In geometria, varietà algebrica del quarto ordine; in particolare, q. razionale normale è la curva dello spazio a 4 dimensioni di equazioni x1=t, x2=t2, x3=t3, x4=t4.
Le q. si distinguono in q. piane [...] Una q. di prima specie non ammette, in generale, punti doppi e perciò ha genere 1 ed è rappresentabile parametricamente mediante funzioniellittiche; se al contrario possiede un punto doppio (ciò accade se le quadriche Q, Q′ sono tangenti in un punto ...
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Curva algebrica di ordine 3°. Le c. si distinguono in piane e gobbe. C. piana Ogni curva piana rappresentata in coordinate cartesiane da un’equazione c. in due variabili: f (x, y)=0, dove f (x, y) è un [...] razionali), una c. senza punto doppio è una curva di genere 1 o ellittica (si può rappresentare parametricamente mediante funzioniellittiche). C. gobba Curva algebrica spaziale del 3° ordine (ogni piano la incontra in tre punti). La si può sempre ...
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Astronomia
Con riferimento a un astro si dicono, rispettivamente, a. ortiva l’arco di orizzonte compreso tra l’Est e il punto in cui l’astro sorge, a. occasa (o occidua) l’arco compreso tra l’Ovest e [...] . Insieme a quest’ultima vengono poi considerate due altre funzioni:
dette rispettivamente coseno a. e delta a.; Le tre funzioni ora definite sono state prese a base dello studio delle funzioniellittiche per circa mezzo secolo; espresso poi da C ...
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Matematico norvegese (Findö 1802 - Froland 1829), la cui opera è stata determinante nello sviluppo della matematica moderna. Fu sostanzialmente un autodidatta; nel 1825-26, grazie a una pensione governativa, [...] generale di grado superiore al quarto non è risolubile per radicali. Nella teoria delle funzioni, A. ha sviluppato ricerche fondamentali sulle funzioniellittiche, ispirate alla geniale idea, nella quale si incontrò con il contemporaneo K.G.J ...
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Matematico (Senigallia 1682 - ivi 1766). Di nobile famiglia, coltivò la matematica da autodidatta e per diletto. Fece, tuttavia, tali progressi da divenire in poco tempo famoso non solo in Italia ma anche [...] coppie di archi, la cui differenza è rettificabile". Negli studî del F. può vedersi perciò una prima origine di quelle teorie che più tardi condussero alle funzioniellittiche. Notevole contributo dette anche all'algebra e al calcolo combinatorio. ...
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Matematico (Oxford 1826 - ivi 1883). Membro della Royal Society (1861), a lui si devono importanti contributi alla teoria dei numeri, alla geometria e allo studio delle funzioniellittiche. Tra le opere: [...] De fractionibus quibusdam continuis (1879); Memoir on the theta and omega functions (1883) ...
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Matematico (Nancy 1854 - Parigi 1912), tra i più grandi dell'età a cavallo tra i secc. 19º e 20º; cugino di Raymond. Fu tra i più grandi matematici francesi del sec. XIX. L'attività scientifica veramente [...] rapidamente fama internazionale; del tutto originale un capitolo della teoria delle funzioni, quello delle funzioni fuchsiane (generalizzazione delle funzioneellittiche). 2) Geometria non-euclidea e topologia combinatoria. Dallo studio delle ...
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Matematica
Definizioni
Si chiama e. un’uguaglianza tra due espressioni contenenti una o più variabili ovvero una o più funzioni o anche enti di natura più generale ( incognite dell’e.); se essa è soddisfatta, [...] bolico; l’e. di Laplace, ∂2Ψ−−−−∂x2 − ∂2Ψ−−−−∂y2 =0, è di
tipo ellittico; l’e. del calore, ∂Ψ−−−−∂t − ∂2Ψ−−−−∂x2 =0,
è di tipo parabolico Ciò è illustrato dal seguente schema:
In esso ϕ(x) è la funzione incognita mentre f(x) e K(x, y) sono assegnate. ...
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Numeri, teoria dei
Alf van der Poorten
(App. IV, ii, p. 626; V, iii, p. 698; v. aritmetica, IV, p. 370)
La dimostrazione dell'ultimo teorema di Fermat
Le ricerche relative all'ultimo teorema di Fermat, [...] con le ellissi (queste ultime sono coniche e possono essere parametrizzate da funzioni razionali), ma ricevono questo nome perché sono parametrizzate dalle cosiddette funzioniellittiche. In ultimo, abbiamo le curve di tipo generale, di genere g ≥ 2 ...
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Fu il più grande matematico del sec. XVIII. Nato a Basilea il 15 aprile 1707, morì a Pietroburgo il 7 settembre 1783. La prima educazione matematica gli fu impartita dal padre, Paolo, allievo di Giacomo [...] all'analisi, come negli studî sugl'integrali che portano il suo nome (v. funzione: Funzioni notevoli), sugl'integrali multipli, sulle funzioniellittiche, sulle serie, sull'integrazione delle equazioni differenziali ordinarie (dando, tra l'altro, il ...
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mano
s. f. [lat. manus -us] (pl. le mani; pop. in alcune regioni d’Italia le mane, con un sing. mana; ant. e dial. le mano [continuazione del plur. lat. manus]. Il sing. può troncarsi anche nell’uso com., spec. in posizione proclitica e in...
volere2
volére2 v. tr. [lat. *vŏlēre, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo’], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, voléte, vògliono [ant. o dial. vònno]; pres....