Epistemologia delle scienze sociali
Hans Albert
Introduzione
Le moderne scienze sociali si articolano in una pluralità di discipline teoriche, storiche e normative aventi per oggetto lo studio dei contesti [...] più come oggetto i nessi di senso: si tratta principalmente del significato di segni e complessi di segni di varia specie, che possono avere il carattere di sintomi, di segnali o di simboli (v. Bühler, 1965²), assolvendo rispettivamente una funzione ...
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Adattamento
Luciano Gallino
Le radici del concetto di adattamento nella biologia evoluzionistica
Il concetto moderno di adattamento, anche quando viene utilizzato in un contesto socio-scientifico, rimane [...] presentano tassi variabili, da 0 a n > 1, di fecondità e di idoneità. funzionedi quel carattere.
Nella teoria dell'azione di Talcott Parsons, forse la più influente della seconda metà del Novecento, la connessione tra adattamento e funzione ...
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Ecologia
Raimondo Strassoldo
Introduzione
L'ecologia è una scienza naturale, derivata dalla biogeografia e più precisamente dalla geografia delle piante, che studia le relazioni tra gli organismi viventi [...] di queste componenti può di volta in volta essere considerata variabile dipendente o indipendente nelle analisi di ecologia umana.
Nella proposta di trovare ambienti ed ecosistemi non alterati, in misura più o meno profonda, dalle attività dell'uomo. ...
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Infanzia
Giulio Seganti
Adriana Guareschi Cazzullo
Franco Cambi
L'infanzia (dal latino infantia, da infans, composto di in-, negativo, e participio presente del verbo fari, "parlare", letteralmente [...] . In effetti, laddove le variabili familiari e culturali hanno favorito di recepire l'informazione. Tra le teorie più recenti quella del darwinismo neurale di G.M. Edelman (1989) sembra la più adatta a facilitare la comprensione del funzionamento ...
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Devianza
Stanley Cohen
Introduzione: il problema della definizione
A differenza di molti concetti della sociologia ('status', 'società', 'classe sociale') e delle scienze sociali in genere ('povertà', [...] tale che ogni società ottiene la quantità e il tipo di devianza di cui 'necessita'. Più precisamente e più proficuamente tutte queste funzioni dovrebbero essere considerate funzioni non della devianza ma delle reazioni alla devianza.
Altri teorici ...
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Ghetto
Ariel Toaff
Precedenti storici e origine del termine
Fin dagli inizi del Medioevo si riscontra il fenomeno di nuclei ebraici della diaspora che si raccolgono in quartieri particolari, secondo [...] di una posizione di marginalità parziale ed elastica, in funzione del loro ruolo di nella società urbana sembrano essere variabili da luogo a luogo stesso luogo (nell'Italia della Controriforma assai più severi che nel tardo Medioevo e nel ...
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Società di massa
Luciano Pellicani
Massa, uomo-massa, società di massa
Le ricerche sui gruppi i cui membri agiscono in modo simile pur non essendo i gruppi medesimi strutturati hanno fatto emergere [...] indicare tutti coloro che non svolgono funzioni direttive e che costituiscono il materiale in modo sistematico in alcuni volumi, di cui il più noto è la Psicologia delle folle queste due variabili, Kornhauser costruisce quattro tipi ideali di società: ...
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Esperienza
Claudia Mattalucci
Esperienza (dal latino experiri, "sperimentare, mettere alla prova, tentare") è la conoscenza diretta, personalmente acquisita con l'osservazione o la pratica, di una determinata [...] ha la funzionedi consentire il dalle crisi e, per lo più, lo fanno producendo una trasformazione di tutte le elaborazioni contestualmente variabili che lo investono. Quando Douglas parla di uso del corpo (di abilità) e del corpo come mezzo di ...
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Estasi
Marco Margnelli e Enrico Comba
L'estasi (dal greco ἔκστασις, "stato di stupore della mente", da ἐξίστημι, "uscire di sé") è una forma particolare di esperienza psicologica, il cui nucleo centrale [...] perdita delle normali funzioni della coscienza e dei variabili e imprevedibili come questi. È probabilmente per questa ragione che alcuni psicologi e antropologi hanno preferito coniare la locuzione, più neutra e comprensiva, di 'stati alterati di ...
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Sviluppo, antropologia dello
Mariano Pavanello
L'incontro tra sviluppo e antropologia
La nozione di sviluppo è uno dei grandi miti della seconda metà del 20° sec., così come quella di progresso lo è [...] del peso delle variabili sociali nello sviluppo di lavoro, queste persone possono svolgere molte funzioni, come quella di ricercatore per la formulazione di politiche per i più svariati settori della vita sociale, oppure le funzionidi valutatore (di ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...