddeley (v., 1986) il concetto di memoria a breve termine è stato sostituito con il concetto più complesso di memoria di lavoro. Questa funziona ambiti della vita sociale mantengono gradi variabili di reciproca autonomia, anche il ...
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Società di massa
Luciano Pellicani
Massa, uomo-massa, società di massa
Le ricerche sui gruppi i cui membri agiscono in modo simile pur non essendo i gruppi medesimi strutturati hanno fatto emergere [...] esso sta a indicare tutti coloro che non svolgono funzioni direttive variabili, Kornhauser costruisce quattro tipi ideali di società: a conseguenza, è un essere la cui struttura mentale non è più intessuta di concetti, bensì solo di immagini.
Ancora e ...
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Esperienza
Claudia Mattalucci
Esperienza (dal latino experiri, "sperimentare, mettere alla prova, tentare") è la conoscenza diretta, personalmente acquisita con l'osservazione o la pratica, di una determinata [...] l'ambiguità in riferimento a categorie cognitive più o meno esplicite, riproduttivi, sugli organi e sulle loro funzioni; i tagli, le cicatrici, l' universale di tutte le elaborazioni contestualmente variabili che lo investono. Quando Douglas parla ...
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Estasi
Marco Margnelli e Enrico Comba
L'estasi (dal greco ἔκστασις, "stato di stupore della mente", da ἐξίστημι, "uscire di sé") è una forma particolare di esperienza psicologica, il cui nucleo centrale [...] (consapevolezza, attenzione, memoria) e cervello funzionano in un modo diverso da quello della soggettiva dell'estasi. Nel suo senso etimologico più ampio, con il valore di uscita da adeguata a definire fenomeni sfuggenti, contraddittori, variabili e ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...