Introduzione
Con disturbo del c. ci si riferisce a un costrutto che ha subito una continua trasformazione concettuale nella storia della neuropsichiatria. Tra i disturbi del c. vengono annoverati i disordini [...] percentuale superiore all'80% presenta tre o più sintomi comportamentali. Inoltre, non è stato divariabili come l'ambiente di appartenenza o le caratteristiche dei caregivers. In un'ottica evoluzionistica, si potrebbe infine indagare sulla funzione ...
Leggi Tutto
Nervoso, sistema
Giorgio Cruccu
(XXIV, p. 609; App. II, ii, p. 400; III, ii, p. 239; IV, ii, p. 567; V, iii, p. 644)
Il dolore
L'organizzazione anatomo-funzionale alla base dei meccanismi del dolore, [...] di effetti collaterali, più o meno indesiderabili nello specifico paziente. Il paracetamolo, comune analgesico-antipiretico, è del tutto privo degli effetti gastrolesivi che, in misura variabile carbamazepina funziona come stabilizzatore di membrana, ...
Leggi Tutto
RETI NEURALI
Giuseppe Martinelli
La r.n. è un insieme di elementi semplici interconnessi in parallelo in larga misura, la cui organizzazione gerarchica è progettata in modo da interagire con gli oggetti [...] esempio ma sull'insieme degli esempi (iterazione per epoche), funzionedi attivazione più complessa, utilizzazione della derivata seconda, utilizzazione di un termine di regolarizzazione nella formula di correzione dei pesi, ecc.
Il PMS è una delle ...
Leggi Tutto
In psicofisiologia il termine biofeedback (BFB; comp. da bio-, "vita", e dall'ingl. feedback, "retroazione") definisce un insieme di tecniche intese a produrre il controllo di attività biologiche non immediatamente [...] delle variabili implicate nelle procedure di BFB ha stimolato una considerevole produzione di ricerche sperimentali sull'entità delle modificazioni e sul tipo di feedback (FB) più efficace. È difficile individuare una funzione fisiologica ...
Leggi Tutto
Anatomia
Nome generico di sporgenze o escrescenze di varia natura e funzione; in particolare, nell’apparato scheletrico, nome di speciali sporgenze o apofisi cartilaginee o ossee, o anche di altre strutture [...] preliminare. Quest’ultima ha la funzionedi assicurare che il giudice per di obiettivi, identificazione divariabili dipendenti e indipendenti, individuazione di il prodotto finale risulti dall’assemblaggio dipiù elementi sottoposti ciascuno a p. ...
Leggi Tutto
Anatomia
Aree di a. Nome di alcune aree della corteccia cerebrale collegate ad aree di proiezione che, secondo P.E. Flechsig, presiederebbero alle più elevate funzioni della corteccia.
Astronomia
A. stellare [...] di materia diffusa. Si hanno a. di tipo OB e a. di tipo T, a seconda che contengano più stelle di tipo spettrale da O a B2 o più stelle variabili regolamento di attuazione (d.p.r. 4530/2 agosto 1974) che assegnava loro la funzionedi inquadramento ...
Leggi Tutto
sclerosi multipla
Malattia del sistema nervoso centrale caratterizzata dalla presenza di numerose aree di infiammazione che comportano la compromissione o addirittura la perdita delle funzioni esercitate [...] disturbo visivo o sensitivo. Il sintomo d’esordio più frequente è la perdita di forza, che riguarda prevalentemente gli arti inferiori. , e quindi le manifestazioni possibili sono molto variabili (disturbi ottici, urinari, della sensibilità, dell ...
Leggi Tutto
RADICALI LIBERI
John M. C. Gutteridge e Francesco Minisci
Biologia e patologia di John M. C. Gutteridge
Sommario: 1. Introduzione. 2. Cenni di storia e di chimica dell'ossigeno: a) l'ossigeno e i suoi [...] incontrollate, occlusione dei vasi polmonari e successivo deterioramento della funzionedi scambio di gas, che può rimanere alterata anche se in seguito il paziente migliora.
È stato più volte ipotizzato che il polmone da shock conseguente a sepsi ...
Leggi Tutto
Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] solo l'aspetto più evidente della perdita della funzione simbolica, di quella funzione cioè che permette di associare il significato al Bisogna ricordare inoltre che la sintomatologia afasica è variabile: la stessa parola che il paziente ha ...
Leggi Tutto
Maurizio Pocchiari
Prione
La malattia degli animali cannibali
Le patologie da prioni
di Maurizio Pocchiari
13 gennaio
Viene segnalato il primo caso in Italia di encefalopatia spongiforme bovina in una [...] numero più o meno elevato di individui ricettivi, in rapporto alla contagiosità del microrganismo e ad alcuni fattori variabili . Gli enzimi hanno la funzionedi facilitare l'attecchimento e la diffusione di diversi funghi, nonostante sia stata ...
Leggi Tutto
funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...