Per cavo s'intende, genericamente, qualunque tipo di grossa corda, che si adopera per lo più sulle navi. Per la fabbricazione e i principali usi dei cavi, v. canapa e corda. Degli usi navali si tratta [...] da fili cordati in numero variabile da 7 a 12, o di diametro uguale, o con un complessedi quelle per le linee terrestri. In esse si realizza una distribuzione di capacità e di che presto cessò difunzionare. Il galvanometro di Kelvin continuò ad ...
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(fr. alcaloïdes; sp. alcaloides; ted. Alkaloide; ingl. alcaloids; dall'arabo al-qalī unito al suffisso scientifico -oide: perciò alcaloide "simile ad alcali").
Generalità. - Per il modo con cui si vennero [...] di cristallizzare con quantità variabiledi acqua di cristallizzazione. Le piante o quelle loro parti che più sono ricche didi solito molto complessa, rappresentando la somma di 1080.
Origine, distribuzione e funzione degli alcaloidi nei vegetali; G. ...
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Parte introduttiva
di Cesare Emanuel
Sono definite città gli insediamenti che, generati da un processo di concentrazione geografica della popolazione, degli impianti produttivi e dei servizi, si differenziano, [...] complessi, la cui organizzazione può essere colta osservandole alle diverse scale: locale, regionale e sovraregionale.
L'organizzazione delle città a scala locale
Alla grande scala la c. si presenta come un insieme difunzioni , variabile della ...
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Parte introduttiva
di Cesare Emanuel
Sono definite città gli insediamenti che, generati da un processo di concentrazione geografica della popolazione, degli impianti produttivi e dei servizi, si differenziano, [...] complessi, la cui organizzazione può essere colta osservandole alle diverse scale: locale, regionale e sovraregionale.
L'organizzazione delle città a scala locale
Alla grande scala la c. si presenta come un insieme difunzioni , variabile della ...
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In anatomia, è compreso fra i tessuti dell'organismo; vi rientrano formazioni a caratteri morfologici diversissimi, quali il connettivo lasso, dotato di grande plasticità; il tessuto adiposo; parti dure, [...] non esplicano più tale funzione nel connettivo maturo e la riprendono nei processi infiammatorî. Non mutano mai di sede e per qnesto carattere sono chiamate anche cellule fisse.
Vi sono altri elementi in quantità variabile nelle singole regioni del ...
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Occorre anzitutto definire esattamente l'estensione del termine. Con esso si vuole indicare, nel presente articolo, non solo una forma di pensiero religioso-filosofico, ma anche un complessodi istituzioni [...] età variabile, secondo la casta, fra gli otto e i ventiquattro anni: più presto di ogni una specializzazione delle funzioni sacerdotali in un dato gruppo di persone, e così si è accennato.
Il complesso d'idee, di credenze, di riti e d'istituzioni ora ...
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(App. III, i, p. 178)
Nell'a. si fondono contenuti e metodologie sviluppatisi nell'automatica (v. controlli automatici, App. III, i, p. 430; IV, i, p. 523; V, i, p. 721; automatica, App. IV, i, p. 202; [...] anche molto complesse e verifiche di insieme con parti anche in movimento, richiedevano la cooperazione di robot e macchinari di diverso tipo con precisioni elevate e, soprattutto, una notevole capacità di affrontare situazioni variabili. I sistemi ...
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1. Le osservazioni astronomiche e una lenta, ma incessante evoluzione delle dottrine filosofiche e meccaniche della natura condussero alla legge della gravitazione universale (v. gravitazione, XVII, p. [...] di determinare il moto di un qualunque sistema di corpi che si attraggono mutuamente con la legge nevvtoniana. Questione estremamente complessa (o di qualche variabile ausiliaria che sia funzione del tempo). Qui non è possibile far cenno di questa ...
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(v. calcolatrici, macchine, VIII, p. 352; App. I, p. 339; II, I, p. 482; III, I, p. 281; elaboratori elettronici, IV, I, p. 650)
La diffusione e lo sviluppo degli e. nell'arco di tempo che va dalla metà [...] disturbato o spodestato della sua funzionedi gestore dell'attività dell'e di uso universale occorre prevedere un sistema di connessione variabile dinamicamente, cioè al variare del tipo di elaborazione. Dato il costo e la complessitàdi un insieme di ...
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Imperatore romano che governò dal 117 al 138. Publio Elio Adriano era nato nella provincia Baetica ad Italica (oggi Santiponce, non lungi da Siviglia), antica colonia romana, fondata dagli Scipioni durante [...] tempo di Aureliano cominciò il monumento ad assumere la funzionedi fortezza .
La questione è più complessa per i castra. Alcuni sembrano di pietra posto a settentrione, è di larghezza variabile: 60 m. di media con un minimo di 27 e un massimo di ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...